A Ecomondo 2019 i nuovi orizzonti della circular economy

Dal 5 all’8 novembre alla Fiera di Rimini, l’evento leader europeo per la nuova green economy. In primo piano la leadership italiana sul fronte bioplastiche, l’innovazione nella gestione integrata dei rifiuti e il ciclo integrato delle acque e dissesto idrogeologico.

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È ormai in dirittura d’arrivo il programma definitivo della 23° edizione di Ecomondo. La kermesse organizzata da Italian Exhibition Group, occuperà tutti i padiglioni del quartiere fieristico. Attesi 1300 da 30 Paesi e visitatori da 150 Paesi. In programma 150 seminari con circa mille relatori. Protagonisti anche i soggetti istituzionali più autorevoli, pubblici e privati, che accompagnano IEG nell’organizzazione dei contenuti strategici della manifestazione durante l’arco dell’anno.

In contemporanea a Ecomondo si svolgeranno Key Energy per il mondo delle energie rinnovabili e il triennale Sal.Ve, Salone del Veicolo Ecologico.
Ecomondo 2019 ospiterà anche l’annuale appuntamento degli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio nazionale della green economy, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico per un’analisi e un aggiornamento sui temi economici e normativi più attuali e cruciali.

Leader europeo per l’economia circolare, incubatore di innovazione per le imprese verso il nuovo modello di business, Ecomondo ha assunto il ruolo di piattaforma dalla quale emergono indirizzi utili a legiferare, gestire e progettare i territori, e soprattutto al fare impresa in funzione della green economy, grazie anche al qualificato e propositivo Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal Prof. Fabio Fava, dell’Università di Bologna.

Un approdo ineludibile quello dell’economia verde, secondo il Censis capace di creare in Italia mezzo milione di posti di lavoro entro il 2023. D’ora in avanti, il 20% dei nuovi posti di lavoro creati sarà generato da aziende eco-sostenibili.

Saranno le ‘Beacon Conferences’, gli eventi faro, a tracciare il solco principale dei contenuti scientifici di Ecomondo 2019.
Un programma, definito dal Comitato Scientifico presieduto dal Prof. Fava, che scandirà le giornate e intorno al quale si articoleranno gli altri eventi.

«Il processo che conduce all’economia circolare – spiega Fabio Fava – è in via di definizione e adozione nei diversi continenti, ma è necessario mantenere una visione a lungo termine che solo un luogo d’incontro e di condivisione come Ecomondo può garantire: alla manifestazione convivono contenuti di ricerca ed innovazione, regolamentazione e policy, e vengono illustrate esperienze industriali di primo livello internazionale, unitamente alle reali opportunità di finanziamento».

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Industria 4.0: soluzioni e strumenti finanziari
Tra i focus del 6 novembre ricordiamo l’evento Industria 4.0 per ottimizzare la gestione e l’utilizzazione dei rifiuti. La conferenza valorizzerà soluzioni innovative e strumenti finanziari pubblici e privati che contribuiscono ad accelerare l’inserimento delle tecnologie abilitanti per aumentare l’efficienza, la flessibilità e la sostenibilità economica e finanziaria del settore.
Sul tema, è centrale l’analisi dei cicli di vita dei prodotti e grazie alla possibilità di tracciarne singolarmente il percorso, grazie a reti di sensori che trasmettono dati da elaborare e condividere in cloud, è possibile ottimizzarli, favorendo un approccio integrato ai flussi dei materiali lungo le filiere della gestione e valorizzazione dei rifiuti.

Mare Mediterraneo, una grande risorsa
Nella stessa giornata, il 6 novembre, l’altro evento da non perdere è Structuring Italian Blue Growth: BLUEMED meets BIG.
L’economia blu dell’Unione europea è in continua crescita e attualmente vale 0,5 trilioni di euro e 5 milioni di posti di lavoro.
La conferenza internazionale guarda al mar Mediterraneo come una risorsa, e proporrà visione, missione e stato dell'arte delle iniziative in corso nell’area, insieme alle principali sfide che l’economia marittima è chiamata ad affrontare.
La ricerca e l'innovazione sono fondamentali per lo sviluppo di tutti i settori, maturi o emergenti e, per garantirne la sostenibilità socio-economica e ambientale, vanno integrati interventi e programmi, ma soprattutto va consolidata una visione strategica; ed è proprio questa che l’evento vuole trasmettere.

