Ecosistema fieristico alla francese

Spazi rinnovati e un nuovo paradigma espositivo per ALL4PACK Emballage Paris: Guillaume Schaeffer, managing director della manifestazione organizzata da Comexposium, fa il punto sulle novità offerte, l’onnipresente sostenibilità e un mercato sempre più orientato alla qualità, alla competenza e alla specializzazione.

Stefano Lavorini

ALL4PACK, storica fiera dedicata al confezionamento e all’imballaggio nata nel 1947 come Salon de L’Emballage, è una delle principali manifestazioni europee specializzate.

In programma dal 21 al 24 novembre a Paris Nord Villepinte, torna quindi dopo il lungo stop determinato dall’emergenza sanitaria, per replicare i successi del 2018, quando oltre 65.000 visitatori affollarono gli spazi animati da 1.300 espositori provenienti da tutto il mondo.

Guillaume Schaeffer

Come dichiara Guillaume Schaeffer in un’intervista rilasciata a latere della conferenza stampa indetta a Milano, l’edizione 2022 si preannuncia ricca di novità, tra cui una sede espositiva ottimizzata, una serie di iniziative di networking e il focus su un tema centrale per tutto il comparto: la sostenibilità, cui è dedicata anche l’iniziativa “Objective Zero Impact” che riassume, in un’unica soluzione, una mostra tecnologica e momenti di riflessione sull’argomento.

«Sono entrato nell’universo di ALL4PACK a inizio 2022 - esordisce Schaeffer, una carriera spesa nella comunicazione per realtà multinazionali - e accettare di diventarne il direttore è stata una sfida personale, specialmente se penso a questa edizione, dove il focus dell’offerta è tutto sulla sostenibilità. Sappiamo d’altronde che, in questi ultimi anni, l’industria è cambiata molto, condizionata dalle difficoltà generate dagli eventi esterni che ben conosciamo e che hanno modificato le regole classiche della produzione e della distribuzione e, di conseguenza, della tecnologia. E il packaging è al centro di questa evoluzione, un punto fermo da cui ripartire per riaffermare il valore di un’industria che guarda al futuro. Quando, a giochi ormai quasi fatti, si è reso necessario posporre l’edizione 2020, gli organizzatori lo hanno deciso convinti che la fiera dovesse essere una piattaforma di innovazione ma anche il luogo fisico in grado di offrire un reale spazio di dibattito tra produttori, end user e consumatori: universi connessi, sebbene su fronti diversi, dagli stili di consumo e dalle regolamentazioni europee, dove l’imballaggio è il trait d’union ideale».

Secondo il direttore, confortante è comunque il numero degli espositori a ALL4PACK 2022, tornati ai livelli del 2018; stesso trend si aspetta per i visitatori, che la pandemia sta selezionando portando numeri più contenuti ma qualità professionale più elevata «perché la fiera è un momento di incontro e di approfondimento e offre la possibilità di ampliare il business mettendo in campo il proprio bagaglio di competenze».

In questo senso, gioveranno di sicuro i numerosi cambiamenti, intervenuti rispetto all’ultima edizione. «Primo fra tutti la collocazione nei padiglioni 5 e 6 (che sono le aree rinnovate di recente dell’expo parigino, Ndr.): una scelta compiuta per migliorare appunto l’esperienza di visita e accogliere un pubblico che, dopo la pandemia, presenterà caratteristiche diverse rispetto al passato».

«Confidiamo inoltre nel fatto - prosegue Schaeffer - che la crisi da Corona virus in novembre sia definitivamente superata. Ed ecco perché avremo tutte le condizioni per vivere una fiera pienamente soddisfacente e di respiro internazionale. Attendiamo infatti un buon terzo dei visitatori dall’estero, in particolare, Nord Africa, Italia, Spagna, Benelux, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Austria. Il nostro Governo ha peraltro deciso di supportare le più importanti manifestazioni fieristiche francesi, con l’obiettivo di attrarre incoming buyers e ampliare le opportunità di scambi commerciali per gli espositori. Delegazioni internazionali animeranno quindi la fiera, con una selezione professionisti scelti tra soggetti con esigenze ben definite, in modo da generare interessanti lead per gli operatori del settore».

Schaeffer sottolinea inoltre come la manifestazione stia lavorando per creare dei filoni tematici specializzati. «A fronte di un 90% di superficie prenotata (dati a giugno 2022, Ndr.), abbiamo una significativa rappresentanza di produttori di packaging, ma anche di costruttori di macchine che restano uno dei nostri tradizionali punti di forza, senza trascurare le soluzioni per la logistica e la stampa, comparti che stanno vivendo una crescita apprezzabile in Francia, un territorio che, non dimentichiamo, esprime da sempre una forte vocazione nel food e nel cosmetico».

La specializzazione di alcune manifestazioni fieristiche e la loro verticalizzazione su segmenti di mercato specifici è oggetto di un’ulteriore riflessione da parte del direttore Schaeffer. «Da tempo è in corso una trasformazione del settore fieristico, in direzione di una caratterizzazione degli eventi per comparti industriali. Nel nostro caso, abbiamo per esempio messo al centro della scena l’industria cosmetica e alimentare, l’e-commerce e la logistica proprio perché vogliamo continuare a soddisfare un’intera filiera produttiva, pur mantenendo un approccio personalizzato e dare l’opportunità ai visitatori di avere sott’occhio le migliori soluzioni in modo non dispersivo».

Forte di oltre mezzo secolo di storia, ALL4PACK Emballage Paris non ha esitato a ideare nuove modalità per fare networking, un obiettivo a cui Schaeffer guarda in modo anticonvenzionale.

«Le fiere sono sempre più “continentali”, ed è un vantaggio per le manifestazioni come la nostra, che possono intercettare un pubblico europeo, nordafricano e mediorientale senza soffrire troppo dell’assenza di visitatori attualmente impossibilitati a muoversi dalla Cina, in generale, dal Far East e dalle Americhe. Ecco perché siamo ottimisti sui prossimi risultati, alla luce di un pubblico selezionato, specializzato, pronto a fare business e focalizzato sui propri obiettivi, ma soprattutto motivato a muoversi dopo gli stop forzati, per scoprire quel che di nuovo l’industria del packaging europeo può offrire».

Ottimi anche i progetti sul fronte dell’accoglienza. «Abbiamo deciso di organizzare una grande festa mercoledì 23 novembre - conclude Schaeffer - coinvolgendo non solo gli espositori, ma anche i loro clienti e una serie di delegazioni internazionali: un momento conviviale e forse fuori dagli schemi, utile tuttavia a “ricompattare” una variegata comunità che si ritrova per fare business. E contiamo, con questo, di lanciare anche un messaggio chiaro sul new deal della nostra proposta fieristica, nel segno dell’inclusività, della personalizzazione e delle opportunità relazionali».

Scopri maggiori informazioni sulle aziende citate in quest'articolo e pubblicate sulla Buyers' Guide - PackBook by ItaliaImballaggio
COMEXPOSIUM (Fiere: All4pack)

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