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Palettizzatori
Il gusto della sfida

SOLUZIONI APERTE Creare dal nulla un grande gruppo industriale: il sogno di due giovani imprenditori si concretizza in Imec Group, che sta lavorando sodo per consolidarsi nel settore dell’automazione, impianti per il fine linea e, attraverso la controllata Dada Packaging, delle macchine per il sovraincarto. Ado Sattanino

Fondata come “s.n.c.” nel ’98 da due giovani imprenditori, Ivano Olivieri e Alberto Gaggioni, Imec è ormai diventata “Gruppo”, che progetta e produce macchine automatiche, componenti meccanici e sistemi per il fine linea, oltre a svolgere numerose lavorazioni conto terzi. Si tratta di una realtà industriale talmente complessa e poliedrica (e caratterizzata peraltro da una storia tanto particolare) che, a parlarne adesso, si correrebbe quasi il rischio di divagare. Riteniamo perciò saggio andare diritti all’argomento che interessa più da vicino il settore dell’imballaggio (nastri trasportatori, astucciatrici e palettizzatori), rinviando invece al box per qualche cenno su una gustosa epopea imprenditoriale.
Imec Group, dunque, muove il primo passo verso le macchine automatiche per il fine linea nel 2001 e nel 2002 acquisisce il marchio e know-how del sistema di trasporto ad accumulo morbido Soft Touch.
Intuite le potenzialità di questo comparto industriale, il gruppo di Forlì costituisce Dada Packaging, un’azienda destinata a sviluppare macchine e sistemi per il sovraincarto del prodotto. A distinguere il gruppo non sono solo i mercati di riferimento, ma anche la cultura aziendale e il modo di lavorare: mentre Imec propone soluzioni uniche per il confezionamento secondario e l’handling secondo le esigenze del cliente, Dada Packaging produce una gamma di macchine standard che, di volta in volta, adatta alle esigenze dei singoli interlocutori. Anche se, a dire il vero, sembra piuttosto riduttivo definire “standard” un’offerta veramente ricca di soluzioni diverse, per tipologia e prestazioni.

Un percorso naturale
L’ingresso nel fine linea, che risponde al bisogno di ampliare e integrare l’offerta complessiva del gruppo, è una tappa coerente nel percorso di crescita aziendale. Come ricorda Ivano Olivieri, amministratore delegato di Imec, «il packaging è quasi nel nostro DNA. Gaggioni ed io, ma lo stesso vale per molti nostri collaboratori e dipendenti, avevamo già conosciuto e affrontato le problematiche relative a confezionamento e automazione; inoltre, la maggior parte delle lavorazioni in conto terzi viene erogata ad aziende che operano proprio in questi settori.
Facendo nascere Dada Packaging abbiamo semplicemente razionalizzato, o per meglio dire “istituzionalizzato”, le competenze pregresse, definendo un’offerta completa di nastri trasportatori, fascettatrici, astucciatrici e palettizzatori destinata all’industria editoriale e dei media, del tabacco, del chimico/farmaceutico e infine (se consideriamo le macchine fascettatrici per uova e piatti pronti) anche dell’alimentare. Va da sé che, lavorando come capi commessa, possiamo integrare nelle nostre linee etichettatrici, avvolgitrici e magazzini automatici forniti da aziende esterne al gruppo, che godono della nostra fiducia».

Innovazione, in concreto
L’ingresso nel fine linea è stato accompagnato da un ingente e continuo sforzo in Ricerca & Sviluppo, voce che assorbe quasi il 10% del fatturato annuo. «La nostra propensione all’innovazione si è tradotta, l’anno scorso, in una serie di macchine di nuova concezione. Fra le soluzioni Imec Group ad alto valore aggiunto - spiega Olivieri - ricordo il palettizzatore a due baie distinte, dotato di due piattaforme idrauliche che alzano il bancale avvicinandolo alla linea; diversamente da quanto accade con i sistemi tradizionali “a braccio”, la minore escursione fra piano di lavoro e pallet consente di ridurre i tempi e, quindi, i costi di esercizio».
Un altro esempio di innovazione funzionale è costituito da un palettizzatore di dimensioni ridotte (ingombro 2,2 x 2,2 m), che si distingue anche per la velocità (15 pezzi/min), la robustezza (sino a 25 kg al polso), l’altezza utile di 2,5 m e, altro particolare non trascurabile, un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Soluzioni che crescono
La spinta all’innovazione, puntualizza Gaggioni, «non si esaurisce tuttavia nella realizzazione di una singola macchina allo stato dell’arte, bensì richiama il concetto di “soluzioni aperte”: le esigenze dei clienti mutano nel tempo, e le nostre proposte devono evolversi con loro. Pensiamo, per fare un esempio, a un produttore di beni di consumo nel momento in cui lancia una novità sul mercato: è chiaro che, all’inizio, acquisterà il più piccolo e semplice dei nostri palettizzatori, magari un modello monobaia. Immaginiamo, a questo punto, che il nuovo prodotto incontri un largo successo, che le richieste aumentino e, addirittura, che il nostro end-user decida di lanciare altre sei varietà differenti dello stesso prodotto… A quel punto basta un semplice intervento tecnico alle guide della macchine e il piccolo palettizzatore monobaia del cliente diventa un grande impianto a sette baie diverse. Vorrei aggiungere che, quando la scelta iniziale è oculata, le operazioni di questo tipo sono rapide e, soprattutto, poco onerose. Insomma, l’innovazione, per noi è un concetto trasversale che investe non solo la tecnologia ma anche l’uso che se ne fa, pensando in primo luogo al vantaggio per il cliente, che può così contare su sistemi flessibili, aperti, modulari e di facile manutenzione».

