Il packaging sostenibile parte dalla qualità della materia prima
La progettazione di un imballaggio riveste un ruolo critico nella riduzione dell’impatto sull’ambiente e, negli ultimi anni, il packaging - alimentare e non - ha vissuto un’evoluzione costante, proprio per dare risposte concrete a questa esigenza.
Chiamati a scelte di maggiore responsabilità, i produttori di imballaggi si interrogano da tempo su come migliorarne le “performance green”, proponendo al mercato prodotti realizzati con materiali alternativi, riciclati o compostabili.
L’orientamento diffuso in Italia e in Europa a sostegno di un’economia circolare prevede la produzione di imballaggi di plastica pienamente riciclabili.
Ed è in questa direzione che si muove Nuova Erreplast (produttore di imballaggi flessibili per food e non food), che interpreta la “circolarità” utilizzando fonti e materiali rinnovabili o da riuso/riciclo, per garantire anzitutto una riduzione dell’impatto ambientale.
La chiave della sostenibilità è, dunque, progettare prodotti modulari e modulabili, per facilitarne l’aggiornamento e la rigenerazione. Il che significa valorizzare beni e prodotti oltre il termine della vita utile, per re-immetterli sul mercato con fini diversi dall’impiego iniziale, facilitandone anche il riciclo.
Le soluzioni di confezionamento di Nuova Erreplast, green e alternative, sono il frutto di una scelta più circolare possibile, con l’adozione di plastica da post consumo ben selezionata a monte, il cui grado di trasparenza contribuisce a rendere prezioso il contenuto. Per questo motivo è in corso la certificazione ISCC, che attesta l’origine della materia prima rinnovabile nonché la possibilità di risalire al materiale attraverso ogni fase della catena di approvvigionamento.