| | | | | Mostrare le nuove macchine di serie o quelle che non esistono ancora, per lo meno non nella loro forma definitiva e super collaudata. Mostrarne tante, e tutte in funzione. Ma, soprattutto, mostrare ai clienti i luoghi della produzione, dove sono gli uomini a coordinare i mezzi, a interpretare le regole del mercato e dove cè ancora posto per una raffinata artigianalità, che si fa ragione di competitività. Luciana Guidotti | | | | Molteplici sono stati gli obiettivi a cui il Marchesini Group ha puntato, inaugurando un nuovo centro logistico (3.500 m2) e organizzando una open house nellautunno scorso, dove è stato messo in mostra il meglio del patrimonio tecnologico dellazienda. Si tratta di un patrimonio di valore, per conoscenze e intendimenti, che ha consentito alla società di Pianoro (BO) di crescere nel mondo del confezionamento, pensando alla globalità del mercato pur mantenendo vivo il senso di appartenenza a una tradizione tutta bolognese del fare macchine automatiche. Accompagnandoci lungo il percorso della open house, Maurizio Marchesini, amministratore delegato e direttore generale della società, ci ha raccontato realtà e visioni della sua azienda, mostrando i tratti di unimprenditorialità serena e partecipe, grazie alla quale è ancora possibile rinnovare entusiasmi oltre che pianificare - con soddisfazione - il futuro. Non nuovo a iniziative del genere (lultima manifestazione analoga risale al 95), il Gruppo Marchesini ha sviluppato con lopen house 2000 un tema ambizioso, ovvero la proposta a tutto tondo di linee complete per limballaggio, caratterizzate dalla massima cura per i particolari costruttivi, nonché da prestazioni e rese su misura. E, pur ribadendo limpegno nei settori di elezione (farmaceutico in primis, e cosmetico), i sistemi in mostra miravano anche a fornire soluzioni al largo consumo e allalimentare, seguendo un filone aperto da tempo e seguito con particolare attenzione. Open house, perché? Considerata un lusso da alcuni, strumento ragionato di comunicazione da altri, per Maurizio Marchesini liniziativa rappresenta fondamentalmente un momento di crescita importante perché «a fronte di un impegno elevato si viene ampiamente ripagati dallimmediato riscontro sul campo offerto dalla clientela. Come in una grande collezione privata, si possono guardare da vicino le macchine di oggi ma anche i prototipi, che diventeranno di serie nel giro di pochi anni, esprimendo le proprie valutazioni sulle potenzialità o sulle possibili evoluzioni delle proposte. In questo senso, - continua Marchesini - se da un lato ci consente di ribadire la nostra missione, ovvero la fornitura di gamme differenziate e linee complete chiavi in mano, lopen house è un banco di prova della nostra stessa consapevolezza e delle nostre intuizioni». Daltro canto, lazienda è cresciuta anche (e soprattutto) attraverso lo studio delle dinamiche dei settori ai quali si rivolge e, nel corso del tempo, le macchine si sono sempre più specializzate, adattandosi alle esigenze dellindustria farmaceutica e cosmetica in particolare. «È necessario sottolineare - puntualizza Marchesini - che, nonostante le apparenti affinità tra le due aree, le necessità espresse dai comparti sono di natura profondamente diversa, soprattutto in relazione ai parametri operativi e in riferimento al prodotto finale. Nel farmaceutico infatti il controllo di eventuali contaminazioni e la sicurezza sono sempre più determinanti, tanto che nelle realizzazioni più recenti abbiamo in qualche modo privilegiato lattenzione alle operazioni di pulizia e smontaggio, dando per scontato la velocità del cambio formato; lalta profumeria e lalta cosmesi esigono, invece, lesaltazione e la perfezione degli aspetti estetici e, a questo scopo, abbiamo realizzato macchine ad hoc, che esprimono soprattutto una cura particolare nel trattare gli oggetti, a costo di limitarne la velocità operativa». Fare industria oggi Lo sviluppo dellazienda passa anche attraverso la caparbia messa a punto di un modello manageriale che consenta innanzi tutto di crescere senza perdere in flessibilità, «dato che - spiega Marchesini - pur guardando con attenzione alle regole imposte dal sistema economico, vogliamo fare industria rimanendo fedeli alla natura artigiana delle nostre origini. Dopo tutto, il mercato in cui operiamo non è illimitato e la crescita è fatta a discapito dei concorrenti. In questo contesto limpresa ha la necessità di focalizzarsi sul recupero costante di competitività ed economicità. Per noi i clienti di riferimento sono evidentemente le multinazionali, con richieste da alto di gamma che devono essere evase, sempre e dovunque nel mondo, con analoghi criteri di professionalità ed efficienza. Ma la nostra capacità di offrire soluzioni di confezionamento molto differenziate ci ha consentito fin qui di uscire da quella che potrebbe essere considerata una nicchia, spaziando in fasce di mercato eterogenee, e guardando ad altri mondi, diversi per numeri e specializzazione» (Marchesini lavora infatti da tempo nel largo consumo e in