Parlare chiaro
La crescita di Imec Group (e delle aziende da essa controllate), è diretta conseguenza della qualità progettuale e costruttiva delle macchine proposte, ma non soltanto.
«Non nascondo che siamo molto orgogliosi di come abbiamo impostato, in questi primi anni, il rapporto con i nostri clienti. Ogni commessa - ribadisce Olivieri - è certo una sfida tecnologica, ma soprattutto umana; e nei rapporti interpersonali, le uniche armi vincenti sono la correttezza e la fiducia nel proprio interlocutore.
È per questo motivo che non cerchiamo mai di guadagnare un cliente “a tutti i costi”, magari puntando al mero ribasso dei prezzi. Al contrario, ci anima la convinzione che il tempo sia dalla nostra parte, a patto di lavorare con la stessa determinazione di oggi. In altre parole, ciò che conta è non tradire i nostri principi di chiarezza, competenza e qualità del servizio, dalla progettazione iniziale alla produzione e consegna, sino all’assistenza post-vendita. A questo particolare proposito, aggiungo che abbiamo organizzato una squadra ad hoc che (qualora l’utilizzatore lo richieda) può seguirlo da vicino per la manutenzione e la fornitura dei pezzi di ricambio. Insomma, abbiamo fatto tanti sacrifici - concludono Gaggioni e Olivieri - per fondare la nostra azienda, e poi per farla crescere secondo le sue potenzialità: la soddisfazione dei vecchi e nuovi clienti, nel lungo periodo, è la ricompensa più gradita».



Esperti in automazione
Imec (Impianti Meccanici Elettrici e Costruzione) nasce nel 1998 per iniziativa di due soci poco più che ventenni, Ivano Olivieri e Alberto Gaggioni, che potevano mettere in campo (a dispetto della giovanissima età) una solida esperienza meccanica ed elettronica, maturata presso una grande azienda del settore. Sogno e scommessa di due ragazzi, in pochi anni la piccola azienda diventa un gruppo con 115 dipendenti, attivo in diversi campi dell’automazione. Nel complesso, infatti, le diverse società che oggi fanno capo a Imec Group (E.M.I.T.E.C Corporation, T.T.S., INOX MEC, Futur Project, Dada Packaging …) sono in grado di offrire soluzioni chiavi in mano, spesso disegnate su misura, per tutto ciò che concerne sistemi di trasporto interno, macchine per il fine linea, automazioni speciali per processo e assemblaggio, componentistica e lavorazioni meccaniche conto terzi, rivolgendosi sia ai costruttori di macchine, sia agli integratori di sistemi, sia agli utilizzatori finali.

Un’espansione fulminea - 135 milioni di Lire italiane di fatturato (‘98), poi quasi un miliardo (‘99), un miliardo e mezzo (2000), due miliardi e mezzo (‘01), 2,2 milioni di Euro (‘02), 3,2 milioni (‘03) poi 5,2 (‘04) e ora 8 milioni. E gli obiettivi non sono da meno: 10 milioni di Euro alla fine del 2006, 15 entro il 2008. Un percorso di crescita formidabile, affrontato con la baldanza e l’energia della giovinezza.
«Grinta ed entusiasmo - confessano Alberto Gaggioni e Ivano Olivieri, amministratori del gruppo forlivese - sono forse gli aspetti più evidenti del nostro modo di lavorare. Del resto, l’età media nella nostra azienda è 28 anni, e si respira un sano clima di collaborazione».

Crescere ancora - Sino a poco tempo fa l’Italia era il mercato di riferimento di Imec Group (assorbiva il 90% circa della produzione). «Confido che fra pochi anni, tuttavia, l’estero peserà invece per un buon 60%: vi sono molte opportunità da cogliere per il mondo - nota Olivieri - e ci stiamo muovendo con determinazione. La nostra penetrazione sta avvenendo grazie a sinergie commerciali con alcuni nostri clienti (i costruttori di macchine già forti all’estero), e alla rete di distributori che stiamo organizzando sia nei Paesi emergenti sia in Occidente. Cito, per tutte, la nostra filiale negli Stati Uniti, presto operativa. Tuttavia, quando parlo del nostro processo di “internazionalizzazione”, non penso solo ai nuovi mercati di sbocco; anche sul lato della produzione, infatti, stiamo delocalizzando alcune lavorazioni nei Paesi dell’Europa centro-orientale, mantenendo però in Italia progettazione e attività ad alto valore aggiunto». Sane ambizioni, progetti coerenti e soprattutto un’organizzazione efficiente, che in questi sette anni e mezzo è stata in grado di gestire al meglio la crescita esponenziale del giro d’affari.

