Alufoil targato Europa
European alufoil

Fare sistema secondo Eafa
Acting as part of a system, according to Eafa
2004-2006: piano ma bene
2004-2006: slow but steady
Stampa e converting: un futuro di crescita moderata, con qualche fatica in più per la cartotecnica
Printing and converting: a future of moderate growth, with paper and cardboard converting finding things harder going
Tema: il flessibile e altro
Subject: fexibles and other matters
Assemblea Giflex: toccati i temi caldi dell’industria (competitività, tecnologia, legislazione)
The Giflex assembly touched on the industry’s hot topics (competitiveness, technology, legislation)
Sempre più’ internazionali
More and more international
Gipea: sviluppi e problematiche della prestampa di etichette, aggiornamenti sui materiali e trend di mercato
Gipea: developments and problems in preprinting, updates on labeling materials, market trends
News
La fiducia del Sud - Medprint-Medpack: nuovi primati)
Winning over the South - Medprint-Medpack: new records
Emballage 2004








Stampa e converting Un futuro di crescita moderata, con qualche fatica in più per la cartotecnica. È quanto prevede il terzo Osservatorio realizzato da Assografici e Centrexpo insieme a Crea Bocconi, dedicato all’industria grafica e cartotecnica trasformatrice italiana. S.L.

Le previsioni sull’andamento 2004-2006 dei quattro settori esaminati dall’Osservatorio Assografici-Centrexpo-Crea Bocconi, ovvero grafica editoriale, grafica pubblicitaria e commerciale, cartotecnica e imballaggio di carta e cartone, sono favorevoli e piuttosto omogenee, con uno scostamento in negativo per quanto riguarda la cartotecnica e prospettive migliori della media, invece, per la grafica pubblicitaria e commerciale.
Quest’anno, sottolinea Alessandro Nova (docente alla Bocconi di Milano, chiamato a esporre il contenuto dello studio, presentato a Milano a fine ottobre), le indicazioni sono particolarmente attendibili, sia per il maggior numero di periodi analizzati e il migliore modello econometrico utilizzato, sia perché basate su previsioni più prudenti e coincidenti sulle macrovariabili economiche di riferimento (mentre nel recente passato le stime del Centro Studi Confindustria, Isae, Ocse e Fmi sono state spesso divergenti). Indicazioni che prospettano un confortante quadro di crescita ma anche un cambiamento di qualità nello sviluppo del nostro sistema economico.
A partire dal 1996, infatti, il Pil è cresciuto più del 2% solo nel 2000 e - commentano gli estensori a questo proposito - "deve essere valutata con attenzione la possibilità che lo sviluppo del nostro sistema, pur recuperando la tradizionale dinamica naturale dei cicli di espansione e stasi/recessione, possa essere caratterizzato, nei prossimi anni, da livelli di crescita più ridotti di quelli storicamente sperimentati negli ultimi 20-30 anni".

Uno strumento concreto
di lavoro

L’Osservatorio Assografici-Centrexpo-Crea Bocconi è stato creato con l’obiettivo di mettere a punto un modello previsionale, che aiuti le imprese del comparto grafico-trasformatore a determinare in anticipo elementi essenziali della propria attività (come gli investimenti). Appare legittimo, dunque, l’orgoglio del direttore di Assografici, Claudio Covini, nel presentare la terza edizione dello studio, realizzato insieme a Centrexpo e Crea Bocconi. In Italia, infatti, Assografici è una delle poche associazioni imprenditoriali a fornire ai propri membri questo tipo di strumento, che sicuramente - precisa Covini - non offre verità assolute, ma che è stato man mano perfezionato in modo da potersi proporre come strumento di lavoro concreto e affidabile.
A questa sua caratteristica primaria, se ne aggiunge un’altra, altrettanto importante, sottolineata da Guido Corbella, intervenuto alla presentazione dello studio in veste di amministratore delegato di Centrexpo. L’Osservatorio rappresenta uno strumento di previsione a medio periodo che serve, tra l’altro, a sdrammatizzare letture talvolta troppo pessimistiche del presente, letture basate più su fattori di ordine psicologico che su una valutazione razionale dei dati. E le cifre riportate nel volume di sintesi sembrano dargli ragione.