ambito alimentare, con forniture importanti a Kodak, a Warner Lambert o Perfetti, Ndr). «Nel nostro mercato di riferimento, la tendenza alla differenziazione trova sostegno nelle competenze di aziende che abbiamo acquisito o di partner strategici, che da sempre ci consentono di offrire linee complete: dalle blisteratrici e dal riempimento liquidi al lavaggio, dalla sterilizzazione alletichettatura». In questo senso, la crescita del gruppo Marchesini è stata molto lineare: la società possiede direttamente alcune realtà come la Tonazzi o il controllo di altre, e ha filiali in Europa e negli USA. Di recente ha intensificato la presenza in Estremo Oriente, in cui sono state rilevate ottime prospettive di ripresa: «La tipologia di fornitura, in questi paesi, è abbastanza particolare, dato che linteresse degli utilizzatori è rivolto fondamentalmente alle macchine veloci, con un livello medio di sofisticazione. Grazie al riuscito coinvolgimento di agenti, in grado di offrire assistenza, abbiamo già raggiunto interessanti risultati». Vendere lanima e le idee, non solo le macchine Il riferimento ai successi ottenuti anche in Paesi così lontani per cultura e latitudine, non è casuale; lopen house ha infatti consentito di ribadire limpegno della Marchesini in unarea strategica come il servizio post vendita. «Abbiamo creato uno spazio apposito, dove i nostri responsabili hanno potuto incontrare i clienti e verificare in concreto lefficienza del nostro approccio. Siamo convinti da tempo che sullassistenza si giochi buona parte della nostra credibilità, anche perché mentre vendiamo una macchina noi vendiamo al cliente un po di noi stessi e della nostra capacità progettuale, entriamo nella sua orbita di influenza e continueremo a interagire con lui per molti anni, anche solo per fornire i ricambi o per apportare migliorie. Oggi come oggi, daltro canto, - osserva Marchesini - non basta più fare la macchina giusta per aver successo, bisogna venderla, gestirla, seguirla passo passo, conoscendo a priori gli obiettivi del cliente. I fattori di competizione che concorrono al processo di crescita sono ormai estremamente differenziati; a partire dalla progettazione di alto livello, dobbiamo di fatto curare la razionalizzazione aziendale, controllare i processi logistici, gestire correttamente i tempi, fornire informazioni puntuali: in buona sostanza, dobbiamo crescere nella relazione con il cliente, puntando comunque a un contenimento complessivo dei costi». Si tratta di un impegno importante e preciso, ma Marchesini può contare sul patrimonio di conoscenze dirette e indirette, sulla scelta consapevole di crescere nel mondo mantenendo però la produzione in Italia, rispettando comunque i criteri di eccellenza espressi dallindustria nazionale. Affrontare il futuro con ottimismo e determinazione non appare dunque un puro esercizio di stile, ma una vera dichiarazione programmatica. | | Under everybodys eyes Their objective was show their new range of machines or those still to be created, at least in their definitive and tested form. To show a whole host of machines up and running, but aboveall to show their customers where the machines are produced, where and with what means company staff work, where and how the rules governing the market are gauged. As well as to allow visitors to divine the spaces still left open to craftsmanship, as ever a key feature in constituting a competitive edge. The Marchesini Group had a variety of different objectives in mind when they opened a new logistics centre (3,500 m2) and organised an open house last autumn. The open house provided a showcase for the very best of the companys technological assets: showing high value in terms of both technological and specialist knowhow, a feature which has allowed the Pianoro (Bologna) company to expand in the packaging sector, while maintaining a balance between global market factors and a sense of belonging to that very Bolognese tradition of constructing automatic machines. During the open house company tour, Maurizio Marchesini, managing director and president, told us about his company and its guiding philosophy. In doing so he showed features of a clear-cut and committed entrepreneurial approach, a style of doing business that has allowed the company to tackle things with new verve while satisfactorily planning out their future. While the Marchesini Group is not new to these kind of undertakings (the last such event was organised in 95), the open house 2000 embodies an ambitious theme: a comprehensive proposal for complete packaging lines, featuring the highest standards in construction details as well as made-to-measure performance and output features. And while Marchesini confirms its commitment to the main sectors it serves (pharmaceutical in primis along with cosmetics) the systems on display were also aimed at providing solutions for broadscale consumption and food, in line with a direction pursued by the company for quite a some time now. Why an open house? Considered a luxury by some, a communications tool by