Experts in automation
Imec (Impianti Meccanici Elettrici e Costruzione) came into being in 1998 at the behest of two partners in their early twenties, Ivano Olivieri and Alberto Gaggioni, who despite their age could field a solid experience in mechanical and electronic engineering acquired in a large concern operating in the sector. The dream and the wager of two young men, in a few years the small concern has become a group with 115 employees, active in different fields of automation. All things considered the various companies that go to make up the Imec Group (E.M.I.T.E.C Corporation, T.T.S., INOX MEC, Futur Project, Dada Packaging…) are capable of offering turnkey solutions, often specially designed, for everything concerning systems of internal transportation, machines for end of line, special process and assembly automation, componentry and third party mechanical processes, this for machine builders, system integrators as well as end users.

A heady expansion - 135 billion Italian Lire* of turnover (‘98), then almost a billion (‘99), a billion-and-a-half (2000), two-and-a-half billion (‘01), 2.2 million Euro (‘02), 3.2 million (‘03) then 5.2 (‘04) and now 8 million: And their objectives follow suite: 10 million Euro at the end of 2006, 15 at the end of 2008. A formidable growth, tackled with youthful verve and energy. “Grit and enthusiasm - Alberto Gaggioni and Ivano Olivieri, directors of the Forlì based group confess - are perhaps the most evident aspects of our mode of working. What is more the average age in the company is 28 and in the company you can breathe a healthy climate of cooperation”.

Grow further - Up until recently Italy was Imec Group’s main market (absorbing around 90% of production). “I though trust that all the same in a few years abroad will account for a good 60%: there are lots of opportunities to be had the world over - Olivieri notes - and we are determined to grab them. Our penetration is coming about thanks to trade synergies with our customers (machine builders already strong abroad) and by the network of distributors that we are organizing both in the emerging countries and in the West. For example a US branch will soon be operational. All the same, when I speak of our process of “internationalisation”, I not only think of new markets; also on the production side of things we are in fact relocating some processes to the countries of central-eastern Europe, though keeping design and high added value activities in Italy”. Healthy ambitions, coherent projects and aboveall an efficient organisation, that in these seven-and-a-half years has been able to manage the exponential growth in turnover to the best.
* 1 Euro = 1,936.27 Italian Lire




The thrill of a challenge

OPEN SOLUTIONS - Create a great industrial group from nothing: the dream of two young entrepreneurs has become a reality with Imec Group, that is working hard to consolidate its position in the automation sector, in end-of-line systems and, through the controlled company Dada Packaging, for overwrapping machines. Ado Sattanino

Founded as an “Snc” in 1998 by two young entrepreneurs, Ivano Olivieri and Alberto Gaggioni, Imec has now become a group that designs and produces automatic machines, mechanical components and systems for end of line, as well as carrying out numerous workings for third parties.
An industrial concern of such complexity and so versatile (featuring a history of awesome growth) that one might risk going off the point recounting everything here. Hence we prefer to go straight to the subject that most interests the packaging sector (conveyor belts, cartoning machines and palletisers), confining a brief account of their thrilling entrepreneurial experience to the accompanying box.
Imec Group hence took the first steps in the direction of automatic machines for end of line in 2001 and in 2002 purchasing the brand and the knowhow of the Soft Touch gentle transport and accumulation system.
Having intuited the potential of this industrial segment, the Forlì based group set up Dada Packaging, a company for developing machines and systems for product overwrapping. The group not only stands out for its main markets, but also for its company knowhow and way of working: while Imec offers unique solutions for secondary packaging and handling conforming to customer requirements, Dada Packaging produces a range of standard machines that can be adapted to suit the needs of the single customer for each particular situation.
Though defining their offer as “standard” does little justice to the wealth of different solutions in terms of type and performance the company has to offer.

A natural path
Their entry into end of line, that responds to the need to extend and add to the overall group product offer, is a coherent stage along the path of the company’s growth.
As Ivano Olivieri, managing director of Imec states, “packaging is just about in our DNA. Gaggioni and myself, but the same goes for many of our co-workers and employees, have already experienced and tackled the problems of packaging and automation; as well as that, most of the workings that we farm out to third parties go to concerns that work in these very sectors. In creating Dada Packaging, we simply rationalised, or better said “institutionalised” the aforementioned workings, defining a complete offer of conveyor belts, banding machines, cartoning machines and palletisers for the publishing and media, tobacco and chemical/pharmaceutical industries and lastly (if we consider the banding machines for eggs and ready meals) also for the food industry. It goes without saying that working as prime contractor we can also include labeling and wrapping machines and automatic warehouses supplied by companies outside the group who we know and trust”.

