Alufoil targato Europa
European alufoil

Fare sistema secondo Eafa
Acting as part of a system, according to Eafa
2004-2006: piano ma bene
2004-2006: slow but steady
Stampa e converting: un futuro di crescita moderata, con qualche fatica in più per la cartotecnica
Printing and converting: a future of moderate growth, with paper and cardboard converting finding things harder going
Tema: il flessibile e altro
Subject: fexibles and other matters
Assemblea Giflex: toccati i temi caldi dell’industria (competitività, tecnologia, legislazione)
The Giflex assembly touched on the industry’s hot topics (competitiveness, technology, legislation)
Sempre più’ internazionali
More and more international
Gipea: sviluppi e problematiche della prestampa di etichette, aggiornamenti sui materiali e trend di mercato
Gipea: developments and problems in preprinting, updates on labeling materials, market trends
News
La fiducia del Sud - Medprint-Medpack: nuovi primati)
Winning over the South - Medprint-Medpack: new records
Emballage 2004








Alluminio Fare sistema, incrementare
la produzione, sostenere il commercio, garantire qualità costante e prestazioni crescenti: i produttori e i trasformatori di foil di alluminio aderenti a Eafa hanno, al proposito, idee molto chiare, consapevoli che in questo settore l’esperienza europea può fare scuola. Ado Sattanino

Appuntamento a Firenze, lo scorso ottobre, all’Assemblea Generale di EAFA (European Aluminium Foil Association), dove i rappresentanti delle aziende europee attive nella produzione e nella trasformazione di foil d’alluminio si sono riuniti per eleggere il nuovo presidente, ridefinire gli incarichi interni e discutere delle azioni da intraprendere a sostegno del settore.
In un incontro a latere con la stampa tecnica, i vertici dell’associazione hanno dato vita a un confronto piuttosto informale, anche se denso di contenuti e spunti sulle dinamiche del mercato, che si è svolto in un hotel del centro storico di Firenze, poco lontano dalla splendida chiesa di San Lorenzo.
Alla “press talk” hanno preso parte Livio Frigerio (Carcano Antonio SpA), presidente Eafa dal 2001 al 2004, Pierre Labat, presidente uscente del comitato Pubbliche Relazioni, e Stefan Glimm, direttore esecutivo dell’associazione.

Sostenere la competizione
L’argomento su cui si è discusso più a lungo, e non poteva essere altrimenti, riguarda il rapporto fra Europa e Cina.
Secondo Frigerio, occorre avere l’intelligenza di guardare al grande Paese asiatico come a un interlocutore, non come a un nemico invincibile: è vero, infatti, che la produzione cinese di foil d’alluminio cresce a tassi impressionanti, ma è altrettanto vero che al contempo aumenta anche la domanda interna, non interamente soddisfatta dall’offerta locale.
La Cina può perciò diventare, per le aziende europee, un cliente di assoluto rilievo. Quest’esempio porge il destro per una considerazione più generale, ossia che gli imprenditori capaci di “leggere” senza paure preconcette (e magari con un po’ di anticipo) la realtà del mercato, riescono comunque a individuare interessanti opportunità di business.
L’invito è a una politica industriale di ampio respiro internazionale che, per una volta, può vedere le aziende europee partire da ottima posizione, sia per gli alti livelli qualitativi e quantitativi raggiunti dal nostro sistema produttivo, sia per la capacità di unire le forze e “fare sistema”, che non ha eguali nelle altre aree del mondo: le aziende europee possono infatti contare su un’organizzazione strutturata e rodata, come Eafa, in grado fra l’altro di favorire lo scambio di analisi e informazioni strategiche a molti livelli.