Crescita a velocità differenziate
Le previsioni dell’Osservatorio Assografici-Centrexpo-Crea Bocconi sono espresse con due valori, uno pessimistico e l’altro ottimistico, per poter indicare la tendenza all’involuzione o alla crescita.

• Nel periodo in esame, la grafica editoriale (libri, dizionari, enciclopedie, guide telefoniche, riviste e periodici in genere, ecc.) conseguirà il risultato migliore, con una crescita di produzione industriale compresa fra il 3,6 e il 4,2%, determinata principalmente dall’offerta di supplementi e inserti da parte di quotidiani e periodici.
La forbice delle previsioni per il 2005 e il 2006 è invece, rispettivamente, del +2/+2,6% e del +2,4/+3%.

• La grafica pubblicitaria e commerciale (cataloghi, manifesti, immagini, moduli amministrativi…), sulla scia della ripresa del mercato pubblicitario, chiuderà il 2004 con un incremento compreso fra il 3,5 e il 4%.
Prosegue poi nel biennio successivo su ritmi del +3/+3,5% e del +3,2/+3,7%, più elevati rispetto agli altri settori del comparto.

• Per l’imballaggio di carta e cartone si prospetta invece un 2004 caratterizzato da uno sviluppo del +1,8/+2,4%, destinato a crescere nei due anni seguenti a tassi compresi fra +2,9/+3,4% e +3/+3,5%, in sintonia con il probabile miglioramento della congiuntura.

• La cartotecnica risulta più sensibile all’andamento del ciclo economico. Penalizzata nel 2004 da valori negativi (-1,5%/-0,9%), si riprenderà nei due anni successivi conseguendo una crescita del +1,2/+1,8% e del +1,4/+2%, ma restando comunque al di sotto degli aumenti previsti per gli altri tre settori.
Vizi sistematici
(migliorare è possibile)
L’Osservatorio ipotizza, dunque, una crescita del comparto non di vastissima entità ma con una dinamica dei cicli più “naturale”, in un contesto generale ridimensionato ma più ragionevole, dove sia il Pil sia la produzione industriale media e i consumi sono dati in crescita di due punti l’anno circa.
Con una precisazione di Alessandro Nova: non preoccupi la riduzione della crescita industriale; si tratta di una dinamica fisiologica, strettamente correlata al sempre maggior peso relativo dei servizi.
Altri dati, piuttosto, secondo il docente della Bocconi appaiono preoccupanti, dato che rappresentano alcuni elementi di debolezza strutturale del “sistema Italia”. A partire dalla dimensione delle imprese italiane, troppo piccole per poter competere a livello globale, e dalle carenze che ne derivano nel portare avanti progetti di R&S finalizzati all’innovazione. In altre parole, sostiene Nova, se gli italiani eccellono nell’utilizzare tecnologie avanzate non sono invece in grado di fare innovazione: sia per i limiti della ricerca pubblica sia perché gli investitori privati (leggi merchant bank, Ndr) sembrano orientarsi di preferenza sui settori maturi. Ma è un “peccato”, avvisa il docente, perché le tecnologie avanzate riducono lo svantaggio derivante dal maggior costo della manodopera, e costituiscono un plus competitivo di primaria importanza. Un’indicazione su cui lavorare.



Scenarios
2004-2006: slow but steady


Printing and converting - A future of moderate growth, with paper and cardboard converting finding things harder going. This is what has been predicted by the third Observatory created by Assografici and Centrexpo together with Crea Bocconi, dedicated to the Italian graphics and paper and cardboard converting industry. S.L.

