Uno sguardo… sul favoloso mondo dell’imballaggio
L'editoriale di Stefano Lavorini.
Ripenso al recente Congresso Giflex e alla sfida lanciata dal suo presidente Alberto Palaveri (1) e mi torna in mente un vecchio film francese del 2001: Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet, dove la protagonista, con grande fantasia e senza rinunciare alle emozioni più vere, dedica il proprio tempo a cercare di correggere gli aspetti negativi delle vite di chi le sta intorno; solo dopo innumerevoli peripezie, arriva a capire che la cosa più importante della sua vita è però fare del bene anche a sé stessa.
La bella storia raccontata nel film richiama quella del Gruppo Italiano Produttori Imballaggio Flessibile che, in questi ultimi anni, si è prodigato per far capire a tutti i portatori di interesse il lavoro svolto per offrire al mercato packaging sempre più leggeri, utilizzando sempre meno risorse, facili da riciclare, senza tuttavia dimenticare di affermare l’identità di un comparto che ha dimostrato di sapersi mettere in discussione e di voler riflettere su come migliorarsi.
E così, come Amélie sembra riuscire a trasformare la realtà che la circonda con la sola forza dello sguardo, analogamente gli oltre 230 rappresentanti dell'industria dell'imballaggio flessibile che hanno partecipato all'evento di Roma del 17 e 18 maggio, sono apparsi convinti della scelta Giflex di portare avanti, tout court, la lotta al cambiamento climatico.
Questo è lo stupefacente universo del packaging dove un settore, che abbraccia materiali e macchine, si impegna concretamente, con coraggio e genialità, per essere riconosciuto da politici e consumatori.
Purtroppo le cose sono assai complesse, come hanno correttamente messo in chiaro i relatori intervenuti per l’occasione. Molte sono infatti le scelte ancora da compiere, tra opzioni apparentemente desiderabili, ma di sovente tra loro contrastanti: la politica ambientale e/o la politica industriale, le implicazioni dell'intelligenza artificiale nei processi produttivi e le aspettative dei giovani nel mondo del lavoro, il riciclo chimico e i piani di investimento delle aziende del settore.
Un capitolo a sé è poi rappresentato dalle azioni di advocacy intraprese da Giflex, sia in Italia che a Bruxelles, per difendere gli interessi della filiera, che hanno tra l’altro portato alla stesura di un Position Paper sul Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti d'imballaggio (PPWR), che evidenzia le criticità riscontrate dai produttori di packaging e relative proposte di modifica.
Diverse sono infatti le questioni problematiche sollevate, tra cui la necessità di definire con chiarezza i concetti fondamentali di “riciclabile” e “riciclato”, l'importanza di una raccolta differenziata diffusa a livello internazionale come avviene in Italia, la valorizzazione del riciclo chimico, l'inclusione dell'analisi del ciclo di vita del prodotto (LCA) come metodo scientifico per valutare la sostenibilità degli imballaggi, la necessità di alternative al riuso e al "refill" nel settore alimentare per tutelare sicurezza, igiene e protezione dei consumatori.
Giflex chiede, in definitiva, una politica che stabilisca degli obiettivi chiari, lasciando la possibilità all’industria di proporre soluzioni per non "congelare" l’innovazione, nonché disposizioni europee che non stravolgano le abitudini quotidiane dei consumatori.
Tutte cose che, personalmente, condivido: peccato solo che, al momento, “se il dito indica il cielo, l'imbecille guarda il dito”.
C’est la vie!
(1) Alberto Palaveri (Sacchital) è stato confermato per un secondo mandato di presidenza di Giflex (2023-2026). L’annuncio è stato dato a conclusione dell’Assemblea Nazionale del Gruppo Italiano Produttori Imballaggio Flessibile svoltasi, a Roma, lo scorso 17 maggio.
Il favoloso mondo di Amélie, Anno 2001, Regia di Jean-Pierre Jeunet, Distribuzione in italiano BiM Distribuzione