CONAI: la filiera del riciclo sfida la crisi

In Italia, le ricadute economiche prodotte dal riciclo degli imballaggi sono pari a 10 miliardi di euro annui, la metà dei quali imputabili alla gestione consortile.

Nel 2013 il Sistema CONAI si è riconfermato attore fondamentale sia nella salvaguardia dell’ambiente sia di un’intera filiera industriale che va dalla raccolta al trattamento e alla valorizzazione dei rifiuti di imballaggio.
Questo è emerso dalla relazione sulla gestione e dal bilancio di CONAI - Consorzio Nazionale Imballaggi, presentata a metà aprile, e questo nonostante la crisi economica abbia pesato in maniera significativa sul comparto.
Secondo i dati preliminari 2013, l’immesso al consumo, che risente fortemente delle dinamiche economiche e dell’incertezza che caratterizza il periodo, si mantiene in linea con quanto registrato lo scorso anno, attestandosi a 11,4 milioni di tonnellate.

In crescita il dato relativo al recupero complessivo di imballaggi di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro che registra un incremento dell’1,3% sui volumi rispetto all’anno precedente, attestandosi al 76,7% dell’immesso al consumo, equivalente a 8,74 milioni di t di imballaggi recuperate su 11.392.000 t immesse al consumo.
Il riciclo complessivo è stato invece del 66,5% dell’immesso al consumo, in lieve aumento rispetto all’anno precedente.

Cresce in maniera significativa, invece, la gestione dei rifiuti di imballaggio in convenzione ANCI-CONAI (+3,3% rispetto al 2012), per un totale di 3,37 milioni di t gestite direttamente. L’incremento più importante si registra per la filiera della plastica (+10,9% rispetto al 2012), imputabile principalmente alla crescita dei volumi nel Centro Sud. Sono oltre 7000 i Comuni serviti dalle convenzioni, con un coinvolgimento di oltre 57 milioni di cittadini, pari al 90% della popolazione.

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