Secondo Life

Presentati i risultati della ricerca, con metodo LCA, promossa da Pro.mo, il Gruppo Produttori Stoviglie Monouso in Plastica di Unionplast, condotta dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento.

Valutate in uno scenario obiettivo - che in conformità alle direttive UE ne escluda il conferimento in discarica - le stoviglie monouso in plastica (piatti e bicchieri) risultano al secondo posto nel ranking della classifica di impatto ambientale e capacità di riciclo, vicinissime alle stoviglie tradizionali in vetro e porcellana e vincenti rispetto a quelle munouso compostabili.
A corredo dell’analisi scientifica, l’intervento COREPLA ha riportato i dati registrati dopo il 1 maggio 2012, data che ha sancito l’estensione della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica anche a piatti e bicchieri monouso, che vengono ora recuperati sia con il riciclo meccanico delle plastiche miste sia tramite recupero enegetico. Di interesse le due esperienze internazionali da Olanda e Irlanda delle politiche anti-littering a favore della cultura del riciclo: contesti e realtà territoriali differenti, ma un unico obiettivo, ovvero guidare il cittadino verso un comportamento consapevole, responsabile ed ecologicamente corretto. Per citare un dato: in Irlanda 38 città su 53 risultano pulite secondo le norme europee, ma 10 anni fa solo 2 città erano a norma.  In conclusione, non è corretto etichettare le stoviglie monouso in plastica come prodotti buoni o cattivi, ma è ovviamente l’uso che se ne fa, a renderli un problema o un’opportunità.

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