Un comparto in salute
La stessa Eafa, insomma, costituisce un ulteriore vantaggio competitivo per le aziende iscritte, attive al momento in 23 Paesi in Europa: i quindici stati membri UE prima dell’allargamento recente (il Portogallo è atteso per il 2005) più Armenia, Bulgaria, Norvegia, Repubblica Ceca, Russia, Svizzera, Ungheria e Turchia. Sia detto, per inciso, che le procedure di “ammissione” sono semplici e rapide, perciò la mappa che illustra i confini dell’associazione deve essere aggiornata di continuo.
I membri del gruppo Roller (laminatori) aderenti ad Eafa esprimono numeri di riguardo: producono quasi 800.000 t/anno e utilizzano circa un terzo della produzione mondiale complessiva di alufoil. Il settore, per giunta, continua a crescere a tassi forse non vistosi, ma caratterizzati da una progressione continua che sembra non conoscere battute d’arresto. In termini di peso, la produzione è difatti passata da 698 migliaia di t (1997) a 704 (’98), 735 (’99), 771 (2000), 785 (’01), 794 (’02) e infine a 798 (’03); se consideriamo, inoltre, i numeri relativi ai primi tre trimestri, il 2004 segna una crescita dello 0,5% rispetto al 2003, da 617 a 620.000 t.
I valori appena esposti, va ribadito, tracciano un quadro più “prudente” del reale; non si dimentichi infatti che, per la tendenza a ridurre lo spessore medio del foil, a un lieve incremento della produzione in peso corrisponde una crescita notevole in metri quadrati. Su questo aspetto, al momento, non sono ancora disponibili dati precisi. Nel corso del 2005, tuttavia, l’associazione provvederà a implementare la raccolta dei dati anche con quest’unità di misura.

Commercio mondiale
e oscillazione dei prezzi

I dati raccolti da Eafa per il primo semestre 2004 indicano che il commercio di foil di alluminio si è mantenuto sui buoni livelli dei primi tre mesi, in linea con le forti vendite registrate nello stesso periodo dell’anno precedente (422.000 t contro 419.000).
Buone notizie arrivano anche sul fronte dell’export, che continua a crescere in maniera apprezzabile (+2%) e a controbilanciare l’incremento modesto di una domanda interna in Europa ancora in affanno (+0,3%). Il foil con spessore superiore ai 60 micron, in particolare, registra un buon avanzamento (+3%), mentre rallenta quello più sottile (-1%). Gli esperti del settore sono tuttavia concordi nel ritenere che l’ultimo trimestre del 2004 si chiuderà con segnali incoraggianti anche per questo segmento. Fra le aree di destinazione, il Nord America si conferma il principale partner commerciale dell’Europa, davanti a Sud America e Medio Oriente.
Interessante, inoltre, il risultato di uno studio eseguito da Eafa sulla volatilità del prezzo dell’alluminio dal luglio ‘94 al luglio ’04, confrontando il costo dei diversi materiali impiegati nella produzione di imballaggi flessibili (HDPE, LDPE, PP, PS, PVC e polpa per carta) e quello dell’alluminio, con riferimento al London Metal Exchange. I risultati indicano che l’alluminio è caratterizzato da oscillazioni non superiori rispetto ad altre materie prime.

Prestazioni e utilizzo
Per quanto riguarda i settori di sbocco, l’imballaggio costituisce il 65% del mercato dell’alufoil; a fare la parte del leone, davanti a quello farmaceutico e a quello cosmetico (20%), è senza dubbio il comparto alimentare (80% circa), grande utilizzatore sia per quanto riguarda il flessibile (75%) sia il semi-rigido (25%). Una preferenza dovuta alle proprietà barriera, alla conducibilità termica, alla leggerezza e alla facilità di stampa e accoppiamento, i plus che da sempre caratterizzano questo materiale.
Guardando poi alle tendenze di fondo che segnano l’evoluzione del comparto, emerge la richiesta, da parte degli end user, di foil di alluminio facilmente lavorabili sulle linee di stampa, accoppiamento e confezionamento, di assoluta affidabilità e qualità costante: anche un solo errore su milioni di pezzi, infatti, può essere sufficiente per compromettere la reputazione di un brand.
Se soddisfare queste esigenze, concordano i nostri interlocutori, è diventato relativamente semplice per le aziende del settore (molto attente nel controllare i processi interni di produzione), davvero arduo è rispondere alla domanda forse più insistente: l’ulteriore riduzione del peso dell’alufoil.
Dal 1974 ad oggi, va sottolineato, il suo spessore si è ridotto in media del 30% (e del 60% se ci si riferisce al 1950), sino a raggiungere ormai il limite “strutturale” della foglia di alluminio: quei 6,3 micron al di là dei quali nessuno è ancora riuscito a scendere, offrendo un prodotto affidabile e pienamente conforme alle esigenze degli utilizzatori finali, nell’ambito dell’imballaggio flessibile.
In ogni caso, oggi è difficile fare previsioni, considerando i ritmi cui la tecnologia progredisce e i trend d’innovazione, anche radicali, che caratterizza il settore.