Concrete innovation
The entry into end of line was accompanied by a huge and continuous effort in R&D, a feature that absorbs close on 10% of annual turnover.
“Our inclination to innovation last year turned into a series of new concept machines. Among the high added value Imec Group solutions - Olivieri explains - we cite the twin bay palletiser, fitted with two hydraulic platforms that lift the pallet, bringing it closer to the line; unlike traditional “arm” systems, reducing the difference between work surface and pallet enables a reduction in worktimes and hence also in running costs”.
Another example of functional innovation is constituted by a smallscale palletiser (bulk 2.2 x 2.2 m) that also stands out for speed (15 pieces/min), sturdiness (up to 25 kgs on the wrist), working height of 2.5 m and, another important point, an excellent quality/price ratio.

Solutions that grow
The drive to innovation, Gaggioni points out, “does not simply lead to the creation of a single state-of-the-art machine, but rather involves the concept of “open solutions”: customer needs change in time and our products have to evolve with them.
To take an example, let’s consider a consumer goods producer at the point where he is launching a new feature on the market: it is clear that at the beginning he will buy the smallest and most simple of our palletisers, perhaps a single bay model. Let’s now imagine that the new product is a great success, that demand for it has increased and that our end-user even decides to launch another six different varieties of the same product…
At that point all that is needed is a simple technical operation to the machine guides and the customer’s small single bay palletiser becomes a large system with seven different bays. I wish to add that, making a shrewd choice at the outset, this kind of operation is speedily carried out and aboveall not that costly. That is to say that for us innovation is an across-the-board concept not only comprising technology but also the use made of the same, in the first case thinking of the advantage for the customer, that can thus count on flexible, open, modular systems with easy maintenance”.

Speaking clearly
The growth of Imec Group (and companies controlled by the same) is the direct consequence of the quality of the design and construction of the machines offered, but not only that. “We do not conceal the fact that we are very proud of how over these last years we have structured our customer relations.
Each contract - Olivieri reiterates - is certainly a technological but aboveall human challenge; and in interpersonal relations, the only weapons of success are correctness and the faith we our able to instil in our customers.
This is why we do not try to win over a customer “at all costs”, perhaps aiming at lowering our prices.
On the contrary, we are driven by the conviction that time is on our side, providing we work with the same determination that we show today. In other words, what counts is not betraying our principles of clarity, skill and quality of service, from initial design to production and delivery up to the post sales service. On this particular count we add that we have organized a special team to follow the customer close to for maintenance and the supply of spare parts should the user feel need of this.
That is to say - Gaggioni and Olivieri finish off - founding our company and having it attain its full potential has entailed a great many sacrifices: in the long run the satisfaction of our former and present customers is our greatest reward”.



Un gruppo per il breverage
All’ultimo Simei era presente anche Aetna Group, nome di spicco nella produzione di macchine per il finelinea.
Tra queste, ricordiamo Genesis di Robopac Sistemi, avvolgitrice ad anello rotante caratterizzata dall’assenza di contatti striscianti per l'alimentazione elettrica del gruppo di prestiro motorizzato, affidata piuttosto a un sistema (brevettato ed esclusivo) in grado di generare l’energia elettrica durante il moto di rotazione dell’anello. Pensata per l'avvolgimento con fascia di film è invece Roboband, in grado di applicare su pallet o cassette di plastica una o due fasce di PE. Grazie a un sistema brevettato, la macchina può essere integrata con un'etichettatrice che, per identificare il carico, applica fino a 3 etichette per fascia, anche su imballi sagomati o dalla superficie irregolare. Per quanto riguarda l’imballo in termoretraibile e cartone, core business di Dimac, Planet rappresenta la "new entry" nella serie di incartonatrici wrap around. In grado di realizzare da 30 a 60 cartoni/min, permette l'inserimento in automatico di alveari di separazione e protezione per i prodotti più delicati e, abbinata a una confezionatrice, può dare origine a macchine combinate.
St@r One rappresenta invece l'ultimo ampliamento della gamma di fardellatrici a lancio di film ed è una macchina monopista, affidabile e compatta, in grado di combinare i vantaggi economici di un sistema a bassa velocità (fino a 30 fardelli/min) alla costanza ed efficacia della tecnologia a lancio di film. Può lavorare con vassoio e film, falda piana e film o solo film, ed è disponibile con alimentazione Basic o B.I.



A beverage group
At the last Simei there was also Aetna Group, renowned producer of machines for end of line.
Pride of place to Robopac Sistemi’s Genesis a rotating ring wrapping machine featuring absence of contact due to dragging thanks to the electric powering of the motorized prestretch unit, entrusted to a system (exclusive patent) capable of generating electrical energy during the rotary movement of the ring. In turn Roboband has been devised for wrapping with bands of film, capable of applying one or two strips of PE on pallets or crates. Thanks to a patented system the machine can be integrated with the labeling machine that applies one or more labels (up to a maximum of 3 per strip) to thus identify the load. And this can also be done on shaped packaging or packaging with irregular surfaces, such as plastic crates used for handling beer. Representing Dimac’s core business (systems for packaging in heatshrink and cardboard) Planet is a new entry in the series of Dimac wrap around casepacking machines. Capable of creating from 30 to 60 cartons/min, the system enables the automatic insertion of separation and protection honeycombs for the more delicate products and, matched to a packaging machine, it can feature as a combined machine.
St@r One in turn stands as the latest extension of their range of film launch bundling machines and is a single lane machine, reliable and compact, capable of combining the economic advantages of a low speed system (up to 30 bundles/min) with the constancy and technology of film launch. Capable of working with film and trays, flat layer and film or only film, St@r One is available with Basic or B.I. power.



