I 40 anni di Ucima tra celebrazioni e il nuovo logo

UCIMA, l’Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio, ha celebrato i suoi 40 anni con un evento di gala intitolato "L'Anima del Packaging", che si è tenuto a metà ottobre nella splendida cornice del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare. La serata ha reso omaggio all’eccellenza italiana nel settore del packaging, pilastro dell’economia nazionale con una posizione di leadership globale conquistata grazie alla capacità di innovare e affrontare le sfide del mercato e della sostenibilità.

Anima del packaging: dal prodotto alla confezione

Con il titolo "L'Anima del Packaging", l’evento ha raccontato cosa significhi packaging oggi: identità, tecnologia, innovazione, comunicazione: è solo con l’imballaggio che un prodotto sfuso può svelare la sua vera natura, trasformando un involucro in protezione, funzionalità, informazione e racconto.

Il valore del packaging e il suo messaggio sono stati anche al centro di una mostra immersiva, che ha permesso a chi l’attraversava di vivere i passaggi della materia prima all’interno di una linea di confezionamento: dallo sfuso al packaging. Lo stesso concetto è stato ripreso anche da Mr. Savethewall, artista che durante la serata ha realizzato un’opera digitale, NFT (Token Non Fungibili) dal titolo “Rana o Principe Azzurro? Fidati del packaging!”, rendendo artistico il concetto di packaging e unica l’opera, dove la rana, simbolo dell’artista, si trasforma in principe azzurro con abito e corona sulla testa grazie a un “packaging ad arte".

Il nuovo logo, un omaggio al passato che guarda al futuro

A proposito di creatività, in occasione dei suoi 40 anni, Ucima ha presentato il nuovo logo, sintesi dell’evoluzione del settore con un restyling che rappresenta non solo qualità come la propensione al progresso tecnologico e alla costante innovazione, ma anche il forte legame con i valori di sostenibilità, creatività e apertura al futuro che Ucima continua a promuovere.

Una “U” realizzata con un nuovo font più morbido ed essenziale è il carattere distintivo del nuovo logo, che ha preso l’avvio dalla scatola stilizzata presente nel vecchio logo. Lo studio di design ha reinterpretato infatti linee e struttura, arrivando a concepire un altro tipo di packaging, più accogliente e legato alla tradizione dell’area mediterranea, culla della civiltà: l’anfora, antico manufatto tipico dell’antichità per la custodia e il trasporto di cibo, spezie e vino. Il risultato finale richiama così il senso di protezione tipico del packaging, a cui si aggiungono i concetti di accoglienza e unione espressione dello spirito associativo alla base di Ucima.

Tre tratti essenziali, colorati e connessi alla U riflettono il movimento degli imballaggi nello scorrimento veloce delle macchine, evocando così il dinamismo e la velocità tipiche delle linee produttive e del loro senso di evoluzione continua.

«Il nostro logo segna l’inizio di una nuova era per Ucima - ha dichiarato il Presidente Riccardo Cavanna - proiettata ad accompagnare le aziende lungo i sentieri dell’evoluzione tecnologica, della competizione internazionale, della difesa delle nostre eccellenze e di una leadership maturata nel tempo».

«Abbiamo lavorato tanto sulla nostra nuova identità e siamo molto soddisfatti del lavoro svolto» ha commentato il Direttore Generale di Ucima Gian Paolo Crasta. «Questa nuova “U”, disegnata con pochi tratti secondo il trend più in voga al momento tra i designer del “less is more”, riesce a esprimere in pochi tocchi di design una molteplicità di significati. Quella stessa molteplicità di significati e intenti che si riscontra nella lunga storia di Ucima, di cui ricorrono quest’anno i 40 anni».

E, in chiusura, il commento del Direttore di ItaliaImballaggio, Stefano Lavorini, che chiosa sullo spirito dell’evento: «Una festa in famiglia, durante la quale ragioni e sentimenti di appartenenza hanno superato di gran lunga differenze e individualità. Almeno per una sera».

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