Prodotti chimici: premio alla sicurezza
S.A.P.I.C.I. è stata premiata con il “Product Stewardship”, categoria Grandi Imprese, nell’ambito del Programma Responsible Care: un riconoscimento di Federchimica ideato per premiare le aziende che migliorano la gestione responsabile dei propri prodotti lungo tutta la catena, realizzando soluzioni innovative in termini di qualità, sicurezza e impatto ambientale.
Già dal 2004, anno in cui è stato aperto il secondo stabilimento in Italia, S.A.P.I.C.I. ha adottato tecnologie all’avanguardia per costruire un sito in grado di ottenere prodotti praticamente esenti da monomero libero.
Con lo sviluppo di Polurgreen 01, l’azienda leader nella tecnologia del poliuretano è riuscita a proporre un prodotto più sicuro (come evidenziato nell’etichettatura) che nel tempo si è rivelato più stabile di quelli standard e con prestazioni sempre più apprezzate da un numero crescente di utilizzatori.
Non è quindi un caso che il progetto “Polurgreen 01 - Indurenti isocianici a basso monomero per vernici più sicure”, dopo aver superato la selezione di un comitato tecnico-scientifico ed essere entrato tra i 15 finalisti, sia stato premiato nel settore Grandi Imprese, per le novità introdotte e le ricadute positive in termini di sicurezza su tutti i settori produttivi a valle. La soddisfazione maggiore deriva dall’aver ottenuto il riconoscimento a dicembre 2011, anno in cui S.A.P.I.C.I. ha celebrato il 75° anniversario.
Tra l’altro, consapevole dell’importanza del poliuretano in svariati settori a elevata tecnologia, l’azienda - come ha affermato la neo presidente Sasha Martinelli - ha iniziato a lavorare sui prodotti più diffusi nel settore delle vernici e degli adesivi, per offrire vantaggi, in termini di sicurezza, a un numero più ampio possibile di prodotti finiti.
Prestazioni e vantaggi - Alla luce del nuovo regolamento CLP (Classification, Labelling & Packaging Legislation), il progetto S.A.P.I.C.I. risulta ancora più apprezzabile. Senza soffermarsi sulle frasi di rischio e sui normali simboli legati all’imprescindibile presenza dei solventi, quali fiamma e punto esclamativo (attenzione), l’effetto rilevante è legato al monomero. Se infatti il livello di pericolosità è funzione della concentrazione di TDI e con il sistema attuale presenta il simbolo del teschio, con il CLP si aggiunge il pittogramma del pericolo per la salute.
Nei comuni indurenti isocianici la soglia di monomero libero è inferiore allo 0.5% e quindi non è previsto il teschio, ma resta ancora il pericolo per la salute (3 pittogrammi).
Solo i Polurgreen 01 e i loro derivati non prevedono il pittogramma di pericolo (2 pittogrammi) e sono a tutti gli effetti prodotti più sicuri. Per correttezza bisogna sempre ricordare che ci si riferisce a prodotti chimici e come tali vanno trattati, ma avendo in pratica eliminato il monomero, si evitano le meno controllabili reazioni secondarie del TDI, che dovrebbero avvenire solo in ambienti opportunamente confinati.
Come ha sottolineato Sasha Martinelli, questo successo rappresenta l’inizio di un percorso che valorizza il binomio tecnologia-sicurezza e procede nella direzione della sostenibilità, coinvolgendo tutti i settori del poliuretano.