Avvolgipallet in estensibile
Atlanta presenta Mytho-A: un avvolgipallet con film estensibile dotato di prestiro elettronico con inserimento rapido del film estensibile, ed equipaggiato con una pinza taglio-saldatura autoregolante per pallet di qualsiasi dimensione. La manutenzione della macchina è agevolata dal posizionamento esterno della ralla dentata che regola la rotazione della tavola, mentre i comandi vengono inseriti da un quadro elettrico con touch screen di serie. Fra i vantaggi: nessuna manutenzione sull’albero telescopico che solleva le bobine di film e assenza di catene o cinghie; ingombro contenuto; estrema facilità d’uso; trasporto facilitato; taglio e pinza film universali; messa in linea “just in time” con il palettizzatore; pressore di tenuta pallet e top cover opzionali; sistema antislittamento; carico rapido del film sul carrello di prestiro.



Stretchfilm pallet wrapper
Atlanta presents Mytho-A: a stretchfilm pallet wrapper with electronic prestretch with rapid insertion of stretchfilm, and fitted with a self-regulating cutter-seal gripper for pallets of any size. Machine maintenance is facilitated by the external position of the toothed wheel that regulates the rotation of the table, while the commands are inserted from a standard control panel with touchscreen. Among the advantages: no maintenance on the telescopic shaft that lifts the reels of film and absence of chains and belts; limited bulk; easy to use; easy transport; universal film cutter and gripper; just-in-time line insertion with palletiser; optional pallet press and top cover; anti-slip system; rapid loading of film on prestretch trolley.



Incappucciatrice automatica
Stretch IS43, messa a punto da OMS Officina Meccanica Sestese (Paruzzaro, NO) è una macchina automatica che incappuccia (mediante sistemi brevettati) prodotti palettizzati con film estensibile in tubolare.
La macchina utilizza da una a tre bobine di film elastico (in forma tubolare, appunto) con soffietti laterali, e consente l’imballo automatico anche di pacchi con formato diverso. Il film estensibile assicura compattezza e stabilità del carico; inoltre, quando viene agganciato al listello superiore del pallet, garantisce una salda unione fra il bancale e il carico. Fra gli altri vantaggi, ricordiamo la protezione contro le intemperie, la difesa dai furti e il risparmio energetico (non c’è bisogno, infatti, di riscaldamento).



Automatic hooding machine
Stretch IS43, designed by OMS Officina Meccanica Sestese (Paruzzaro, NO), is an automatic machine that wraps palletised products with tubular roll fed stretchfilm. The machine uses between one and three rolls of elastic film (tubular shaped) with side gussets, and also enables automatic wrapping of differently sized packs. The stretchfilm ensures compactness and stability of the load; furthermore, when it is hooked to the top bar of the pallet it ensures secure contact between pallet and load. Of its other advantages, to be remembered its protection against the elements, anti-pilfering and energy saving (all heating is eliminated).



Cambio automatico per avvolgitrici
Insieme alle affiliate Mimi e CMR, Tosa Srl mette a disposizione del mercato un'ampia offerta di sistemi per il fine linea, dalle reggiatrici (marchio CMR) alle confezionatrici con film termoretraibile (Mimi) e alle avvolgitrici di carichi palettizzati con film estensibile. Destinato a quest'ultima tipologia di macchina è il nuovo sistema per il cambio automatico della bobina di film estensibile, proposto da Tosa al Simei.
Il sistema, coperto da brevetto, si basa sull'impiego di carrelli di servizio per il caricamento e la preparazione della bobina da sostituire: l'operatore carica sul carrello la nuova bobina, svolgendo la quantità di film necessaria tra i canotti di guida, e inserisce la coda del film nella molla di presa senza interrompere il ciclo di avvolgimento.
Il sistema Tosa è dotato di uno speciale dispositivo per l'eliminazione della coda del film che si ferma sul pallet a bobina esaurita.
Grazie a tale accorgimento, la macchina può finire il ciclo di avvolgimento con la saldatura della coda, mentre il film rimasto tra i rulli di prestiro viene riavvolto sulla bobina.



Automatic change for wrapping machines
Along with its affiliated companies Mimi and CMR, Tosa Srl offers the market a broad range of systems for end of line, from strapping machines (CMR brand) to heatshrink film packaging machines (Mimi) and palletised load wrapping machines using stretchfilm.
The new system of automatic stretchfilm roll change offered by Tosa at Simei is for this last type of machines. The system, covered by patent, is based on the use of service trolleys for loading and preparing the replacement roll: the operator loads the new roll on the trolley, unrolling the amount of film needed between the guides, and inserts the tail of the film in the spring catch without interrupting the wrapping cycle.
The Tosa system is fitted with a special device for the elimination of the tail of the film that stops on the pallet once the roll has been used up. Thanks to this feature, the machine can finish the wrapping cycle by sealing the tail, while the film left between the prestretch rollers is wound back onto the reel.



