Unione tra big per il digitale del futuro
Anticipare i trend tecnologici del mondo digitale con un approccio integrato, colmando il gap tra i mondi IT e OT: questa la strategia alla base della recente acquisizione di EFA Automazioni da parte del Gruppo Relatech.
Milena Bernardi
All’ultima edizione di SPS Italia EFA Automazioni e Gruppo Relatech hanno presentato un’offerta congiunta, riunendo servizi e soluzioni end-to-end in grado di coprire l’intera filiera dell’Industry 4.0.
In fiera abbiamo incontrato Franco Andrighetti, CEO e fondatore di EFA, che ci ha svelato alcuni dettagli della recente integrazione accompagnandoci all’interno del complesso mondo dell’automazione industriale, tra cloud, digital twin, machine learning, AI e predictive maintenance.
«Per EFA Automazioni, leader nelle soluzioni IOT, seguire passo passo le aziende nel loro percorso di digital transformation è diventata una missione ancora più entusiasmante» esordisce Franco Andrighetti, dopo l’ufficializzazione dell’ingresso nel Gruppo Relatech, un deal che ha generato sinergie operative e ampliato il portafoglio con una ricca offerta di sistemi e piattaforme in ottica end-to-end.
L’operazione risponde infatti all’esigenza di anticipare e cogliere la sfida tecnologica del prossimo futuro, che alla mera trasformazione e fruizione del dato richiede di abbinare il tema della transizione digitale in termini di innovazione e ricerca, infrastruttura e sicurezza, nonché la consapevolezza che un processo di digitalizzazione porta enormi ritorni economici e, al tempo stesso, consente alle aziende di innovare e consolidare la propria competitività.
Integrare IT e OT: risposta al cambiamento
«La fusione col Gruppo Relatech, avvenuta a febbraio 2022, è strategica ai fini dello sviluppo del business per rispondere a regole e mercati in continuo mutamento» commenta Andrighetti. «Uno dei principali ostacoli all’evoluzione digitale è l’integrazione di due mondi eterogenei come quello dell’IT (Information Technology) e quello dell’OT (Operational Technology), storicamente caratterizzati da differenze culturali, sistemiche e tecnologiche. Le competenze di Relatech, a partire dal Cloud, la Blockchain, la Cybersecurity, l’Artificial Intelligence, il Machine Learning, unitamente al ruolo di leader nella connettività industriale di EFA Automazione, permettono di far dialogare questi due mondi creando sistemi integrati».
La gestione dei dati e l’interconnessione tra ambienti IT e OT sarà dunque il paradigma dominante del prossimo futuro. In tale scenario, il Gruppo si posiziona come hub di riferimento per tecnologie, competenze e assets, coprendo tutte le esigenze di connettività, raccolta, analisi e protezione dei dati e delle macchine.
«Si tratta di un’impresa molto ambiziosa, che ci renderà unici nel panorama italiano della digitalizzazione compiuta» continua il CEO. «Anche se si tratta di investimenti impegnativi dal punto di vista economico, tutti i nostri clienti, compresi gli operatori che abbiamo incontrato a SPS, hanno recepito il valore della proposta sia per il rapido ritorno dell’investimento, sia per le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) predisposto dal Governo italiano. La grande scommessa, che tra l’altro siamo sicuri di vincere, è quella di estendere i benefici del digitale anche alle PMI, alle quali deve essere consentito di accedere ai fondi in modo agevole e con soluzioni cost-effective».
Tecnologie aperte, versatili e facili da integrare
L’altro plus vincente della proposta condivisa è la capacità di offrire soluzioni che si adattano con facilità anche a impianti già esistenti senza la necessità di apportare modifiche - hardware e/o software - ai sistemi di controllo con cui sono equipaggiati.
Ciò significa che anche le macchine e gli impianti più datati possono comunicare con i moderni sistemi IT industriali, salvaguardando così gli investimenti di chi li sta ancora efficacemente utilizzando: «Le nostre sono tutte tecnologie aperte. A differenza dei grandi player che devono poter contare su componenti di loro produzione, noi possiamo intervenire in modo rapido, veloce ed economico anche laddove vige la massima promiscuità: macchine con controllori, scada e protocolli diversi».