others, Maurizio Marchesini essentially views the open house as an important moment of growth, «in that the hefty commitment involved in staging the event is more than compensated for by the immediate response given by customers. Just like a large private collection, the visitor is able to get a close-up view of the machines of today but also the prototypes that will become standard features within a few years, while rating the potential of the machines or the possible future developments on these. In this line of things Marchesini continues the undertaking gives us both the opportunity to restate our mission, i.e. the provision of a broad range of machines and complete turn-key lines, all the while providing the opportunity to put our knowhow and intuition to the test». On the other hand, another (and the main) factor that has contributed to company growth is the study of the trends in the target sectors, and the machines have become increasingly more specialised with particular attention to the requirements in the pharmaceutical and cosmetics sector. «It must be pointed out Marchesini states that despite the apparent similarities in the two areas, the needs expressed by these are very different in nature, especially concerning working parameters and the various end products. In the pharmaceutical industry safety and control of any possible contaminant elements is increasingly important, to such an extent that in our most recent productions we managed to give much more importance to cleaning and dismantling operations, taking format change speed as a foregone conclusion. On the other hand luxury perfume and cosmetics require a highlighting and perfection in the aesthetic sides of things. For this purpose we have created ad hoc machines, whose main feature is the particular care used in handling the objects, this at the expense of limiting operating speeds». Working in the industry today Marchesinis growth is also attributable to the rigorous devising of a managerial model which principally allows for growth while maintaining flexibility intact, as Marchesini explains «while complying with the regulations imposed by the economic system, we wish to work in industry today while also remaining faithful to our craftsmans origins. After all, the market we are working in is not limitless, and growth is achieved to the detriment of ones competitor. Hence firms need to focus on a constant renewal of competitiveness and cost effectiveness. Obviously our reference customer-type is the multinational, satisfying high range demands that have to be constantly despatched throughout the world, with a professional approach and efficiency to match. However, our ability to offer highly differentiated packaging solutions has meant that we have been able to get out of what could be considered a niche, and expand to very different market sectors, looking at other worlds that are different in terms of numbers and specialisation». (Marchesini have been operating in the fast moving consumer goods and food sectors for some time now, supplying big names such as Kodak, or Warner Lambert, or Perfetti, E.n.). «In our reference market, the trend of differentiation is supported by the activities of either companies we have acquired or strategic partners, that have always permitted us to offer complete lines: from blister-pack machines, to liquid filling to washing, sterilisation and labeling». The growth of the Marchesini Group has been very linear in this sense: the company owns a few firms such as Tonazzi directly and controls others, and there are Marchesini branches in Europe and the USA. The Group has recently boosted their presence in the Far East, which has shown highly promising possibilities of an economic revival: «The type of product supplied in these countries is quite particular, seeing that the users are mainly interested in speed, with a medium-range degree of sophistication. We have already achieved interesting results, thanks to the involvement of agents capable of providing assistance». Selling the spirit and the idea, not just the machine It is not by chance that mention is made of the success obtained in countries far apart in terms of culture and latitude; the open house allowed Marchesini the opportunity to openly confirm their commitment to a strategic area such as after sales service. «We have created a special space where our people were able to meet customers and assess the actual efficiency of our approach. For quite some time now we have been convinced that a large part of our credibility rests on assistance. This is also true because when we sell a machine to a customer, we also sell a little of ourselves and our design ability, and we enter into their sphere of influence and we will continue to interact with these people for a number of years, even if this is only to supply machine parts or introduce improvements. On the other hand, in todays world Marchesini comments success is no longer limited to making the right machine, you must sell it, manage it, follow it