I fornitori di automazione: chi fa cosa per il pharma
Flessibilità, ricerca di efficienza, convergenza IT/OT, dialogo tramite interfacce di comunicazioni standard come OPC UA, integrazione con dispositivi aggiuntivi, l'Edge computing dove installare le app che servono (anche con IA) per la gestione di notifiche e per la manutenzione predittiva, e poi connessioni sicure su più livelli, uso dei digital twin, cybersecurity: sono stati questi i temi trattati dalle aziende che, a vario titolo, offrono soluzioni di automazione all’industria del pharma.
Riportiamo quindi in sintesi le osservazioni di
- Andrea Robbiani (Smart Manufacturing Business Manager di Corvina);
- Matteo Uva (Director of Alliance & Business Development di Fortinet Security Italy);
- Giuseppe Cocco (Regional Manager South Italy Pilz Italia);
- Francesco Tieghi (Marketing e Comunicazione ServiTecno);
- Fabio Petrinelli (Portfolio Consulting Professional di Siemens).
Sicurezza informatica. Per quanto riguarda la cybersecurity, è stata rimarcata l'evoluzione della Direttiva europea NIS, che diventerà operativa a ottobre 2024 (con le nuove normative scatta l'obbligo di ricontazione degli attacchi e del loro impatto).
Si è sottolineato come non tutti siano consapevoli dei problemi in una fase dove gli attacchi sono mirati e in netto aumento. Spesso le soluzioni IT si rivelano insufficienti con soluzioni cloud deboli. La mancanza di competenze, a questo proposito, è stato un tema ricorrente, ma stanno prendendo piede scuole con programma gratuito di formazione. Tutti hanno sottolineato che occorre ripensare l'impianto della sicurezza, in quanto gli OT sono molto esposti agli attacchi, prevedendo magari un numero ridotto di piattaforme che però siano in grado di comunicare con quelle presenti in azienda. Dato che la trasformazione digitale copre l'intera filiera aziendale, emerge la necessità di coinvolgere le persone, evitando di digitalizzare gli sprechi in quanto non è importante raccogliere il dato di per sé ma analizzarlo con i giusti processi, motivando le persone e infine scegliendo le giuste tecnologie. Se i firewall sono indispensabili per proteggere i dati, i sistemi di identificazione degli accessi anche con tecnologia RFID aggiungono ulteriore sicurezza (security e safety) permettendo di accedere alla macchina solo chi è autorizzato.
I vantaggi in produzione. Ma quanto si può risparmiare con il "digitale"? Grazie ai Digital twin in un’azienda del pharma, gli 11 mesi previsti per ampliare la linea si sono ridotti a 8, evitando la fase di preproduzione. Inoltre si sono dimezzate le spese di trasferta del personale, si è potuto anticipare l'addestramento delle persone senza che la linea fosse pronta. Nel futuro si potrà simulare l'ampliamento della linea o anche l'intero stabilimento, scoprendone le parti critiche. Già oggi, con i digital twin, si può adattare la macchina all'operatore con conseguente riduzione degli infortuni e delle malattie professionali risparmiando sui costi assicurativi.
Con la digitalizzazione, in caso di attacco, il layer OT può ripartire velocemente, ma è indispensabile prevedere backup in tempi consoni alla produzione e tracciare tutti gli applicativi utilizzati in produzione. Interessante, al proposito, la storia di Insud Pharma: il piano prevedeva 2 anni per completare la stesura della rete di protezione delle 43 sedi nel mondo; sono bastati 8 mesi per "far ritornare" l'investimento, riducendo dell'80% i costi di connettività e del 75% i tempi di fermo rete; i tempi di una nuova installazione si sono ridotti della metà, inoltre, finalmente, si è realizzato un inventario di tutti i dispositivi presenti nelle varie sedi.
Presso un'altra azienda del pharma, durante il revamping delle macchine, visti i costi molto elevati, si è deciso di bypassare i PLC, installando una nuova rete di sensori; con la digitalizzazione si sono quindi eliminati i software non più utilizzati, è stato possibile eliminare la stampa dei report, ridurre drasticamente le microfermate delle macchine (<5 min) con conseguente aumento delle prestazioni, pianificare una manutenzione evolutiva, studiare servitizzazioni.