Stefano Lavorini












Tre sveglie per arrivare a non svegliarsi, comunque. Dico che se qualcuno non vuol sentire, non esiste escamotage in grado di penetrare la barriera eretta a protezione del proprio tornaconto.
In pratica, sotto sotto, è sempre questione di rapporti di forza. Bene che vada, i più deboli, generalmente anche i più numerosi, riescono infatti ad accendere semplici fuochi di paglia che, più che scomodi e pericolosi, finiscono solo col mettere in luce la disuguaglianza con “coloro che possono”.
Possono avere figli che hanno due telefonini, possono girare con la scorta sulle macchine blindate, evitando treni e metropolitane, possono dire dei giornali che averli e non leggerli, è una passione.
Si tratta di un mondo eterogeneo, che trova ragioni di arbitrarietà negli ambiti più impensabili. Anche lì, appena girato l’angolo, dove trovi la filiale della “tua” banca.
Non ha profilo, odore o carattere particolare ma, sicuramente, la “tua” banca ti conosce bene e sa come trattarti.
A pesci in faccia! Verrebbe da dire sulle prime, se non si temesse di fare la figura dei fessi. Purtroppo è proprio così e non dobbiamo sentirci discriminati perché, con equità, le banche offrono lo stesso servizio più o meno a tutti.
Ha un bel dire Luca Cordero di Montezemolo che bisogna fare squadra, che è necessario mettere al centro dell’attenzione l’industria, quel fare che produce ricchezza, se poi questi “partner” giocano seguendo regole tutte loro, nel segno di un vantaggio di breve periodo. Perché senza industria, senza consumatori/risparmiatori che senso avrebbero anche loro?
Chi, mi domando, chi, oltre alle banche, può concordare con il cliente le condizioni di fornitura dei servizi, per poi procedere a modificarle in corso d’opera, e con totale arbitrarietà, dandone solo comunicazione ex post?
Chi di noi può impunemente ritrattare l’impegno assunto nei confronti di qualcuno - amici, colleghi, clienti - senza offrire qualche cosa a mo’ di risarcimento: amore, fatica, impegno, denaro?
Certo, come mi è stato suggerito, nel trattare con le banche, bisognerebbe prendere precise precauzioni. Lasciando da parte il preservativo (in questo caso non serve), il buon senso imporrebbe di:
• mercanteggiare con più istituti le condizioni - tassi attivi e passivi, ma soprattutto costo dei servizi - senza badare a sprecare tempo (che, ahimè, è denaro) convinti che, comunque, «chi grida più forte… ottiene di più» (con buona pace dei pensionati che non hanno voce);
• attivare sistemi di comparazione, controllo e correzione, onde evitare di essere gabbati (del tipo, asta telefonica per il collocamento ai tassi migliori del foglio delle ricevute bancarie: pratica levantina, certo, che tra l’altro distrae risorse interne ma, ad esser cattivi, dà soddisfazione);
• dilettarsi nella lettura quotidiana della Gazzetta Ufficiale, su cui vengono pubblicate le variazioni delle condizioni generali applicate alla clientela, per non farsi cogliere impreparati e limitare i danni.
Ebbene, se siete capaci di fare ciò, complimenti, avete un mestiere tra le mani e, con un po’ di fortuna, potreste anche sperare di diventare banchieri.
Per gli altri… giù la testa e lavorare, allora?





Short-circuit

Three wake-up calls that fail to wake you up, in any case.
Namely, if you don’t want to wake up, there’s absolutely no way to penetrate the barrier built to protect your own interests.
In other words, it always boils down to a question of bargaining strength. Whatever happens, the weaker ones - and generally the most numerous - manage to enjoy nine-day wonders with the risk that, rather than being awkward and dangerous, they end up by revealing their difference from “those who can”. They may have kids with two mobile phones, they may go around in bullet-proof cars and a police escort, they may avoid trains and the metro, they may claim to have read the newspapers or not: it’s a passion with them.
It takes all sorts to make this world, but there are arbitrary rules in even the most unexpected areas. Even there, just around the corner, where you find the branch of “your” bank.
It has no special profile, smell or characteristic, but surely “your” bank knows you well and knows how to treat you properly.
A load of rubbish! That would be your first reaction, if you didn’t fear to make a fool of yourself. But unfortunately, it’s the truth: we shouldn’t feel discriminated against because the banks calmly offer the exact same service to all, more or less. Luca Cordero di Montezemolo has some courage when he says we have to work as a team and that industry should focus its attention on the areas that produce wealth, given that these “partners” follow their own rules, aimed at short-term benefits. Because where would they be without industry, without consumers/savers?
Who, I wonder, apart from the banks, can agree the conditions of supply of a service with the client and then arbitrarily change those conditions during the term of the agreed period, with a simple notification of the change after the event?
Can any of us withdraw from an undertaking without fear of reprisals - whether it be with friends, colleagues and clients - without offering something in terms of compensation: love, efforts, commitment or money?
Certainly, as it’s been suggested to me, you need to take all the necessary precautions when dealing with the banks. If we put aside the idea of a contraceptive (not the case here), common sense dictates that we should:
• shop around for the best conditions by considering several banks - active and passive interest rates, but especially the costs of the service offered - without worrying about wasting time (which is, alas, money) being convinced that, somehow, “he who makes the most noise… gets the best deal” (poor pensioners: they have no voice);
• start using systems of comparison, control and correction to avoid being trapped (e.g. a telephone auction for the best rates for bank receipt sheets: a Levantine practice, for sure, and one that also uses up inhouse resources, but offers great satisfaction, if we want to be nasty);
• start reading the Gazzetta Ufficiale everyday, as this contains details of all changes in the general conditions for the customer and so we won’t be caught off-guard and can thus limit any damage.
So, if you’re capable of doing all this, congratulations! You’ve found a new profession and, with a bit of luck, you might even become a banker yourself.
As for the rest of us … heads down and get on with the job?