Meeting
European alufoil


Aluminium - Act as part of a system, increase production, support commerce, guarantee constant quality and increased performance: on this count aluminium foil producers and converters that come under Eafa have their ideas clear, aware that in this sector European experience could lead the way. Ado Sattanino

Florence, October last, the European Aluminium Foil Association (EAFA) held its General Assembly, where the representatives of the European concerns active in the production and conversion of aluminium foil met up to elect their new president, redefine internal posts and discuss the actions to be taken to support the sector. In a meeting with the technical press, the association heads gave rise to series of informal exchanges, even if full of contents and indications as to market trends, that was held in a hotel in Florence’s historic centre, not far off from the splendid San Lorenzo’s church.
Livio Frigerio (Carcano Antonio SpA), Eafa president from 2001 to 2004, Pierre Labat, outgoing chairman of the public relation’s committee, and Stefan Glimm, executive director of the association all took part at the press talk.

Sustaining competition
The most discussed subject, and it couldn’t be otherwise, concerned relations between Europe and China. According to Frigerio, one need be intelligent enough to look upon the huge Asian nation as an interlocutor, and not as an invincible enemy: it is in fact true that the Chinese output of aluminium foil is growing at stunning rates, but it is also true that Chinese domestic demand is growing with it, not entirely satisfied by the local offer. Thus China for the European concerns could become an important customer.
This example opens the way for a more general consideration, or that is that the entrepreneurs capable of “reading” the realities of the market without fear-ridden preconceptions (this too perhaps a bit ahead of time), could at any rate manage to divine interesting business opportunities.
The invitation is that of heading towards an industrial policy of international scope that for once might see European concerns start off from an excellent position, both thanks to high qualitative and quantitative levels achieved by our production system, both due to its capacity to band together and act as a system, a system that is without compare around the world: the European concerns can in fact count on a well structured organization like Eafa, capable among other things of facilitating exchanges of analyses and strategic information at many levels.

A healthy segment
Hence the selfsame Eafa constitutes a further advantage for the companies that are its members, active for the time being in 23 countries in Europe: the fifteen EU member states prior to the recent enlargement (Portugal expected for 2005) plus Armenia, Bulgaria, Norway, Czech Republic, Russia, Switzerland, Hungary and Turkey. It should be underlined that the “admission” procedures are simple and rapid, thus the map illustrating the borders of the association has to be continuously updated.
The members of the Rollers group, part of Eafa, expressed numbers on this count: they produce almost 800.000 t/year and use around a third of the world’s production of alufoil. The sector what is more continues to grow at rates that, while not being great, feature a continuous progression that appears to be unstoppable. In terms of weight, production has in fact gone from 698 thousand t (1997) to 704 (’98), 735 (’99), 771 (2000), 785 (’01), 794 (’02) and lastly 798 (’03); if we what is more consider the numbers covering the first three quarters, 2004 marks a growth of 0.5% compared to 2003, from 617 to 620,000 t.
The figures shown above, it should be said, trace out a more prudent picture of reality; it should not in fact be forgotten that, due to the tendency towards reducing foil thickness, a slight increase in the production of weight corresponds to a considerable growth in square metres. For the moment precise data on this subject is unavailable. However during 2005 the association will see to implementing the collection of data including this measure unit.
World commerce
and price volatility
The figures collected by Eafa for the first half of 2004 indicate that the trade of aluminium foil has remained on good levels in the first quarter, in line with the strong sales registered in the same period the year previous (422,000 t against 419,000). Good news also on the front of exports, that continue to grow in an appreciable manner (+2%) and that offset the modest increase of European domestic demand that is still sluggish (+0.3%). Foil thicker than 60 microns in particular registers good growth (+3%), while thin foil is receding (-1%). Sector experts all the same are in agreement in considering that the last quarter for 2004 will also close with encouraging signs for this segment. Among the areas of destination, North America stands as the main European commercial partner, in front of South America and the Middle East.
Interesting as well the result of a study carried out by Eafa on the volatile nature of aluminium prices from July ’94 to July ‘04, comparing the cost of the various materials used in the production of flexible packaging (HDPE, LDPE, PP, PS, PVC and paper pulp) and that of aluminium, with reference to the London Metal Exchange. The results indicate that aluminium prices fluctuate not more than other raw materials.

