Una colla a “economia circolare”

Principi di sostenibilità ante litteram distinguono l’attività di Menichetti, che produce colle organiche per scatolifici, cartotecnica e legatoria dal 1950: fedele a una tradizione che viene dal passato, mette la propria esperienza al servizio dell’industria del packaging di oggi. Ce ne parla Meri Menichetti, alla guida dell’azienda di famiglia.

Erano gli anni ’50, quando Vincenzo Menichetti, capostipite dell’azienda familiare giunta ormai alla quarta generazione, fondava nella campagna di Fucecchio, in provincia di Firenze, una “aziendina” che produceva colla utilizzando i sottoprodotti di conceria. «E dava così vita, in modo del tutto inconsapevole, a quella che oggi viene definita economia circolare, con tanto di “3 R” anglosassoni: reduce, reuse, recycle» puntualizza Meri Menichetti, managing director della società toscana, che non ha mai abbandonato l’antica sede.

«Partendo da lì - prosegue la titolare - negli anni, abbiamo scritto buona parte della storia del packaging (le semplici “scatole” degli esordi, Ndr.), fino a diventare market leader nella produzione di adesivi, prima in Italia e poi in Europa».

Saper stare al passo coi tempi

«La nostra forza sta nell’esperienza, quella che non si impara ma si tramanda; e ancora oggi il nostro obiettivo è di fornire un prodotto in grado di incollare carte sempre più accattivanti e difficili, cercando una qualità finale da perfetto “artigiano” ma con la velocità dell’automazione. Iniziando dalle scatole per scarpe, abbiamo proseguito con le scatole da gioco, ancora oggi molto richieste, fino ad approdare al packaging di lusso, strumento di promozione per molti settori, dalla cosmesi alla profumeria, dai gioielli alla moda, dal fine food al settore vini e liquori, dagli audiovisivi all’ottica».

Perché, di fatto, Menichetti Glues & Adhesives, dalle semplici “scatole” degli esordi, è passata a servire con competenza la cartotecnica evoluta: astucci, cofanetti, custodie, scatole abbattibili e automontanti...

«Un packaging che si reinventa grazie alla maestria nell’incollare carta e cartone nei modi più disparati, che rendono unico il contenitore. In mezzo a tutto ciò, c’è la nostra colla proteica, che incolla in modo naturale ma ad alte velocità, una peculiarità, questa, che rimanda al secondo settore “storico” di riferimento, la legatoria, ovvero l’incollaggio delle copertine rigide di libri, raccoglitori, files, campionari, album fotografici...».

Ma oltre a incollare “naturalmente”, la colla proteica rivela la propria  biodegradabilità fin dalla materia prima, perfetta interprete di una logica di economia circolare.

«La nostra colla - spiega Menichetti - proviene infatti da materiale riciclato e con formulazioni 100% naturali, a base acqua; di conseguenza, anche l’imballaggio prodotto risulta totalmente eco-friendly rispetto a soluzioni che, utilizzando collanti sintetici come hot melt e colle viniliche, non possono essere considerate totalmente biodegradabili. A riprova, ricordo che lo scorso dicembre anche l’E.N.E.A. ha citato i prodotti Menichetti come esempio di eco-compatibilità, in linea con i più avanzati principi della sostenibilità ambientale».

La giusta dimensione e i giusti strumenti

«Siamo sufficientemente grandi per assicurare la qualità e il controllo richiesti dalle grandi aziende, ma al tempo stesso, siamo sufficientemente piccoli da riuscire a rispondere a qualunque esigenza in modo flessibile e dinamico».

«Costantemente a fianco del cliente, teniamo corsi agli operatori di macchina per utilizzare al meglio in nostri prodotti; possiamo formulare e personalizzare su misura, nonché testare le scatole e gli astucci nella nostra camera climatica per verificarne le resistenze in condizioni di temperatura e umidità estremamente stressanti. Insomma - conclude Meri Menichetti - quando i brand del lusso hanno iniziato a parlare di green, di sostenibilità e naturalità, di riciclabilità e di economia circolare, noi eravamo già lì, pronti. Addirittura con 70 anni di anticipo!».

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