ADF & PCD + PLD Paris 2020

Vetrina europea di packaging premium, complementi, sistemi di erogazione aerosol per i settori cosmesi, profumeria e bevande, la fiera parigina ADF & PCD e PLD ha chiuso l’edizione di maggior successo di sempre.

Con 650 espositori, di cui 141 new entry, e oltre 10.000 visitatori ADF & PCD e PLD Paris (EasyFairs Oriex) il 29 e 30 gennaio scorsi ha riunito a Porte de Versailles i fornitori di imballaggio creativo e innovativo, designer, acquirenti e operatori internazionali, in un ambiente stimolante e curato, studiato per massimizzare le opportunità di business e networking, scoprire le ultime tendenze del mercato e trarre ispirazione.

Tra i punti salienti dell’edizione ricordiamo anzitutto il lancio di PLD (Packaging of Premium & Luxury Drinks), area dedicata al confezionamento delle bevande di alta gamma, che si affianca alle “veterane” ADF (sistemi di erogazione aerosol) e PCD (packaging e complementi). Da ricordare, inoltre, il programma di conferenze e tavole rotonde, le gallerie di soluzioni creative dove scoprire le proposte in fatto di packaging design creativo, i percorsi guidati, i sempre popolari ADF & PCD Awards...

Attrattiva e internazionale. 84 i paesi di provenienza degli operatori, con la Francia in prima fila ovviamente; Regno Unito, Italia, Germania, Spagna hanno coperto il 16% dei flussi e, per la prima volta, la fiera registra la presenza della Corea.

Soddisfatto del successo della manifestazione, Josh Brooks, direttore di ADF & PCD e PLD Paris 2020: «Abbiamo lavorato per costruire l’esperienza in fiera attorno ai quattro pilastri di “Apprendimento, ispirazione, approvvigionamento e networking” e siamo molto lieti dei feedback positivi ricevuti. La nutrita affluenza dei decisori dei brand internazionali ci conferma che la manifestazione è un punto di riferimento essenziale per i settori a cui si rivolge nei processi di innovazione e d’acquisto».

Ridurre, riutilizzare, riciclare… Ripensare? Convegni e incontri hanno saputo sviluppare il confronto e la condivisione di conoscenze su questioni chiave come la sostenibilità e il design per il consumatore digitale, considerate le due maggiori sfide che l’industria del packaging dovrà affrontare nei prossimi anni. Focus dei dibattiti, le strategie di riduzione/riprogettazione degli imballaggi diplastica e il riciclo chimico, lo sviluppo di materiali di origine vegetale, la riprogettazione delle pratiche di compostaggio su scala domestica e industriale, le diverse strategie per ridurre le emissioni di carbonio (tra cui meccanismi di compensazione e cattura della CO2) nonché l’attenzione verso un packaging design che privilegi soluzioni monomateriale, più leggere e, in generale, più sostenibili. Da non sottovalutare, infine, il ruolo determinante dell’opinione pubblica nell’orientare il mercato: sempre più spesso, infatti, i marchi del lusso sono spinti all’azione dalle richieste dei consumatori, che presto giudicheranno la sostenibilità del packaging con un’attenzione pari a quella dimostrata da tempo verso gli ingredienti. E i brand che si impegnano a ottenere risultati degni di nota in tal senso, ne trarranno un sicuro beneficio in termini di immagine.

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