Materials & Machinery

Labeling & Coding

End of line & Handling

Automation & Controls

Components & Other equipment




Avvolgimento con film estensibile
Liberi di scegliere
TECNOLOGIE Imballare oggetti sia lunghi sia corti con efficacia ed efficienza, proteggere e stabilizzare carichi pesanti e ingombranti con operazioni rapide e semplici: l’avvolgimento con film estensibile è una valida alternativa ai sistemi tradizionali. Le proposte di Area per l’industria del legno e l’edilizia, ma non solo. Ado Sattanino

Specializzata nella produzione di avvolgitrici orizzontali, con un ricco compendio di attrezzature e sistemi per il fine linea, Area è un punto di riferimento per i settori del legno e l’edilizia; le sue soluzioni, tuttavia, sono sempre più diffuse anche nel confezionamento di motori e termosifoni, sacchi di sabbia, lettiere per gatti, terriccio per fiori... e persino bare. L’azienda di Rodano Millepini (MI) propone ora due prodotti alternativi di avvolgimento e protezione, che amplieranno ulteriormente la libertà di scelta degli utilizzatori: l’avvolgitrice orizzontale con film estensibile per prodotti lunghi e corti, e quella per carichi palettizzati.

Tecnologie a confronto
Alla recente Xilexpo/Sasmil, Fiera internazionale dell’industria del legno e del mobile (16-20 maggio, Milano), Area ha presentato un’avvolgitrice con film estensibile capace di garantire prestazioni eccellenti su ogni tipologia di prodotto, a prescindere dalle sue dimensioni.
«La stessa macchina - spiega Alessandro Cattaneo, direttore generale di Area - può infatti avvolgere con film estensibile oggetti lunghi venti metri, ma anche trenta centimetri. Con un unico sistema si possono dunque imballare, per fare un esempio relativo al comparto arredamento, sia le spalle e le ante degli armadi, sia le mensole più piccole. Di fatto, la macchina presentata a Xilexpo può davvero fare concorrenza ai tradizionali sistemi di termoretrazione e reggiatura: a mio parere, i maggiori costi energetici e alcune difficoltà di tipo ecologico rendono meno conveniente l’avvolgimento con film termoretraibile, e considerazioni analoghe valgono anche per l’eventuale confezionamento con cartone abbinato a reggette. Inoltre, anche dal punto di vista dell’efficacia, sono convinto che il film estensibile sia un’ottima scelta: materiale morbido che si adatta perfettamente alla superficie da avvolgere, l’estensibile non danneggia spigoli e angoli, e protegge al meglio senza ovviamente bisogno di intervenire sul cambio formato».

Sul pallet, in orizzontale
In parallelo all’avvolgimento degli oggetti lunghi, medi e corti con film estensibile, Area offre una soluzione interessante (peraltro già diffusa in Nord America) per la protezione e la stabilizzazione dei carichi palettizzati.
«Di norma, si protegge la merce su bancale avvolgendola in verticale con film estensibile. Tuttavia, quando il carico è particolarmente ingombrante o pesante - incalza Cattaneo - vi è la necessità di fissare i prodotti alla paletta mediante reggiatura. Una valida alternativa è avvolgere le merci su bancali in orizzontale, anziché in verticale, senza impiegare reggette né, tantomeno, angolari di cartone per il fissaggio. L’avvolgitrice che proponiamo si basa proprio su questo principio: una sola macchina consente di proteggere e fissare carichi molto pesanti (si tratta talvolta di parecchie tonnellate), ingombranti e magari alti diversi metri, senza ricorrere dunque alla più “tradizionale” avvolgitrice verticale abbinata alla reggiatrice, ottenendo peraltro prestazioni del tutto analoghe se non superiori (70 pallet/h). Inoltre, possiamo garantire una protezione ermetica delle merci applicando un’ulteriore copertura di testa e di coda e, per eseguire l’avvolgimento in orizzontale, l’unica condizione richiesta è che la movimentazione sia svolta con i carrelli dotati di forche, anziché i transpallet».