Incartonatrice compatta
Fipal (Felegara, PR) propone macchine per il confezionamento e l'imballaggio di vario tipo: dalle incartonatrici ai divisori per fardelli, dai ribaltatori ai metal detector a tubo o a nastro trasportatore. Al Simei l'azienda emiliana ha presentato in particolare Mini Combi, monoblocco compatto per la creazione e il riempimento di cartoni. Il sistema, in grado di realizzare da 8 a 15 cartoni/min, si compone di una formatrice di cartoni e di un'incartonatrice, integrabili (a livello opzionale) con moduli mettiseparatori e chiuditrici a colla o a nastro.
La testata di prelievo, a moto continuo, è facile da sostituire e permette di effettuare il cambio formato in pochi gesti, senza dover ricorrere a chiavi o strumenti ausiliari. I movimenti principali sono di tipo meccanico, e tutte le funzioni sono assistite da PLC, a garanzia di prestazioni precise e affidabili.



Compact casepacking machine
Fipal (Felegara, PR) offers machines for various types of packaging and wrapping: from casepacking machines to bundle dividers, from container capsizers to tube or conveyor belt metal detectors. At Simei, the Emilia Romagna based concern presented, in particular, Mini Combi, a compact cartoning machine for making and filling cartons.
The system, which can work at speeds between 8 and 15 cartons/min, comprises a case erector and case packing machine, and can be optionally integrated with a divider inserting machine and glue or tape carton closing device. The continuous motor pickup head is easy to change and can carry out format change with just a few movements and without the need for special tools. The main actions are mechanical, and all functions are PLC aided, guaranteeing accurate and reliable performance.



Robot multifunzione
Al Simei, Acmi (specializzata nella costruzione di linee complete per l’imballaggio e l’imbottigliamento), ha puntato l’attenzione sul robot Condor, manipolatore a 4 assi dotato di un’innovativa testata di palettizzazione: il cestello di carico e scarico strato è dotato di un piano di accumulo a rulli folli apribile in due metà, completo di guide autoregolanti per un perfetto centraggio dello strato.
L’azienda di Fornovo Taro, inoltre, per rispondere alle richieste della grande distribuzione di lavorare pacchi e cluster di piccole dimensioni, ha progettato e realizzato Twisterbox, sistema innovativo per l’orientamento dei pacchi e la formazione in continuo degli strati.
Questo sistema, brevettato, consente di raggiungere elevate produzioni (fino a 10.000 pacchi/h) garantendo la stabilità del prodotto e la sua perfetta rotazione.



Multifunction robot
At Simei, Acmi (specialised in the construction of complete lines for packaging and bottling), placed the attention on its Condor robot, quadriaxial manipulator with an innovatory palletisation head: the layer loading and unloading basket has an idle roller accumulation level that opens in two halves, complete with self-regulating guides for a perfect centring of the layer. The Fornovo Taro based concern what is more, in response to the demand to work smallscale packs and clusters, has designed and manufactured Twisterbox, innovatory system for orienting the packs and for the continuous forming of layers.
This system, patent pending, enables the attainment of high production rates (up to 10,000 packs/h) guaranteeing product stability and its perfect rotation.



Sistemi di automazione
Mectra progetta e realizza sistemi di automazione e linee di confezionamento complete, rivolgendosi a tutti i settori industriali in cui il confezionamento degli imballaggi è un elemento strategico del ciclo di produzione.
Banda stagnata, alluminio, vetro, cartone, fardelli sono gli ambiti applicativi in cui Mectra opera.
La perfetta sinergia, instaurata da anni, tra Mectra e le società Emmeti e Sipac consente di offrire una gamma completa di sistemi di palettizzazione, depalettizzazione e macchine per la movimentazione interna.



Automation systems
Mectra designs and manufactures complete handling and packaging lines in sectors where packaging is a strategic element in the supply chain. The company mainly deals with tinplate, aluminium, glass, cardboard boxes and packs. The perfect synergy, created between Mectra and the companies Emmeti and Sipac enables them to offer a complete range of palletization and depalletization systems and machines for internal handling.



Palettizzatori e depalettizzatori
Uni.Mac. ha presentato al Simei i palettizzatori e depalettizzatori UNI 601 e UNI 701. Semplici e versatili, con una struttura compatta e dalle dimensioni contenute, trattano una varietà di bottiglie e vasi cilindrici senza regolazioni di cambio formato.
Il depalettizzatore semiautomatico UNI 701 può lavorare con scatole in banda stagnata, bottiglie e vasi di vetro. Il sistema di depalettizzazione è a spinta con barra motorizzata. Con una produttività massima fino a 2,5 strati/min, questa macchina è gestita da mini PLC e può trattare palette di 800x1200 mm e 1000x1200 mm con altezza massima 1900 mm.
Sulla macchina base, una volta posta la paletta all’interno del vano macchina, l’operatore deve solo rimuovere manualmente le interfalde. Tutte le altre operazioni sono automatiche.
La macchina può anche essere completata con sistema toglifalda automatico.



