Cosa si aspettano gli Europei dall’imballaggio
I risultati esclusivi del grande sondaggio europeo commissionato dal salone ALL4PACK Paris e realizzato da ObSoCo.
A 4 mesi dall’apertura, il salone ALL4PACK Paris 2016 - salone internazionale di riferimento dell’area EMEA per i mercati dell’imballaggio e dell’intralogistica - rivela i risultati di un sondaggio esclusivo su «l’esperienza imballaggio» dei consumatori europei.
Realizzato con ObSoCo in quattro paesi (Francia, Germania, Italia e Spagna), questo sondaggio dimostra come le attese in termini di imballaggio, a livello di forma, impatto emotivo, o informazioni veicolate, divergono in funzione dei paesi interpellati.
ASPETTATIVE SPECIFICHE SECONDO IL PAESE
Se un certo consenso si manifesta per alcuni punti affrontati, il sondaggio mette in evidenza l’influenza delle specificità culturali sui risultati raccolti. Si può così osservare una certa divergenza tra i Francesi ed i Tedeschi da una parte che sembrano privilegiare un approccio funzionale dell’imballaggio e gli Italiani e gli Spagnoli dall’altra più sensibili all’estetica e agli aspetti emozionali.
Per i Francesi un imballaggio “utile“, per i Tedeschi “eco-friendly”
Il sondaggio rivela che, anche se i Francesi sono i più scettici di fronte alle innovazioni e all’«esperienza» dell’imballaggio, essi sono al contrario i più numerosi a vedervi una fonte di informazioni utili, che consentono loro di acquistare la dose giusta.
I Francesi hanno un approccio essenzialmente «utilitarista» riguardo all’imballaggio, in cui la dimensione economica risulta essere un parametro importante.
• Il 32% dei Francesi vede l’imballaggio principalmente come «una fonte d’informazione sui prodotti».
• Per il 18% di essi l’imballaggio consente «di acquistare la giusta dose».
Per quanto riguarda i Tedeschi, essi sono più propensi a privilegiare un imballaggio in grado di ridurre l’impatto ambientale, grazie a imballaggi leggeri che permettano di ridurre i volumi degli scarti o alla possibilità di una seconda vita per la confezione. In base ai dati raccolti i Tedeschi sembrano i più sensibili all’impatto ambientale degli imballaggi, dalla fase di progettazione al riciclo.
• Il 33% dei Tedeschi privilegia un «imballaggio leggero» che, nell’ambito specifico dell’e-commerce, riduca i volumi degli scarti.
• Per il 29% di essi l’imballaggio deve essere «riciclabile» o «riutilizzabile».
Per gli Italiani e gli Spagnoli un imballaggio “dei desideri”
Gli Italiani e gli Spagnoli sono molto più sensibili dei Francesi e dei Tedeschi nei confronti delle «esperienze» offerte da alcuni imballaggi.
In generale essi sono più ottimisti per quanto riguarda l’innovazione e lo sviluppo di imballaggi connessi e personalizzati che rappresentano un «autentico progresso» per oltre due terzi di loro.
• Per il 75% degli Spagnoli ed il 66% degli Italiani l’imballaggio connesso costituisce un «autentico progresso».
• Su una scala da 0 a 10, gli Spagnoli accordano 6,5 punti e gli italiani 5,1 all’effetto «wow» che procura un imballaggio personalizzato.
Da sottolineare come l’apprezzamento dell’effetto «wow» degli imballaggi sia solo del 4,8 se consideriamo la totalità di chi ha risposto.
UN IMBALLAGGIO “IDEALE” PER OGNI GENERAZIONE
Il dato generazionale sembra inoltre influenzare il rapporto tra l’imballaggio ed i consumatori, in particolare per quanto riguarda l’innovazione e la riduzione dell’impatto ambientale.
Secondo i risultati del sondaggio, due categorie generazionali rivendicano attese specifiche.
Gli intervistati più giovani, nei quattro paesi, sono i più entusiasti nei confronti degli imballaggi connessi, che rappresentano per loro una fonte di «progresso» tanto in termini di salute e sicurezza dei prodotti che di riduzione dell’impatto ambientale.
Questa parte della popolazione rappresenta un segmento per cui innovare è essenziale.
• Il 71% della fascia 18-24 anni valuta anche gli imballaggi connessi rappresentino un «autentico progresso» (vs. il 57% dell’intero campione).
• Il 36% della fascia 18-24 anni privilegia, nel quadro dell’e-commerce, un imballaggio «leggero che riduca i volumi degli scarti connessi all’imballaggio» (vs. il 28% dell’intero campione).
• Un imballaggio «solido e riutilizzabile» per la fascia 55-70 anni.
Gli intervistati più avanti con l’età sono più attenti agli imballaggi che garantiscono la protezione dei prodotti.
Si tratta della funzione principale citata da più dei due terzi di essi. D’altra parte sono anche i più numerosi a privilegiare un imballaggio che sia possibile riutilizzare o riciclare nel settore dell’e-commerce.
L’imballaggio ideale per questa generazione sembra quindi corrispondere ad un imballaggio sostenibile, prodotto a partire da materiali in grado di garantire solidità e protezione del contenuto e che sia possibile riutilizzare o riciclare alla fine del suo ciclo di vita.
• Il 37% della fascia 55-70 anni considera l’imballaggio in primo luogo «una garanzia di protezione dei prodotti».
• Il 32% della fascia 55-70 anni privilegia, nell’ambito dell’e-commerce, un imballaggio «che sia possibile riutilizzare o riciclare».
A PROPOSITO DEL SONDAGGIO...
Indagati 5 temi fondamentali dell’imballaggio:
I 6 insegnamenti emersi: |