Symbiosis: capsulone paper-based
Crealis lancia la next generation di soluzioni di chiusura sostenibili per spumante.
Per la prima volta in Italia la plastica sparisce dai capsuloni da vino spumante per fare spazio alla carta, protagonista di una nuova linea green di soluzioni di chiusura. Artefice di questa rivoluzione è Symbiosis di Crealis, un capsulone per bollicine completamente plastic-free composto principalmente da carta (48%) combinata con alluminio (44%), presentato in anteprima al Luxe Pack di Monaco e in procinto di approdare al prossimo Simei di Milano ((12-15 novembre 2024).
«Si tratta di un prodotto eccezionale non solo per la qualità dei materiali - spiega Michele Moglia, CEO del gruppo internazionale di soluzioni di chiusura -, ma anche perché è il primo capsulone da vino spumante plastic free disponibile su scala industriale. Come tutti i nostri prodotti, Symbiosis è personalizzabile e utilizzabile con linee di imbottigliamento automatiche”.
Nuova struttura. Symbiosis abbandona la tradizionale struttura composta da tre strati (alluminio/polietilene/alluminio) e si presenta come il primo capsulone in Italia conferibile nella carta. Ulteriore valore aggiunto è l’utilizzo di carta certificata FSC (Forest Stewardship Council) oltre alla riduzione del 30% le emissioni di anidride carbonica rispetto al tradizionale capsulone Derma75, e del 15% sull’ultima versione green Derma75L (Studio indipendente di Life Cycle Assessment su dati 2023, realizzato con il supporto di Deloitte).
La soluzione rientra nell’ampio piano finalizzato alla riduzione a breve termine delle emissioni di gas a effetto serra (GHG): -42% per le emissioni dirette (Scope 1) e indirette legate al consumo di energia (Scope 2) e -25% per quelle provenienti dalle attività della catena del valore (Scope 3): target validati da SBTi relativi all’anno di riferimento 2022 e da realizzare entro il 2030. In questa direzione si inseriscono tutti i prodotti della linea Green Tech, nonché i numerosi investimenti infrastrutturali come l’impianto per il recupero dei solventi sia nella sede di Enoplastic (Bodio Lomnago, VA), sia in quella spagnola di Rivercap (Lapuebla).