Palletisers and depalletisers
Uni.Mac presented the palletisers and depalletisers UNI 601 and UNI 701 at Simei, Milan. Simple and versatile, offering a compact structure and limited size, they process a variety of cylindrical bottles and jars without format changeover adjustments.
The semiautomatic depalletiser mod. UNI 701 can handle tinplate cans, glass bottles and jars. The depalletising system is sweep-off type with motorised bar. With a max output of 2.5 layers per minute, this machine is controlled by a mini PLC and it can handle 800x1200 and 1000x1200 mm pallets with max. 1900 mm height. Once the pallet has been placed into the machine, the operator removes the layer-pad manually. All the other operations are carried out automatically.
The automatic layer-pad removing system is available as an option.



Un trasportatore per il bottling
SVM Spiralveyor® di AmbaFlex è un trasportatore a spirale multi-funzionale, specificamente progettato per bottiglie e recipienti di latta non imballati e trasportati in un flusso di massa su corsia singola.
Presentato all’ultimo Simei, è in grado di trasportare elementi separati verso l’alto o verso il basso, nonché di accumularli. Il nastro è costituito da più vie di corsa composte da convogliatori a piastre d’acciaio da 100 mm, disposte una a fianco all’altra.
La superficie destinata a bottiglie e lattine è particolarmente piana e stabile, tanto da poter trasportare senza problemi anche bottiglie di PET non imballate.
Altri vantaggi? Lo Spiralveyor è in grado di trasportare in tutta sicurezza bottiglie di molti formati diversi, in un unico lotto o in sequenze di lotti, senza modifiche alle impostazioni e senza danneggiare le etichette.
Inoltre, in spazi ristretti, può essere utilizzato come “tampone” per ammortizzare le differenti velocità di trasporto a monte o a valle.



A conveyor for bottling
Ambaflex Spiralveyor® SVM is a multi-functional spiral conveyor specifically intended for freestanding bottles & cans in mass flow on a single lane. Presented at the latest Simei, the conveyor can transport separate items vertically or horizontally as well as stack them.
The belt comprises several tracks of 100-mm steel apron chain placed side by side.
The conveyor surface for bottles and cans is very flat and stable; in fact, even freestanding PET bottles can be transported without any problem.
Other advantages: the Spiralveyor can transport bottles of many formats in complete safety, in a single lot or in a series of lots, without adjusting the settings and without damaging the labels. Furthermore, the SVM can be used in confined spaces as a buffer system for accommodating speed differences between up- and downstream equipment.



Depalettizzatori per bottiglie
A Simei Kosme ha presentato tutta la gamma di soluzioni per il finelinea, fra cui figurano vari modelli di depalettizzatori idonei a trattare bottiglie di vetro o plastica. In catalogo figurano Depack, una macchina automatica a doppia colonna, che lavora dal basso con paletta ferma, e l’Ecodepal automatico ad aste gonfiabili, regolabili per i diversi formati.
Dotato di pinze meccaniche o pneumatiche, è adatto alle basse e medie produzioni (2-7000 bph) e viene fornito completo di banco di deposito bottiglie, testata ad aste e dispositivo compattatore. Infine, Eurodepack è un depalettizzatore a doppia colonna, con sistema a spinta dello strato completo sul banco di sfilamento bottiglie. Progettato per le piccole e medie produzioni, presenta un funzionamento automatico e vanta praticità, affidabilità, cambio formato rapido e minima manutenzione.



Depalletizers for bottles
At Simei, Kosme presented the entire range of end of line solutions, including various models of depalletizers suitable for handling glass or plastic bottles. Featuring are Depack, an automatic double column machine, operating from below with stationary pallets, and Ecodepal, an automatic machine with inflated rods adjusted according to the various formats. Fitted with mechanical or pneumatic grippers, it is suitable for small to medium productivity (2-7000 bph) and is fully equipped with bottle deposit bank, rod head and a compacting device.
Lastly, Eurodepack is a double column depalletizer, with a pushing system of the entire layers on the bottle sliding bench. Designed for small to medium productivity, it works automatically and boasts practicality, reliability, fast format change and minimal maintenance.



Isole monoblocco
Un’isola monoblocco per il carico di vaschette termoformate in una scatola a tre lembi.
È questa una delle ultime applicazioni Cama nel settore handy snacks, che valorizza il forte know how dell’azienda nel settore macchine d’imballaggio e robotica in una nuova serie di isole monoblocco “form-fill-close”, capace di elevate prestazioni e flessibilità in un ridotto ingombro.
Nel caso specifico, l’applicazione consiste: nella formazione di una scatola a tre lembi ad opera di una formatrice elettronica a colla integrata, nel successivo carico di 160 vaschette di plastica/min tramite un robot, e nella chiusura finale realizzata con una chiuditrice a colla integrata.
L’impiego del robot a due assi (ultimo arrivo della “Robotic Division” Cama), ha conferito a tale applicazione una notevole riduzione di lay-out e una semplificazione del sistema d’alimentazione e manipolazione del prodotto, sfruttando le caratteristiche d’elevata velocità nei movimenti di prelievo e deposito prodotto. Insomma, un altro miglioramento tecnologico di Cama (Garbagnate Monastero, LC) nel settore della robotica, per ottimizzare ulteriormente il rapporto qualità-prezzo dei propri impianti.



