Guardare al futuro
Un futuro che poggia su una varietà - unica per ampiezza - di packaging di plastica ad alto contenuto di servizio e innovazione, realizzata sfruttando tutte le possibili combinazioni delle tre tecniche di trasformazione: stampaggio a iniezione, stampaggio-soffiaggio e termoformatura. Una panoramica della produzione RPC.
Specializzati per il food. L’alimentare resta a tutt’oggi il principale comparto di destinazione dei contenitori RPC, standard e personalizzati, articolati per assecondare l’infinità di esigenze che un mercato sempre più sofisticato e attento esprime. Il gruppo, in effetti, ha messo a punto una gamma ampia di contenitori sterilizzabili, infornabili in microonde, impilabili, barriera per prodotti refrigerati e non, sempre più leggeri e resistenti e ad alto contenuto di immagine e servizio.
In foto qualche esempio emblematico: il vasetto per baby food Plasmon, termoformato e riempito in asettico, che ha vinto l’Oscar dell’imballaggio italiano 2012; il contenitore infornabile a microonde a forma di casseruola, con struttura PP/EVOH/PP e coperchio di PP, per William Saurin; le capsule termoformate di PP/EVOH/PP per Nescafè; il divertente Easy Wine Glass da 18,7 cl, con lid pelabile, per il consumo fuori casa realizzato per la svedese Cefour Wine & Beverage AB.
Non-alimentare, pratico, sostenibile. In area non-food l’attenzione del marketing e l’impegno dei progettisti RPC sono rivolti in prevalenza ai settori chimico e industriale, che comprende anche gli oli lubrificanti, i rivestimenti superficiali, i prodotti per giardinaggio e il fai-da-te. RPC li presidia con le linee di contenitori standard ma anche con lo sviluppo di soluzioni ad hoc e con tutta la capacità di servizio di una struttura ben radicata a livello locale. La praticità di utilizzo dei packaging, anzitutto nelle funzioni di erogazione e apertura, insieme alla loro sostenibilità e alle opportunità di risparmio offerte dalle materie plastiche, guidano i progettisti del gruppo che, combinando le diverse tecnologie produttive, mettono in campo una creatività che si modella sul singolo prodotto.
La linea di contenitori a parete sottile, ottenuti per co-iniezione seguono il principio-guida della compatibilità, ambientale ed economica. La struttura multilayer incorpora, nello strato intermedio, fino al 30% di materiale PCR (post consumer regrind) prodotto in due siti dedicati, in Francia e Regno Unito.
One stop shop per la cosmesi. Il centro tecnologico di RPC Bramlage-Wiko (Lohne, D) è un “One stop shop” dove gli utilizzatori, in particolare del settore cosmetico, trovano tutti i servizi necessari alla produzione di un contenitore, dalla progettazione alla logistica, compresi produzione stampi, engineering, assemblaggio, finishing superficiale, controllo e gestione qualità. Qui RPC realizza confezioni per ogni genere di prodotto cosmetico ed effettua decorazioni serigrafiche e laser, con tampografia, stampa a caldo, electroplating, overmoulding, IML…
Qualche esempio recente? Il dispenser airless sviluppato per Lancôme utilizzando la tecnologia twist up, pratico da usare e con l’erogatore decorato; lo stick realizzato per Labello grazie alla messa a punto di una nuova meccanica che ha consentito di ridurre da quattro a tre il numero dei componenti; i meccanismi di apertura innovativi; i tubi twist a ridotto numero di componenti; la chiusura Gizmo, nata per poter aggiungere un secondo componente alle bevande e ora in fase di introduzione nei settori cosmetico e farmaceutico.
Nuove proposte per il farma. La creatività RPC ha prodotto un ventaglio di contenitori e, soprattutto, di dispositivi di erogazione, che tengono conto delle peculiarità di ciascun tipo di contenuto. Sono nati così nuovi modelli di inalatori a polvere secca (DPI), ricaricabili con farmaci in blister o capsule, inalatori pressurizzati predosati (pMDI), contenitori diagnostici e spray nasali.
Recente, e brevettato, l’RPC Dose Indicator si abbina agli inalatori pressurizzati per consentire al paziente di tenere sotto controllo il numero di dosi assunte; approvato FDA, può essere facilmente integrato negli erogatori aerosol con una piccola modifica dell’attuatore. Nuovo anche l’inalatore multidose brevettato Twist’n hale per polveri secche.