Il Mediterraneo sarà al centro anche dell’evento del 7 novembre, per raccontare l'iniziativa BLUEMED R&I con l'azione pilota Plastic-free for a healthy Mediterranean Sea e l’impegno dei 12 Paesi dell’area che hanno deciso di coordinarsi per affrontare insieme la questione transfrontaliera dei rifiuti di plastica, così da mobilitare gli attori chiave nella catena del valore di ciascun Paese del Mediterraneo in maniera concertata, complementare e dunque maggiormente efficace.

We are Med: sfida per un Mediterraneo sostenibile chiuderà il ciclo, l’8 novembre, degli eventi faro dedicati al ‘mare nostrum’, per illustrare il programma di cooperazione transnazionale INTERREG MED 2014-2020 che vede le istituzioni pubbliche nazionali e regionali di 12 paesi guardare all'esigenza di un rafforzamento degli strumenti di governance in campo strategico per il Mediterraneo (turismo, sorveglianza marittima, ambiente, innovazione).
Spazio anche ai progetti che condividono un percorso volto a comunicare i risultati raggiunti e rafforzare la capitalizzazione degli stessi risultati.
L’economia riferita ad acqua e mare caratterizzerà il 7 novembre col convegno dedicato all’economia circolare BLUE per una crescita sostenibile e integrata, basata sulla conoscenza in linea con le priorità della partecipazione italiana al Summit Les Deux Rives a giugno 2019 a Marsiglia, un'iniziativa nata per rilanciare la cooperazione tra la sponda settentrionale e la sponda sud del Mediterraneo occidentale

I programmi europei per bioeconomia e economia circolare saranno protagonisti l’8 novembre. La valorizzazione delle acque reflue urbane e della frazione organica, nonché della vasta gamma di sottoprodotti agroalimentari, è priorità per le principali bioraffinerie flagship. Ma si affacciano altre ‘risorse’ come CO2, rifiuti di costruzione, rifiuti di plastica, oli esausti, RAEE ecc. per i quali sono in fase di attuazione impianti di valorizzazione dedicati. La conferenza illustrerà i principali risultati dei progetti europei in corso di detti ambiti di frontiera dell'economia circolare.

Verso la circular economy
Tutto dedicato all’economia circolare, il 6 novembre, Circular economy: the 21stcentury economic paradigm to redefine growth and development.
L’Italia è in Europa il Paese con il più alto indice di circolarità: 103 punti, davanti a Regno Unito (90) e Germania a 88 punti (Fonte Circular Economy Network). Il paradigma che disaccoppia la crescita dal consumo delle risorse, richiede una visione a lungo termine e grandi investimenti. La conferenza metterà al centro dell’attenzione strumenti, processi e modelli finanziari utili ad agevolare la riprogettazione dell'ecosistema industriale in linea con il paradigma dell'economia circolare.

Ancora circular economy il 7 novembre, con l’illustrazione dei primi obiettivi raggiunti dalla piattaforma italiana per l’economia circolare (ICESP) nata nel 2018. ICESP promuove conoscenza sull'economia circolare nazionale tramite un processo per diffondere l'eccellenza italiana e il modo italiano di fare economia circolare.

Il 7 novembre spazio a “Il futuro della progettazione di imballaggi sostenibili”. Verso un osservatorio permanente dell'innovazione del packaging. È una vera e propria rivoluzione quella che interessa il mondo degli imballaggi, il design delle confezioni, i processi logistici, le nuove materie prime e il risparmio energetico. Il convegno proverà a mappare le pratiche attuali e immaginare il futuro di diverse realtà, in risposta alle linee guida legislative e ai cambiamenti dell'ecosistema in atto a livello globale.

Sempre il 7 novembre, Ecomondo dedicherà un evento faro al progetto LIFE, istituito nel 1992 dall'Unione europea e che finora ha finanziato oltre 4500 progetti nel settore dell'ambiente, della natura e dei cambiamenti climatici. Attraverso questi progetti, il programma LIFE ha facilitato l'adozione di soluzioni ambientali innovative e ha generato le migliori pratiche sullo sviluppo sostenibile. Sarà presentato il programma LIFE unitamente alle sue opportunità di finanziamento, in particolare a sostegno di soluzioni ambientali con una prospettiva aderente al mercato.

Un vero e proprio forum degli investimenti, il 7 novembre, guarderà alle start up e alle necessità di stimolare i finanziatori di progetti innovativi nei settori dell’energia, clima e cibo. Ecomondo vuole offrire una vetrina per l'incontro tra la domanda e l'offerta, creare occasioni di visibilità per una selezione di start-up, agevolare l'incontro con un panel internazionale di investitori corporate presenti a Rimini.

Il programma completo e in continuo aggiornamento è sul sito www.ecomondo.com
 

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