Monobloc loading units
Monobloc unit for loading of thermoformed trays into 3-flap lid boxes: this is one of the latest Cama (Garbagnate Monastero, LC) applications in the “handy snack” sector, where its know-how in packaging machinery and robotics has been successfully combined in a new high performance “form-fill-close” monobloc unit, the main feature of which is extreme flexibility and limited footprint. In this specific case, the application consists in erecting a 3-flap lid box by means of an integral electronic glue forming machine, robotic top loading of 160 trays/min into boxes, and final box closing by means of an integral closing machine. The use of the new two axis robot, the latest development of Cama “Robotic Division”, with its high speed features in product pick up and deposit, allowed a considerable footprint reduction in this application, as well as a simpler product infeed and product handling system.
This additional technological improvement in Cama robotics has offered high added value to the customer with an optimal quality/price ratio.



Per la movimentazione interna
Fillpack (Canelli, AT) propone soluzioni di trasporto e movimentazione interna, destinate a vari settori produttivi (non ultimo quello enologico e delle bevande).
Tra le soluzioni messe in campo dall'azienda torinese ricordiamo, in particolare, i trasportatori a una o più vie con catene a tapparella di acciaio inox o resina acetalica, ma anche i tappeti modulari di PP, i nastri a tappeto, le rulliere gravitazionali motorizzate o frizionate, le piattaforme rotanti, i polmoni di accumulo e i ritardatori.
I sistemi Fillpack (adatti alla movimentazione di bottiglie, barattoli, fardelli, casse e cartoni) si distinguono per la costruzione solida e modulare, per l'utilizzo di componenti di qualità, per la massima rifinitura delle strutture (prevalentemente realizzate in inox AISI 304) e per l'impiego di software di gestione programmabili, in grado di dare una risposta efficace e razionale a tutte le esigenze di movimentazione di prodotti sfusi o confezionati.



In-house handling solutions
Fillpack (Canelli, AT) offers in-house handling and transit solutions for various production sectors (not least the wine and beverage sectors). Among the solutions fielded by the Turin based concern are, in particular, conveyors with one or more lanes and stainless steel or acetylic resin slat belts, but also PP modular belts, belt conveyors, motorized or frictioned rollers, rotating platforms, storage chambers and delayers. Fillpack systems (suited to handling bottles, tins, bundles, crates and cartons) are remarkable for their solid and modular build, use of quality components, max finish of the structures (mainly in stainless AISI 304) and use of programmable management software, as an effective and rational answer to all demands for handling loose or packed products.



Gestione vocale
Incas SpA (sistemi integrati per la logistica) presenta Audio-Pick, soluzione all’avanguardia per la gestione del voice picking. Grazie all'impiego di un sistema di riconoscimento vocale, il dispositivo trasforma i dati ricevuti e inviati al centro EDP in istruzioni semplici e chiare, in modo da facilitare il lavoro dell’operatore. Gli ordini sono trasmessi attraverso la stessa rete senza fili impiegata dai terminali R.F., che allacciati in vita permettono la connessione tra computer gestionale e operatore.
Adatto ad applicazioni difficili (ambienti a bassa temperatura, handling particolari) e integrabile su strutture pre-esistenti, Audio-Pick funziona in diverse modalità, a seconda del prodotto o delle condizioni di lavoro: può essere infatti gestito mediante voce, o combinato con il normale sistema a radio frequenza.



Voice picking
Incas SpA (integrated systems for logistics) presents Audio-Pick, leading edge solution for running voice picking. Thanks to the use of a voice recognition system, the device transforms the data received and sent to the EDP centre into simple and clear instructions, this to facilitate the work of the operator. The orders are transmitted through the same wireless network used by R.F. terminals, that worn as a belt enable the connection between the control computer and the operator. Suited for difficult applications (low temperature environments, special handling) and implementable on pre-existing structures, Audio-Pick works in different modes, according to the product and the work conditions: it can in fact be run by voice or combined with a normal RF system.




Il gusto della sfida
The thrill of a challenge



Un gruppo per il beverage
A beverage group



Avvolgipallet in estensibile
Stretchfilm pallet wrapper



Incappucciatrice automatica
Automatic hooding machine



Cambio automatico per avvolgitrici
Automatic change for wrapping machiens



Incartonatrice compatta
Compact casepacking machine



Robot multifunzione
Multifunction robot



Sistemi di automazione
Automation systems



Palettizzatori e depalettizzatori
Palletisers and depalletisers



Un trasportatore per il bottling
A conveyor for bottling



Depalettizzatori per bottiglie
Depalletizers for bottles



Isole monoblocco
Monobloc loading units



Per la movimentazione interna
In-house handling solutions



Gestione vocale
Voice picking