Aerosol in alluminio in leggera flessione nel 2021
Aerobal ha reso noto i dati dell’esercizio appena concluso segnalando un lieve calo sul 2020 (-1,2%), ma con crescite considerevole nei segmenti food, schiume da barba e per capelli.
Nel 2021 le vendite globali dei produttori di contenitori d’alluminio per aerosol sono risultati pari a 5,6 miliardi di unità, registrando un calo dell’1,2%. A divulgare i dati l’Associazione di riferimento Aerobal che ha imputato la flessione alla minore domanda da parte del Regno Unito e dei paesi dell'UE.
Complessivamente le performance sui mercati del Nord e Sud America sono rimaste in linea con l'anno precedente, mentre le vendite in Asia e Medio Oriente in alcuni casi sono aumentate in modo significativo.
A fronte della sostanziale stabilità del mercato principale dei deodoranti, i segmenti del food e delle schiume per capelli e barba, hanno ricevuto una spinta considerevole con aumenti anche a doppia cifra. Per contro i comparti delle lacche, solari, prodotti farmaceutici, disinfettanti e articoli per la casa hanno mostrato una certa debolezza rispetto al 2020.
L’intero settore sta incanalando le forze nella ricerca di soluzioni più sostenibili, forte dell’ottima riciclabilità dell’alluminio che può essere riutilizzato quasi all’infinito senza perdere di qualità e prestazioni. L’impronta ecologica degli imballaggi viene costantemente migliorata attraverso la riduzione di peso e sistemi di rivestimento ottimizzati.
Le prospettive per il 2022 sono cautamente ottimistiche. L'acquisizione ordini del primo trimestre è positiva, ma giocano a sfavore l’impennata dei costi energetici, l’aumento dell’inflazione e le difficoltà nella catena di approvvigionamento.
La preoccupazione di gran lunga maggiore, tuttavia, è il conflitto russo/ucraino che sta alimentando l’incertezza nei vari mercati.