Packaging degli alimenti surgelati (2023)

In sintesi, i dati di mercato 2023 rilevati in Italia, numeri e informazioni sulle tipologie di confezionamento.

Barbara Iascone

Per analizzare i dati relativi al confezionamento degli alimenti surgelati e congelati, dobbiamo prima definire con precisione i confini di quest’area area di mercato, a partire dalle differenze tra le due tipologie di prodotti (spesso si fa confusione al riguardo).
Il processo della surgelazione può avvenire solo a livello industriale; il prodotto viene portato a temperature inferiori ai -18° centigradi, e mantiene le caratteristiche nutrizionali e organolettiche dell’alimento.
Il congelamento è invece quel procedimento di conservazione casalingo che compiamo nel quotidiano utilizzando freezer o congelatori, portando i cibi a temperature non inferiori ai -15° gradi centigradi: il prodotto, se pur ben conservato, nel tempo si deteriora.
I dati elaborati in questa analisi si riferiscono quindi ai soli prodotti surgelati, dove ovviamente anche gli imballaggi, con le loro caratteristiche e peculiarità, sono legati a un procedimento di confezionamento industriale.

Tabella 1. Surgelati: canali distributivi. Valori % riferite alle tonnellate di prodotto. Anno 2023.
Retail 63,40%
Fuori casa 29,10%
Door to door 6,60%
E-commerce 0,90%
Fonte: IIAS

Il mercato: valori e prodotti

In base ai dati dell’Istituito Italiano Alimenti Surgelati (IIAS), nel 2023 il mercato ha toccato il suo massimo storico, oltrepassando il milione di tonnellate. Più precisamente, in Italia, sono stati consumate 1.016.358 tonnellate di surgelati, con una crescita dello 0,4% rispetto al 2022. In termini di fatturato il mercato segna un +6,5% assestandosi sui 5,8 miliardi di euro. I canali distributivi sono il retail, con una rappresentatività del 63,4%, il fuori casa con il 29,1%, il door-to-door con il 6,6% e, infine, l’e-commerce con lo 0,9%. La classificazione, in ambito retail, si suddivide tra prodotti vegetali (leader del settore), patate, ittici, piatti ricettati, carni, pizze e snack.

Tabella 2. Segmentazione dei prodotti surgelati nel mercato retail. Valori % riferite alle tonnellate di prodotto. Anno 2023
Vegetali 39,70%
Patate 17,20%
Ittici 14,40%
Piatti ricettati 10,40%
Pizze 9,90%
Snack 5,20%
Carni 2,40%
Altro 0,90%
Fonte: IIAS

Il confezionamento

Come prima evidenziato, gli alimenti surgelati sono sottoposti a un processo industriale attraverso l’abbattimento rapido a -18° di temperatura. Per evitare il deterioramento del prodotto, tale temperatura deve essere mantenuta per l’intero arco di vita del prodotto, trasporto, stoccaggio, vendita e consumo compresi. È quindi necessario che l’imballaggio si adatti a questo procedimento, offrendo un adeguato effetto barriera.

Ricordiamo qui che, in peso, parliamo di circa 43.700 tonnellate di imballaggi, tra primari e secondari.

  • Per quanto riguarda il confezionamento, in linea generale è la plastica il materiale più utilizzato: sotto forma di flow pack o vaschette, viene impiegata per tutte le tipologie di prodotto con una rappresentatività totale, riferita all’intero comparto, dell’85,5%. Nel caso del flow pack, si tratta di imballaggi flessibili con strutture realizzate per accoppiamento poli-polimero o mono-polimero. Alcuni di questi imballaggi possono essere contenuti all’interno di astucci di cartoncino considerandoli, in questo caso, imballaggi secondari.
  • Sempre riferendoci alla totalità del mercato, l’astuccio in cartoncino può però anche essere utilizzato come imballaggio primario, ovviamente trattato in maniera adeguata per proteggere in modo adeguato il prodotto surgelato. In questo caso, la sua rappresentatività del 9,5%.
  • Nello scenario del confezionamento dei prodotti surgelati, si sta inserendo in questi ultimi anni anche l’accoppiamento carta/biopolimero compostabile, evidenziando una rappresentatività dell’1,2%. Alcuni marchi lo stanno utilizzando per confezionare prodotti vegetali e ortaggi, erodendo quote di mercato essenzialmente al flow pack in plastica.
  • Completiamo la panoramica sul mix del packaging, citando il 3,8% delle vaschette in alluminio.
Tabella 3. Mix del packaging, riferito al confezionamento primario. Valori %.
Plastica 85,50%
Cartoncino 9,50%
Alluminio 3,80%
Scopri maggiori informazioni sulle aziende citate in quest'articolo e pubblicate sulla Buyers' Guide - PackBook by ItaliaImballaggio
Istituto Italiano Imballaggio

Il nostro network