Dall’idea al prodotto finito… e oltre
MONODOSE E MULTIDOSE Con milioni di contenitori progettati, prodotti e riempiti per i clienti di tutto il mondo, il Gruppo Lameplast si attesta fra le più innovative e dinamiche realtà industriali italiane al servizio dell’industria cosmetica e farmaceutica. Alla competenza, che le consente di offrire soluzioni e servizi ad alto valore aggiunto, aggiunge il rispetto per il “suo territorio” e la “sua gente”, a sottolineare quanto possa essere prezioso poter condividere con altri un senso “alto” di appartenenza. Considerazioni di un imprenditore sull’oggi e sul domani. A cura di Luciana Guidotti
Giovanni Ferrari, “la” Lameplast l’ha creata e fatta crescere. E con una caparbietà tutta emiliana, l’ha “presa per mano” all’indomani del sisma che ha sconvolto l’Emilia nel 2012, per proiettarla di nuovo nel futuro.
«Il terremoto è stato forte - ricorda con grande emozione il presidente del Gruppo Lameplast - sia per l’intensità delle scosse sia, soprattutto, per le conseguenze sulla vita delle migliaia di persone e delle molte imprese dislocate in un’area che contribuisce per l’1,8% al PIL dell’Italia. Il colpo è stato durissimo ed è arrivato in un momento in cui, per di più, molte aziende stavano cercando di risollevarsi dagli effetti di una crisi mondiale senza eguali. Ma noi siamo riusciti a dare una risposta ancora più energica e rapida, compiendo uno sforzo che, guardato con gli occhi di oggi, è stato straordinario: abbiamo infatti garantito la produzione a partire dal 28 giugno, ovvero a un mese dall’ultima scossa che aveva danneggiato gravemente gli edifici di Lameplast e COC a Rovereto di Novi. Anche perché i clienti, soprattutto i più grandi, non potevano certo aspettare».
Noi restiamo qui
Sebbene il ricordo “epico” di quella vicenda si tinga oggi di una nota amara circa la colpevole assenza delle istituzioni, Lameplast riafferma con determinazione la propria vocazione e i principi che ne hanno sostenuto l’affermazione sul mercato globale, non ultimo una convinta “italianità”.
Una cosa è infatti certa: a dispetto di quanto stanno progettando alcune aziende della regione, Lameplast non ha intenzione di delocalizzare «perché - sottolinea Ferrari - nonostante le enormi difficoltà, continuiamo a credere nel territorio, nella forza dei nostri collaboratori che sono rimasti in azienda anche nei giorni più difficili, benché alcuni dovessero affrontare la ricostruzione delle proprie abitazioni; e continuiamo a credere nel rapporto con i nostri clienti, che ci hanno testimoniato grande solidarietà.
Purtroppo però così non è stato con le istituzioni - osserva l’imprenditore - che non hanno mostrato altrettanta attenzione e che, anzi, ci hanno ostacolato con lungaggini burocratiche. D’altronde, quella situazione di emergenza ha messo ancora più in evidenza uno dei problemi principali per le imprese nel nostro Paese: la mortificazione dell’iniziativa e della spinta imprenditoriale, che si aggiunge ad altre note dolenti, come lo scarsissimo sostegno alla ricerca e all’innovazione. E questo a scapito della credibilità che l’Italia, invece, meriterebbe. Siamo uno dei paesi più invidiati al mondo per l’inventiva, le tecnologie, la capacità di adattamento e di reazione, e non solo a drammatici eventi naturali ma anche ai guasti causati da classi dirigenti poco lungimiranti. Questa Italia è una risorsa meravigliosa che i nostri politici non possono distruggere. La speranza di imprenditori che, come me, continuano a scommettere nel proprio territorio è che, dopo il terremoto, qualcosa cambi davvero: che cambino i tempi e i modi della burocrazia, che le imprese “sane” riescano a ottenere i giusti riconoscimenti».
Avere un obiettivo. Anzi più di uno
Oltre all’affezione per il proprio territorio, Ferrari non intende rinunciare al valore di una storia imprenditoriale lunga ormai 35 anni e scandita dalla conoscenza e dalle abilità.
«Continuiamo a produrre in Italia perché, nonostante le difficoltà, partiamo dal presupposto di aver acquisito molte competenze, che ci mettono un passo avanti agli altri: e, in questo senso, i nostri collaboratori sono un patrimonio che non vogliamo disperdere».
Chiuso il 2012 con un fatturato in crescita a dispetto dei problemi, Lameplast, del resto, non ha mai smesso di espandersi sulla scena internazionale, grazie a un marketing deciso e al team di Ricerca e Sviluppo dinamico e preparato, che continua a proporre nuove idee.
Oggi l’Italia vale il 55% del fatturato, il 45% è realizzato all’estero ma «nel giro di qualche anno, precisa Ferrari - pensiamo di riuscire ad alzare questa quota al 70%. E, a parte uno stabilimento in Florida destinato alla produzione di cosmetici, continuiamo a fare praticamente tutto in Italia, perché è qui che vogliamo mantenere il know how, anche se sappiamo bene che produrre altrove, magari in Cina, potrebbe costare meno (in Cina, per inciso, Lameplast vende però le macchine)».