step-by-step, with knowledge of the customers objectives a priori. The competitive factors that contribute to the process of growth are extremely differentiated by now; starting from the high level of design, we must take care of company rationalisation, control logistic procedures, time things right, provide prompt information: essentially we have to grow with the customer, while all the same trying to keep down overall costs». This is a precise and important commitment, and Marchesini can count on a whole wealth of direct and indirect company knowhow and experience on the conscious decision to grow worldwide while all the same keeping production operations in Italy, in accordance with the standards of excellence expressed by the original Italian-based part of the concern. Thus in the case of this company facing the future with optimism and determination is not simply a stylistic excercise, but a true and proper statement of policy. | | | | Appartenere alla storia per vivere la realtà Il senso di appartenenza al distretto bolognese delle macchine automatiche, dove da anni piccola imprenditoria e grandi realtà industriali mettono in comune idee, competenze e successi, è coltivato come prezioso motivo dorgoglio nel Marchesini Group. Da quando (si era nel 1974) le barriere dingresso non erano tanto i capitali ma la genialità, le conoscenze e il coraggio imprenditoriale, il gruppo è cresciuto molto, puntando su una progettazione di alto livello, unita a unabile e corretta gestione dei fornitori e a unintelligente integrazione di realtà molto specializzate. Alle astucciatrici alternate degli inizi si sono affiancate quelle continue e, nel corso del tempo, le linee per il trattamento di polveri granulari in bustine monodose o il confezionamento di compresse effervescenti in tubi, le blisteratrici, le macchine per il confezionamento di creme in tubetti o vasetti nonché incartonatrici automatiche e linee sterili per il riempimento di fiale e flaconi: unofferta esaustiva per lindustria farmaceutica e cosmetica, dove spiccano alcune caratteristiche comuni che sono diventate standard di mercato (è il caso dei sistemi di alimentazione). Con un deciso orientamento allimpiego dellelettronica, che ha di fatto contribuito a normalizzare il lavoro di progettazione e a valorizzare la funzionalità delle macchine, la produzione del Marchesini Group si distingue - riprendendo un pensiero di Maurizio Marchesini - per la raffinata semplicità concettuale. Il gruppo è oggi (dati 1999) una realtà da 135 miliardi di fatturato, con un utile lordo di 26 miliardi (+ 31% rispetto al 98) e un piano di investimenti per acquisizioni a breve-medio periodo di 50 miliardi. E limpegno profuso sia nel centro logistico (3.500 m2, con magazzini robotizzati in grado di movimentare automaticamente 30.000 referenze, 6 miliardi di investimento) sia nellopen house di ottobre (65 macchine in funzione su unarea di 2000 m2) ha dimostrato non solo quanto lazienda ha già realizzato, ma quanto intenda e possa ancora esprimere nel mondo del confezionamento. Presenze tecnologiche coordinate Il quadro dinsieme delle attività del Marchesini Group è estremamente variegato ma, nonostante lespansione dei propri centri produttivi, lazienda ha saputo coltivare uno stretto collegamento progettuale fra le varie realtà - fino a controllare lintero processo produttivo - facendo leva sulla specializzazione. Se presso la sede di Carpi (MO) si continuano a progettare e realizzare macchine blisteratrici, la divisione Tonazzi (MI) è deputata alla costruzione di macchine automatiche per il confezionamento di creme in tubetti, vasetti e mascara, mentre la Packservice (LT) realizza le macchine per strip e incartonatrici automatiche e semiautomatiche. Il gruppo si avvale inoltre della collaborazione di società partner: Neri (lavaggio, sterilizzazione ed etichettatura di fiale e flaconcini); Farmores (linee per il confezionamento in termoformato o cartoncino ondulato di fiale e flaconcini, macchine per la produzione di supposte e sistemi speciali di confezionamento in contenitori plastici); Multipack (macchine per il confezionamento stretch o shrink di astucci, blister, flaconi o prodotti vari con e senza vassoio, depacker automatici e semi automatici). Lopen house Marchesini ha posto laccento sulla completezza dellofferta, dove spiccano le innovazioni in fatto di velocità e semplificazione dei processi in unottica di servizio. In questo contesto, citiamo solo alcuni dei modelli esposti. Star dellesposizione è stata la Millennia 2002, una macchina intubettatrice a due canali, nata dallesperienza Tonazzi e dal meglio della tecnologia della Marchesini Group. Accanto allastucciatrice MA50 a media-bassa velocità per grandi formati e ancora in fase di prototipo, erano in funzione la superveloce MA352 (400 pz/min) e la MA305, evoluzione di un modello precedente, dove la velocità più elevata si accompagna a costi contenuti. Sul versante blisteratrici, è stata esposta la MB430 di ultimissima generazione, caratterizzata da un dispositivo di controllo