Gli imballaggi di legno (2015)

Un comparto caratterizzato dalla presenza di svariate tipologie di contenitori, fondamentali nella movimentazione delle merci nei diversi settori manifatturieri: imballaggi industriali, pallet, casse per ortofrutta, botti, casse e tappi di sughero.


Come da preconsuntivo, nel 2015 la produzione di imballaggi in legno in Italia ha raggiunto le 2.408 t/000, registrando un +0,9%; il fatturato è stato di 1.548 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente.
Guardando alla globalità delle tipologie di imballaggi in legno, le esportazioni hanno segnato un calo del 4,6% in termini quantitativi, mentre le importazioni hanno evidenziato una crescita del 18%. Il consumo interno dovrebbe avere concluso l’anno con uno sviluppo del 3,6%.

Uno sguardo al mercato italiano  
Le aziende produttrici di imballaggi in legno, inclusi i fornitori di materiali, sono stimate in 2.329: il 67% degli operatori del settore è dislocato nel Nord Italia, il 13,5% al Centro e il 19,5% al Sud (Sardegna e Sicilia comprese). Tra i produttori di imballaggi, il 12% circa è rappresentato da aziende specializzate nella produzione di casse e cassette per ortofrutta, il 49% è dedicato ai pallet e il 39% è costituito da fabbricanti di imballaggi industriali.
Sul mercato operano altresì fornitori di materiali di base destinati alla produzione di imballi e importatori di imballaggi vuoti; tra i produttori di pallet vanno ricordati anche i riparatori.

Pallet, industriali, cassette
Gli imballaggi di legno monitorati dall’Istituto Italiano Imballaggio sono riconducibili a tre tipologie: pallet, imballaggi industriali, cassette per ortofrutta.
I pallet sono utilizzati per la movimentazione di tutte le merci, alimentari e non.
La seconda famiglia viene utilizzata per oltre il 75% essenzialmente nelle aree della meccanica, elettromeccanica e ricambistica, mentre il restante 25% riguarda un’ampia tipologia di prodotti (selle per il trasporto di tubature, rocchetti per cavi, cassette varie per vini e liquori, tappi di sughero, ecc.).
Per quanto riguarda le cassette per ortofrutta, esse vengono impiegate per il  90% nell’ortofrutta e il restante 10% è destinato al settore ittico.

Pallet. Come imballaggio da trasporto, presenta la più ampia diffusione settoriale. In relazione al materiale costruttivo e con riferimento al mercato italiano, se ne distinguono quattro categorie: pallet di legno (91%, in lieve diminuzione), pallet di plastica (8%, in crescita rispetto al 2014), pallet di cartone (0,9%) e pallet di metallo (0,1%, destinati esclusivamente alle  movimentazioni interne dell’industria pesante). In crescita costante  i pallet a rendere e quelli in affitto.

Imballaggi industriali. In questo caso, è doverosa una premessa: nelle sue rilevazioni, l’Istituto ha contemplato anche le voci relative ai tappi di sughero e alle casse ad hoc all’interno della categoria. Dato che i valori sono stati registrati dal 2014, i paragoni con il 2013 non sono veritieri.
Nel 2015 gli imballaggi industriali, nel complesso, hanno espresso una produzione di 479 t/000 (+6,1% rispetto all’anno precedente).
Il commercio estero risulta essere in calo del 18,6% per quanto concerne le esportazione e del 2,8% per le importazioni.
Il 20% degli imballaggi industriali è rappresentato da doghe, cassette per liquori e rocchetti per i cavi. Le casse di grandi dimensioni adibite al trasporto di macchinari o a parte di essi costituiscono la voce principale (80%).

I container rappresentano, in certi casi, un’alternativa.
È infine importante tenere in conto che gli imballaggi industriali rappresentano un sistema di gestione specializzato e la loro caratteristica peculiare è relativa alla predisposizione degli operatori del settore a gestire il servizio di allocazione dei prodotti nei contenitori progettati ad hoc.

Cassette per ortofrutta. La movimentazione dei prodotti ortofrutticoli freschi incide fondamentalmente su due tipologie di imballaggi di legno: bin e cassette.
I primi vengono impiegati per trasportare i prodotti dal campo ai centri di stoccaggio, mentre le cassette sono utilizzate per il trasporto dai centri di stoccaggio alla distribuzione (GDO, mercati rionali ecc.).
Ufficialmente, le cassette di legno sono tutte “a perdere” ma, nella realtà, esiste anche un “rendere” non ufficiale che, secondo l’opinione di alcuni operatori del settore ortofrutticolo, può essere stimato intorno al 3-5% circa.
La produzione, nel 2015, ha toccato le 238 t/000 (+6,3% rispetto al 2014), dopo un biennio di lieve cedimento.
Negli ultimi anni, questi imballaggi hanno notevolmente migliorato il proprio aspetto, tanto da assolvere anche alle funzioni di comunicazione.                               

Plinio Iascone
Istituto Italiano Imballaggio

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