L’energia (giovane) della bellezza

Unipro e le buone prospettive: fatturati alla soglia dei 9 miliardi di euro (+4,4%) nonostante la crisi e un riconoscimento alla voglia di fare impresa delle giovani generazioni.

La 44esima Assemblea dell’Asso­ciazione Italiana delle imprese cosmetiche  - ospitata quest’anno negli spazi della Triennale di Milano - ha inteso celebrare i giovani oltre che, naturalmente, i buoni risultati di un comparto che sembra aver in sé un DNA “anticrisi”.
Nel corso del tradizionale incontro promosso da Unipro, il Presidente Fabio Rossello ha fornito anzitutto le cifre registrate nel 2011 sulla buona salute del settore, e che risulta quindi in positiva controtendenza rispetto agli altri comparti manifatturieri nazionali: crescita dei fatturati del 4,4% per un valore prossimo ai 9 miliardi, un mercato interno cresciuto del 2% fino a superare i 9,8 miliardi, e questo nonostante la disomogeneità dei canali che lo compongono. Sarà comunque la congiunturale di luglio a dare risposte alle tensioni registrate nei primi mesi dell’anno.
A supporto della dichiarazione, durante l’Assemblea è stata distribuita l’edizione 2012 del Beauty Report, il terzo rapporto annuale sul valore dell’industria cosmetica in Italia, che ne traccia il profilo con riferimento alle peculiarità, alle esportazioni e al consumo interno. Curato da Ermeneia, il Rapporto punta l’attenzione su alcune fondamentali caratteristiche settoriali, come l’anticiclicità rispetto alla congiuntura negativa e la costante propensione allo sviluppo, attraverso l’innovazione di prodotto e di servizio.

Un convegno per
guardare oltre

Come anticipato in apertura, Unipro ha organizzato un momento di riflessione sul tema “Giovani imprenditori e imprese giovani: il contributo dell’industria cosmetica alla ripresa”.
Andrea Colli, docente di Storia economica e di impresa all’Università commerciale Luigi Bocconi di Milano, ha ragionato intorno a tre casi imprenditoriali legati al settore e che rientrano nella “categoria giovani” sia per questioni anagrafiche sia per la recente costituzione del business: Ancorotti Cosmetics, O-PAC e Ruvén Cosmetics.
Federico Grom, fondatore assieme all’amico Guido Martinetti della catena di gelaterie omonima, ha raccontato invece il “caso Grom”, offrendo una testimonianza che ha portato lo sguardo oltre la cosmetica.
Un approfondimento interessante è arrivato da Gian Andrea Positano, Re­spon­sabile del centro studi Unipro, che ha ricordato la recente indagine sulle aziende nate dopo il 1990. Lo studio conferma infatti la vitalità di un tessuto imprenditoriale che ravvede anche nelle nuove generazioni l’entusiasmo, la passione e la qualità di servizio che hanno animato i fondatori della cosmetica italiana. Oltre il 29% delle imprese associate ha meno di venti anni: le teenager della cosmetica ribadiscono in Italia e all’estero la competitività e l’attitudine all’investimento in innovazione che caratterizzano l’intero comparto.
Insomma, per Unipro, dare spazio ai giovani non è retorica, ma la conferma di una visione dinamica di un comparto in evidente crescita. Anche la sinergia con il sistema fieristico di BolognaFiere, che consente con diversi mesi di anticipo di inquadrare la progettualità di Cosmoprof Worldwide Bologna 2013, conferma l’attenzione alla filiera allargata della cosmetica, esempio esclusivo e vincente di un Made in Italy che non più piangersi addosso.

 
 

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