Performance and use
As far as outlet sectors are concerned, packaging accounts for 65% of the market of alufoil; the lion’s share of this is taken up by the food segment (80%), great user both of flexible (75%) and semi-rigid alufoil (25%), followed by pharmaceuticals and cosmetics (20%). Its success can be put down to its barrier properties, the thermal conductivity, the lightness and facility as regards print and lamination, plus points that have always featured for this material. Looking then at the basic trends that mark the evolution of this segment, there is the demand by users of an aluminium foil that can be easily worked on the print, lamination and packaging lines, that is totally reliable and of constant quality: even one single flaw on a million pieces can be enough to compromise the reputation of a brand. If satisfying these demand, our interlocutors agree, has become relatively simple for the companies in the sector (very attentive in controlling internal production processes), responding to perhaps the most insistent demand, that of a further reduction in weight of alufoil is a lot tougher. It should be underlined that from 1974 to today the thickness of alufoil has dropped by an average 30% (and 60% if we go back to 1950) now reaching the “structural” limits of aluminium foil: that 6.3 microns beyond which no one has yet managed to go below for reliable packaging supply, offering a product fully conforming to the requirements of the end users in the flexible packaging field. In any case, it is difficult to make forecasts today, considering the rate of technological progress and the trends in innovation, even radical ones, that characterize the sector.



Eafa, un profilo in sintesi
L’European Aluminium Foil Association è nata nel 1974 e raccoglie circa 120 membri in 23 Paesi nell’Europa occidentale, centrale e orientale, attivi nei settori della produzione e trasformazione di foil di alluminio, sino a 0,2 mm di spessore.
Nuovi nomi
- Bill Morris (nella foto), presidente di Alcan Rolled Products Europe, è stato eletto nuovo Chairman del gruppo roller e presidente di Eafa. L’assemblea di Firenze ha inoltre sancito l’ingresso di nuovi 17 membri, la nascita del gruppo Rewinder e la nomina dei seguenti Chairmain dei singoli gruppi in seno all’associazione: Clemente Gonzales-Soler, Aliberico (Container Group); Konstantin Thomas, Hueck Folien (Converter Group); Hans R. Hogeveen, ITS Foil & Film Rewinding (Rewinder Group); Bill Morris, Alcan Rolled Products Europe (Roller Group); Ingrid Mühlböck, Alcoa Europe Flat Rolled Products (PR Committee).

Compiti e servizi - Le attività istituzionali di Eafa comprendono la stesura e la condivisione di informazioni statistiche, ricerche di mercato, pubbliche relazioni e rapporti con la stampa e, soprattutto, la promozione e la difesa degli interessi delle aziende produttrici e trasformatrici nei confronti di terze parti. Un esempio del lavoro di Eafa è la compilazione e la pubblicazione di statistiche periodiche riguardo al commercio di alufoil in Europa, l’organizzazione del concorso “Alufoil Trophy” (che premia gli impieghi più innovativi del foil di alluminio), la stesura della newsletter Infoil (esce tre volte l’anno e viene pubblicata in cinque lingue) e di Alufoil File (due pagine di informazioni sintetiche su prodotti e lavorazioni), nonché l’aggiornamento del sito istituzionale (www.alufoil.org). Quest’ultimo, oltre a contenere informazioni e servizi, è uno strumento utile affinché associati e potenziali clienti possano entrare in contatto fra loro. L’associazione, per aiutare i membri a fare fronte alle sfide competitive e all’evoluzione del quadro legislativo, intraprende infine singole iniziative ad hoc, fra cui studi di mercato per individuare benchmark e best practice.

Tipologia degli associati
• 24 aziende del gruppo “Roller”, ossia produttori e fornitori di alufoil che verrà poi trasformato dai converter e dai produttori di contenitori o di rotoli di alluminio per uso domestico. In questa categoria, le imprese associate a Eafa rappresentano il 97% del totale europeo.
• 68 aziende del gruppo “Converter”, ovvero le compagnie che trasformano il foil sottile di alluminio in prodotti pronti per l’uso (accoppiati foil+plastica o foil+carta per bustine o sacchetti, foil+cartone per contenitori destinati alle bevande, foil per proteggere il collo delle bottiglie, foil stampato per cioccolata, ecc.). Il gruppo comprende tutti i principali converter attivi nel Vecchio Continente.
• Al gruppo “Container” fanno capo 17 aziende, che esprimono l’82% della produzione europea, attive nella produzione di vassoi e piatti, lid e altre soluzioni impiegate da aziende alimentari e retailer per confezionare e presentare i prodotti al consumatore finale.
• Infine, il gruppo “Rewinder” conta 9 aziende produttrici di rotoli di alufoil per uso domestico, i cui clienti sono la distribuzione e il catering.