prodotto con gruppo smontabile, un nuovo sistema di alimentazione del blister nellastucciatrice realizzato tramite un robot frutto della progettazione interna, che prende in positivo i blister e li posiziona sempre in positivo, senza ulteriori passaggi nel cassetto dellastucciatrice. E poi ancora la blisteratrice MB441, semplificata rispetto al modello più grande. Infine, una nuova riempitrice, la ML661, per il riempimento e la tappatura a velocità molto elevate dei flaconi con chiusura dotata di contagocce. | | Living the current reality in virtue of ones historic roots The sense of belonging to the Bologna district of automatic machines, where small businesses and large industrial concerns share their ideas, expertise and successes, is seen by the Marchesini Group as a valid reason for pride. Ever since (back in 1974) the barriers to entry were not so much capital but inventiveness, know-how and entrepreneurial courage, the Group has grown rapidly, concentrating on high-tech design, together with capable and correct management of suppliers and intelligent integration of highly specialised concerns. The original alternate cartoning machines have since been joined by continuous cartoning machines and, over the years, lines for the treatment of granular powders in single-dose sachets and the packing of effervescent tablets in tubes, plus blister pack machines, machines for packing creams in tubes and jars, automatic case-packers and sterile lines for filling vials and flacons. A comprehensive offer for the pharmaceutical and cosmetics industry, sharing certain common features that have since become market standards (such as the feeding systems). With a definite tendency for the use of electronics, which has helped standardise the design activities and valorise the functionality of the machines, the Marchesini Groups product range stands out - adopting a line of thought of Maurizio Marchesini - for the refined simplicity in concept. Today the Group has a turnover of 135 billion Lira (1999 data), with pre-tax profits of 26 billion Lira (+ 31% on 98) and a short/medium term investment plan of 50 billion Lira. The great commitment made in the logistic centre (3,500 m2 with automated stores capable of handling 30,000 different products automatically, for an investment of 6 billion Lira) and the Open House in October (65 machines working in an area of 2000 m2) clearly show not just how much the Group has already achieved, but what it intends to do and what its actually capable of doing in the world of packaging. Co-ordinated technological presences The overall picture of the activity of the Marchesini Group is extremely varied, but, despite the expansion of its own production sites, the company has been able to retain and nurture close links in the design of the various products - to the point that it controls the entire production process - making the most of specialisation. If, in its factory at Carpi (Modena), they continue to design and build blister pack machines, the division in Tonazzi (Milan) is responsible for the construction of automatic machines for packing creams in tubes, jars and mascara sticks, while Packservice (Latina) produces strip machines and automatic and semiautomatic case-packers. The Group can also draw on the services of its many partners: Neri (washing, sterilizing and labeling of vials and flacons); Farmores (lines for packing vials and flacons in thermoformed or corrugated cardboard boxes, machines for the production of suppositories and special packing systems using plastic containers); Multipack (machines for stretch or shrink wrapping of cartons, blister packs, flacons and various other products with and without the use of a tray, automatic and semiautomatic depackers). The Marchesini Open House drew attention to the completeness of the Groups offer, featuring innovations in speed and simplified processes with an eye to offering greater service. Here we can quote just a few of the many models on show. The star of the show was the Millennia 2002, a two-duct tube filling machine, born from the experience of Tonazzi and the best of Marchesini Group technology. Next to the MA50, a medium/high speed cartoning machine for large formats and still at the prototype stage, were the ultra-fast MA352 (400 pcs/min) and MA305, the evolution of a previous model, where the higher speed is also accompanied by low costs. Turning to the blister pack machines, the latest generation MB430 was on show, featuring a product control device with a detachable unit, a new system feeding the blister packs into the cartoning machine with a robot of in-house design that picks up the blister packs in positive mode and always positions them in positive, without any further passages in the cartoning machine hopper. Then there was also the MB441 blister pack machine, a more simplified version compared to the large model. Finally, a new filling machine - the ML661 - that fills and seals flacons at very high speeds using a cap with an incorporated droplet counter. | | | | | |