Sul fronte dei settori di utilizzo, Lameplast ha individuato nel Medical Devices quello che meglio ha retto i contraccolpi della crisi globale. Ed è in quella direzione che ha messo in campo investimenti sostanziali. Ricorda al proposito Ferrari: «Nei primi mesi del 2012 abbiamo inaugurato un nuovo sito produttivo altamente automatizzato, investendo 6 milioni di euro per ampliare la proposta e fornire un servizio sempre più completo».
Il punto fermo: innovare
Tra le prime realtà industriali a sperimentare e a produrre in serie i contenitori monodose e multidose a iniezione, Lameplast ha scelto di crescere puntando a un packaging evoluto e personalizzabile, capace di garantire al contenuto - cosmetico o farmaceutico che sia - purezza e freschezza. In altri termini, ha scelto “l’innovazione” come principio ispiratore della propria attività.
«Lavoriamo da sempre percorrendo strade non esplorate, scommettendo sulla ricerca, inventando nuovi prodotti, accogliendo le sfide del mercato e facendo in modo di vincerle» precisa Ferrari, che non manca di ricordare, ancora una volta, quanto decisiva sia il supporto di uno staff capace e collaborativo, orientato allo sviluppo di soluzioni di imballaggio diverse e anticipatrici di tendenze, e chiamato a rispettare esigenze e standard qualitativi elevatissimi. Il risultato? «Il mercato ci percepisce come partner capaci di progettare soluzioni inedite, distintive e di grande contenuto estetico. E ci premia».
Forza di Gruppo Grazie a C.O.C. Farmaceutici (azienda del Gruppo creata nel 1990 e specializzata nei servizi di preparazione, riempimento e confezionamento di prodotti farmaceutici, dispositivi medici e cosmetici) Lameplast è in grado di fornire un servizio completo e integrato, dal design del contenitore alla produzione dei contenitori plastici, fino alla messa a punto della formula, al riempimento del prodotto e al suo confezionamento finale. Officina di produzione autorizzata dal Ministero della Salute Italiano, C.O.C. opera in conformità alle GMP Europee e in accordo alle norme ISO, ed è autorizzata a produrre specialità medicinali a uso umano e veterinario e dispositivi medici, in forma liquida, sterili e non sterili, al riempimento e confezionamento in contenitori monodose e multidose, nonché alla lavorazione di principi attivi ad alta attività. Oltre a C.O.C. Farmaceutici, del Gruppo fanno parte Lf of America, creata nel 2003 per offrire servizi di riempimento e confezionamento di prodotti cosmetici e OTC, e BBLameplast, costituita nel 2007 insieme a Easypack Solutions e BB Packaging per lanciare sul mercato il monodose a bustina Easysnap, dotato di un originale sistema di apertura brevettato. |
Lameplast progetta e produce al proprio interno i nuovi contenitori; il reparto R&D è specializzato nella ricerca di nuovi materiali e nella progettazione di contenitori innovativi, e un’officina meccanica si dedica alla fabbricazione e manutenzione degli stampi. Per proporsi come unico interlocutore e partner di produzione, dal contenitore primario al prodotto finito, Lameplast ha anche creato la linea di macchine Pentafill, per riempimento e saldatura di contenitori monodose da 0,3 a 10 ml. |
Dal 2012 È operativa la prima linea di riempimento monodose sterili completamente automatizzata e ad alta produttività nel nuovo reparto Medical Devices, costruito a fianco dello stabilimento COC Farmaceutici Health & Beauty (Lameplast Group). Tutti gli ambienti sono realizzati con le migliori tecnologie per il risparmio energetico e per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Certificata ISO 13485, la divisione Health & Beauty di C.O.C. Farmaceutici è un contract manufacturer evoluto, in grado di realizzare e confezionare in packaging monodose e multidose prodotti di varia natura per la cura della persona, cosmetici e dispositivi medici. Garantisce i medesimi livelli di qualità e sicurezza vigenti nel settore farmaceutico, a tutto vantaggio della qualità dei processi e del prodotto. |
Si chiamano Glass, Glam, Soft touch, Steam-proof, Total-block, Eco. Destinati a presentare e conservare farmaci, cosmetici e dispositivi medici, i nuovi strip multistrato messi a punto nel 2012 da Lameplast Group grazie a una tecnologia innovativa, consentono di utilizzare diversi materiali plastici (tra cui PE e PP) e di associarli ad altri polimeri. Disponibili nella versione da 1 ml e 3 ml non richiudibili, sono adatti a contenere ogni tipo di prodotto, liquidi, creme o gel. La geometria del monodose e lo spessore degli strati possono essere sottoposti a ulteriori personalizzazioni. A differenza dei normali strip monostrato, i multistrato sono forniti di uno strato esterno - ed eventualmente di uno intermedio - in aggiunta allo strato interno a contatto col prodotto. Ogni strato può essere scelto in base a specifiche esigenze di marketing, ad esempio per aumentare le proprietà barriera, per migliorare la comprimibilità del monodose o per giocare con le tonalità senza interferire con il contenuto. |