Eafa, a synthetic profile
The European Aluminium Foil Association was set up in 1974 and collects together around 120 members in 23 western, central and eastern European countries, active in the sectors for producing and converting aluminium foil, up to 0.2 mm thick.

New names - Bill Morris (see photo), president of Alcan Rolled Products Europe, is the new chair of the aluminium Rolling group and president of the EAFA. The Florence gathering also saw the election of 17 new member companies, the inauguration of the Rewinder Group, and of the following group chairs: Clemente Gonzales-Soler, Aliberico (Container Group); Konstantin Thomas, Hueck Folien (Converter Group); Hans R. Hogeveen, ITS Foil & Film Rewinding (Rewinder Group); Bill Morris, Alcan Rolled Products Europe (Roller Group); Ingrid Mühlböck, Alcoa Europe Flat Rolled Products (PR Committee).

Tasks and services - The institutional activity of Eafa include the drawing up and the sharing of statistical information, market research, public relations and relations with the press and, aboveall, the promotion and the defence of the interests of producer and converting concerns in the face of third parties. An example of Eafa’s work is the compiling and the publication of periodical statistics regarding the trade of alufoil in Europe, the organization of the competition “Alufoil Trophy” (that awards the most innovative uses of aluminium foil), the drawing up to the Infoil newsletter (it comes out three times a year and is published in five languages) and Alufoil File (two pages of synthetic information on products and workings), as well as the update of the institutional website (www.alufoil.org). The latter, as well as containing information and services, is a useful tool enabling associates and potential customers to contact each other. The association also undertakes ad hoc activities to help members to tackle the competitive market challenges and the evolution of legislation governing the sector. These include market studies to establish benchmarks and best practices.

Types of associates
• 24 companies in the “Roller” group, that is producers and suppliers of alufoil that is then converted by converters or by the container producers or producers of aluminium for domestic use. In this category, the Eafa associate companies account for 97% of the European total.
• 68 companies in the “Converter” group, or that is the companies that convert thin aluminium foil into products ready for use (foil+plastic or foil+paper laminates for bags of various sizes, foil+cardboard for beverage containers, foil for protecting bottlenecks, printed chocolate foil, etc.). The group includes all the main converters active in Europe.
• 17 companies come under the “Container” group, that accounts for 82% of European output, active in the production of tubs and plates, lids and other solutions used by the food industry and retailers for packing and presenting products to end consumer.
• Lastly the “Rewinder” group counting 9 companies producing household foil for domestic use, their customers being in distribution and catering.





Alluminio, esempi di innovazione
Eleganza, semplicità di lavorazione e prestazioni di un materiale apprezzato da chi ricerca innovazione tecnologica e di servizio
Tappi per intenditori - Sebbene già usati per i vini da tavola e le bottiglie di formato mignon, i tappi a vite realizzati con alluminio fanno la loro comparsa anche sulle bottiglie da 75 cl contenenti vini di pregio.

Lattina à la page - Lanciate in Europa alla fine degli anni ’90, le lattine con lid di tipo “LOE” (large opening end) sono diventate ormai uno standard. Di forma cilindrica oppure con profili particolari, sono disponibili in versioni verniciate, stampate o decorate in rilievo, queste ultime molto apprezzate perché possono offrire al consumatore una speciale esperienza tattile. Infine, la generalizzata tendenza a ridurre le dimensioni degli imballaggi trova un’ulteriore conferma nel lancio di contenitori da 250 e 150 ml.

Forme che catturano - La bottiglia di alluminio, in alcune zone del mondo, non è più un semplice prodotto di nicchia, cui guardare con curiosità. In Giappone, per esempio, è largamente impiegata per il confezionamento di birra, bibite analcoliche e succhi di frutta, e si è guadagnata la simpatia dei consumatori per il design innovativo e, soprattutto, perché richiudibile. In Europa, Danish Distillers la impiega per la propria vodka di tipo premium. Altrettanto degna di nota è l’evoluzione che ha interessato i tubetti: per attirare l’attenzione sugli scaffali, sempre più spesso i produttori fanno ricorso anche ai tubetti con sezione poliedrica (sino a 16 facce).

