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LItalia torna a correre
Italy powering ahead again
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Export +8%! Il comparto italiano delle macchine per imballaggio e confezionamento chiude un 2004 di segno positivo. Principale area di sbocco: lEuropa.
Export +8%. The Italian packaging and wrapping machine segment closed 2004 on an upswing. Main outlet area: Europe.
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Una fiera in piena
A trade fair in full spate
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Metri quadri, visitatori ed espositori in crescita per Drinktec 2005, fiera principe nel settore delle bevande e del liquid food.
More square metres, visitors and exhibitors for drinktec 2005, the foremost trade fair in the beverages and liquid food sector.
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News
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EXPORT +8%! Con questo incoraggiante risultato alla voce Esportazioni il comparto italiano delle macchine per imballaggio e confezionamento ha chiuso un 2004 di segno positivo. Principale area di sbocco: lEuropa. I primi dati ufficiali, pubblicati a metà aprile, con i commenti di Ucima. E.P.
«Nonostante le difficoltà determinate dallapprezzamento dellEuro e dallinstabilità geopolitica internazionale, lindustria italiana delle macchine per limballaggio si è presentata a Interpack più forte e dinamica che mai. A fine 2004, infatti, il comparto ha registrato una crescita dellexport prossima all8%, avviando così una decisa inversione di tendenza rispetto ai modesti risultati del 2003 e prefigurando un 2005 che, auspichiamo, confermerà questo trend più che positivo».
Questo è il commento ai primi dati ufficiali relativi al bilancio 2004 di settore, espresso a caldo da Guido Corbella, segretario generale di Ucima (lassociazione confindustriale dei costruttori italiani di macchine automatiche).
È lEuropa a dare uniniezione di ottimismo alle aziende italiane, che durante lo scorso esercizio hanno incrementato di oltre l11% le vendite sul mercato domestico UE e di un importante +33% gli affari nellEuropa extra Unione.
Ma non solo: cresce anche lexport italiano in Russia (+10%) e, fra gli altri dati significativi, si fa notare il più che positivo andamento delle vendite in Turchia (+71%).
Risultano, invece, in flessione gli Stati Uniti e la Cina, verosimilmente a causa della concorrenza dei produttori che quotano in dollari.
«Interpack, come sempre, ha messo in vetrina un Made in Italy di valore» sottolinea, dunque, Corbella con legittima soddisfazione «e che negli ultimi ventanni è cresciuto quasi tre volte più della media italiana, dando la scalata ai mercati internazionali e conquistando - alle spalle della sola Germania - la leadership del commercio mondiale». Un dato, questultimo, confermato anche dalle ultime rilevazioni di Copama (la confederazione che raggruppa le associazioni mondiali del settore), secondo cui il 65% circa del commercio mondiale di macchine confezionatrici è realizzato da Germania e Italia insieme con una quota, rispettivamente, del 36% e del 28%. Un equilibrio che si rispecchia anche nella fiera internazionale di Düsseldorf dove lindustria italiana dellimballaggio ha espresso, come di consueto, la presenza più significativa dopo i padroni di casa. Degli oltre 460 espositori nostrani, che occupavano in tutto una superficie di 30mila metri quadrati, circa il 60% era costituito da produttori di macchine per il packaging.
La presenza dei soci Ucima ha toccato il 70%, con una crescita del 14% rispetto alla precedente edizione del 2002. I motivi di tanta attenzione?
La Germania non è solo il main competitor dellindustria italiana nel mondo, ma anche il terzo mercato di destinazione delle macchine italiane (cresciuto di un ulteriore +13,6% nel biennio 2002-2004), dopo USA e Francia.
Infine, la Germania risulta attualmente il paese più ricettivo dellUnione Europea, con un mercato domestico che - sempre secondo i dati Copama - nel 2003 ha espresso una domanda da circa 1.500 milioni di Euro.
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Machines Italy powering ahead again
EXPORTS +8%. With this encouraging result for Exports the Italian packaging and wrapping machine segment closed 2004 on an upswing. Main outlet area: Europe. The first official data, published in April, with Ucimas comments. E.P.
Despite the difficulties due to the appreciation of the Euro and international geopolitical instability, the Italian packaging machine industry has been at Interpack stronger and more dynamic than ever. In fact at the end of 2004, the segment registered a growth in exports close to 8%, thus starting a turnaround in trends compared to the modest results for 2003 and prefiguring a 2005 that we hope will confirm this more than positive trend.
This the off the cuff comment by Guido Corbella, general secretary of Ucima (Confindustria member association of Italian automatic machine builders) on the first official figures of the 2004 balance of the sector.
It is Europe that is giving the Italian concerns an injection of optimism, that during the last financial year increased sales on the domestic EU market by 11% and by a hefty +33% in Europe outside the Union. But not only that: Italian exports to Russia are up +10% and among the other important data, of note the more than positive run of sales to Turkey (+71%). All the same figures for the USA and China show a drop, probably due to the competition of producers that set their prices in dollars. As always Interpack has shown a Made in Italy of value Corbella underlines with legitimate satisfaction that over the last twenty years has grown almost threefold above the Italian average, scaling international markets and only behind Germany conquering the leadership in world trade. A figure the latter, also confirmed by the latest readings from Copama (the confederation that groups together the world associations of the sector), according to which approx. 65% of the world trade in packaging machines is accounted for by Germany and Italy together, with a respective quota of 36% and 28%.
An equilibrium that is also reflected in the Düsseldorf international fair where the Italian Packaging Industry as usual accounted for the most sizeable presence after the hosts.
Of the 460 Italian exhibitors present, that all told cover a surface of over 30 thousand square metres, around 60% is made up of packaging machine producers. What is more, as much as 70% of Ucima associates have been present at Interpack 2005, an increase of 14% compared to the preceding 2002 edition.
The reasons for all this attention? Germany is not only the Italian industrys main competitor throughout the world, it is also the third market of destination for Italian machines (that grew by a further +13.6% in the period 2002-2004), after the USA and France.
Lastly, Germany is currently the most receptive country of the EU, with a domestic market that - still according to Copama figures - in 2003 expressed a demand for close on 1,500 millions of Euros.
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