The forecasts on the run 2004-2006 of the four sectors examined by the Assografici-Centrexpo-Crea Bocconi Observatory, or that is publishing graphics, advertising and commercial graphics, paper and cardboard converting and paper and cardboard packaging are favourable and fairly homogenous, with a slight throwback as far as paper and cardboard converting is concerned and on average better prospects for the advertising and commercial graphics sector.
This year, as underlined by Alessandro Nova (lecturer at the Bocconi University, Milan, called upon to reveal the contents of the study presented at Milan at the end of October), the indications are particularly reliable, both due to the greater number of periods analysed and the better econometric model used, and also because they are based on more prudent forecasts that coincide with the main economic macrovariables (while in the recent past the estimates of the Centro Studi Confindustria, Isae, Ocse and Fmi often diverged). Indications prospect a comforting picture of growth but also a change in quality in the development of the Italian economic system. Starting off from 1996 in fact, only in the year 2000 did the GNP grow by over 2% and - the draughters of this proposal comment - “ to all intents and purposes the Italian system, while all the same recovering traditional natural cycles of expansion and freeze/recession, could in the coming years feature growth levels a lot lower than those experienced over the last 20-30 years”.

A concrete worktool
The Assografici-Centrexpo-Crea Bocconi Observatory was created with the objective of devising a model for making forecasts, to help the companies of the graphics-converting segment predict essential elements of their activity (like investments). Hence the pride of Assografici head Claudio Covini in presenting the third edition of the study, made along with Centrexpo and Crea Bocconi appears legitimate. In Italy in fact Assografici is one of the few entrepreneurial associations that provides its members with this type of tool, that - as Covini states - while obviously not offering absolute truths, has been perfected stage-by-stage to constitute a concrete and reliable worktool.
Another equally important characteristic can be added to this primary one, Guido Corbella underlined, in his remarks on presenting the study in the role of managing director of Centrexpo. The observatory stands as a mid-term forecasting tool that has the purpose among other things of playing down the at times over-pessimistic readings, readings based more on a number of factors of a psychological nature than on a rational rating of figures. And the figures presented in the synthesis volume appear to confirm he was right.

Growth at different speeds
The forecasts of the Assografici-Centrexpo-Crea Bocconi Observatory are expressed in two values, one pessimistic and the other optimistic, this to be able to indicate the trend towards involution or growth.
• In the period under examination, publishing graphics (books, dictionaries, encyclopaedias, phone directories, magazines and periodicals in general etc.) will put in the best result, with a growth of industrial production between 3.6 and 4.2%, determined mainly by the offer of supplements and inserts by newspapers and periodicals. The shears of the forecasts for 2005 and 2006 in turn respectively stand at +2/+2.6% and +2.4/+3%.
• Advertising and commercial graphics (catalogues, posters, images, administrative forms…), in the wake of the recovery of the advertising market, will close 2004 with an increase of between 3.5 and 4%, proceeding in the following two years at the rate of +3/+3.5% and +3.2/+3.7%, higher than the other segments of the sector.
• For paper and cardboard packaging in turn a 2004 featuring a growth of +1.8/+2.4%, is assumed, that should grow in the two years following that at rates between +2.9/+3.4% and +3/+3.5%, in line with probable improvements in the overall market situation.
• Paper and cardboard converting is more sensitive to the run of the economic cycle. Penalised in 2004 with a downturn
(-1.5%/-0.9%), things should pick up again in the two coming years with a growth of +1.2/+1.8% and +1.4/+2%, though at any rate below the increases laid down for the other three sectors.

System faults
(improvement is possible)
Hence the Observatory assumes a growth of the segment that will not be vast but that will have a more “natural” cyclical dynamics, in a general context that has been rescaled that though appears more reasonable, where the GNP as well as the average industrial production and consumption are given as growing by roughly two points a year. With a comment by Alessandro Nova: the drop in industrial growth should not be seen as worrying; it is a physiological trend, strictly correlated to the ever greater relative weight of services.
Rather other figures appear to worry the Bocconi lecturer, given that they represent elements of structural weakness in the “Italian system”. Starting off from the size of the Italian concerns, too small to be able to compete on a global level, and by the related shortcomings in proceeding with R&D projects leading to innovation.
In other words - Nova states - if the Italians are good at using advanced technologies they are not though capable of innovating: this both due to the limits in public research and because the private investors (read merchant banks, En) seem to be preferentially orientated towards mature sectors. And this is a great pity, Nova tells us, because advanced technologies reduce the disadvantage deriving from greater labour costs, and constitute a competitive plus of primary importance. An indication on which to work on.