Nei brick - Nati per conservare più a lungo il latte, senza refrigerazione, i cartoni di poliaccoppiato garantiscono resistenza all’umidità e al calore, e sono in grado di garantire una shelf life più lunga ai cibi sterilizzati.
Sono davvero tanti, oggi, gli alimenti disponibili in brick: dalla frutta e verdura ai dessert, dagli yogurt alle zuppe, dai piatti pronti al cibo per animali, per finire con il vino. Efficace strumento di marketing, facilita la differenziazione del prodotto sullo scaffale.

Foil con prestazioni superiori - È’ disponibile una nuova generazione di foil accoppiati, più forte ed elastica dei laminati tradizionali. Fra le diverse applicazioni, consente di confezionare pastiglie e compresse all’interno di blister con cavità più strette rispetto a quelle attuali, con conseguenti risparmi in termini di materiale utilizzato e costi di magazzino e trasporto. I nuovi foil, inoltre, vantano tempi ridotti di laminazione.

Rotoli multiuso - Per usi domestici, sono stati messi a punto speciali foil a doppio strato con alluminio e un rivestimento interno (resistente alla corrosione e alle lacerazioni) che non si “attacca” ai cibi. Un altro prodotto innovativo è il “foil da forno” con strato non-stick, che unisce le proprietà tipiche della carta da forno con la formabilità e duttilità tipica dell’alluminio.
Ricordiamo anche foil specifici per la rosolatura e cottura alla griglia: grazie a un rivestimento nero all’esterno, il calore del forno viene trattenuto e impiegato in modo efficace per ridurre i tempi di cottura.



Alluminium, examples of innovation
Elegance, simplicity of working and performance of a material, appreciated by those seeking technological innovation and service.

Wine screw for conoisseurs - Although they have only been used up till now for simple table wines and miniatures, aluminium screw tops are now being used increasingly even for top vintages.

Updated cans - At the end of the 1990s the LOE (large opening end) lid with its larger drinking aperture was launched in Europe. Today it is standard in most European countries and is available colour lacquered, printed or embossed. Besides the classical cylindrical can shape, embossed and shaped variants are also to be found. Embossing aluminium beverage cans enables signets, logos or slogans to stand out three-dimensionally offering consumers new tactile experiences. In keeping with the trend towards small pack sizes, the products are available in 250 ml and 150 ml sizes.
Innovative pack design is becoming increasingly apparent with aluminium tubes: with them, brand owners attach great importance to optical effects to ensure that they have great appeal when they are on the supermarket shelf. Therefore they also use polyhedral tubes, up to 16-sided.

Amazing shapes - The aluminium bottle has long since established itself in markets in other parts of the world, and definitely not just as a niche speciality. In Japan it is used for beer, soft drinks and fruit juices. It is popular there not only because of its attractive design but also because it is resealable. In Europe, Danish Distillers uses it for its premium vodka brand.

In the bricks - The alufoil laminate carton, which was originally designed for storing milk over long periods without refrigeration, is now also available as a moisture and heat resistant packaging system for foodstuffs that are sterilised to give them a long shelf life.
The range of products packed in such cartons includes fruit and vegetables, desserts and yoghurts, soups, ready meals and pet foods and even quality-tested wines. Its strong eye-catching appearance helps to further differentiate a product from its competitors.
Laminates, new performances - A new generation of foil laminates is available; these are significantly stronger and more elastic as a laminate. It allows tablets and capsules to be packaged in blisters which have cavities that are significantly smaller than those used up till now: this means less packaging material for the product and lower costs for material and logistics. In addition, the new foil generation reduces production times for lamination.

Multipurpose household foil - Double-layered foils comprising aluminium and a soft non-stick coating are now available. The inner layer makes the foil even more resistant to tearing and piercing, renders it acid resistant and prevents food sticking to the foil or baking onto it.
Another branch of the alufoil family is baking foil with a non-stick coating that combines the non-stick properties of baking paper with the formability of alufoil.
In addition, novel types of aluminium foil make roasting and barbecuing even easier and quicker: thanks to a black coating on the outside of the foil, the heat from the oven is used more effectively and this reduces the cooking time.