Piccola azienda, grandi risultati
Area, dunque, non si limita a presentare due macchine nuove, ma sta offrendo al mercato la possibilità di scegliere e utilizzare soluzioni alternative, che possano meglio adattarsi alle esigenze produttive di comparti differenziati; una filosofia che esprime al meglio il carattere di un’azienda apprezzata in tutto il mondo, e con una solida reputazione anche in nicchie di mercato molto esigenti.
«La nostra crescita è stata scandita dai forti investimenti in ricerca e sviluppo, che hanno favorito la costante evoluzione tecnologica, ma anche dall’attenzione alle trasformazioni della domanda. Sono molto orgoglioso dei risultati che abbiamo conseguito, specie negli ultimi anni: un bel successo per una piccola impresa come la nostra di circa venti persone, attiva in un Paese che non ha mai brillato per le politiche di sostegno agli investimenti produttivi» afferma Cattaneo.
Flessibilità, impegno e vocazione al confronto hanno di fatto segnato il cammino di Area alla “conquista” dei mercati stranieri: storicamente l’Europa Settentrionale e Occidentale, oggi anche l’Est Europeo, l’Asia e l’Australia.
«Tuttavia, per sostenere ulteriormente il nostro sviluppo, abbiamo ritenuto di dover investire anche nella produzione di macchine standard, per incrementare i volumi e acquisire massa critica.
Area, in ogni caso, continuerà a essere sinonimo di specializzazione, progettazione su misura e produzione di nicchia, un ambito in cui la fiducia e la collaborazione col singolo cliente rimangono aspetti determinanti».


Wrapping in stretch film
Free to choose
TECHNOLOGIES Packaging both long and short objects successfully and efficiently, protecting and stabilising heavy and bulky loads quickly and simply. Packaging in stretch film is a valid alternative to traditional systems. Area’s proposals for the timber and construction industry amongst others. Ado Sattanino

Specialised in the production of horizontal wrapping machines, with a huge series of equipment and systems for the end of line, Area is a point of reference for timber and construction sectors. However, its products are increasingly popular for wrapping engines and radiators, bags of sand, cat litter, plant compost... and even coffins. The company based in Rodano Millepini (MI) now proposes two alternative products for packaging and protection which will further increase users’ freedom of choice: horizontal wrapping machines with stretch film for long and short products and for palletised loads.

Technologies compared
At the recent Xilexpo/Sasmil, international trade fair of the timber and furniture industry (16th-20th May, Milan), Area presented a wrapping machine with stretch film able to guarantee excellent performance for each product typology, whatever its size.
«The same machine- explains Alessandro Cattaneo, general director of Area - can in fact wrap objects twenty metres or 30 centimetres long in stretch film. To give an example regarding the furniture sector you can wrap both the back and the doors of wardrobes and the smallest shelves using just one system. Indeed, the machine presented at Xilexpo can truly compete with traditional systems of heat shrinking and strapping. In my opinion, the higher energy costs and some difficulties of an environmental nature make wrapping in heat shrink film less economical, and the same observations can be made for packaging with cardboard combined with straps. Moreover, from the point of view of efficiency I am convinced that stretch film is an excellent choice. It is a soft material which adapts perfectly to any surface which requires wrapping. Stretch film does not damage edges or corners and offers the best protection without obviously requiring a format change».

On the pallet, horizontally
As well as wrapping long, medium and short objects with stretch film, Area offers an interesting solution (very popular in North America) for the protection and stabilisation of palletised loads. «Usually, we protect products on pallets by wrapping them vertically with stretch film. However, when the load is particularly bulky or heavy - continues Cattaneo - we need to fix products on the pallet by means of strapping. A valid alternative is wrapping the products on the pallet horizontally rather than vertically, without using straps or cardboard corners to fix them. The wrapping machine we propose is based on precisely this principle. Just one machine can fix and protect loads which are extremely heavy (sometimes weighing several tonnes), bulky and perhaps several metres high, without resorting to the more traditional vertical wrapping machine combined with a strapping machine, while obtaining analogous or higher performances (70 pallets/hour). Moreover, we can guarantee an airtight seal by applying a further cover to the top and bottom. The only condition required for horizontal wrapping is that transport be by fork-lift trucks instead of transpallets».

Small companies, large demands
Therefore Area does not confine itself to presenting two new machines but is offering the market the chance to choose and use alternative solutions which might be best suited to the manufacturing requirements of different sectors. This philosophy best expresses the nature of a company that is admired throughout the world, and has a solid reputation in extremely demanding market niches.
«Our growth has been marked by heavy investments in research and development, which have favoured constant technological evolution, but also by our sensitivity to changing demand. I am very proud of the results we have achieved, especially in the last few years. It is an enormous achievement for a small company like ours which employs approximately twenty people, in a country which has never been conspicuous for its policies of backing manufacturing investments» says Cattaneo. Flexibility, commitment and vocation have indeed marked the progress of Area in its “conquest” of overseas markets: traditionally northern and western Europe and now eastern Europe, Asia and Australia too.
«However, to sustain our growth further, we felt it was important to invest in the production of standard machines as well, so as to increase volume and acquire critical mass. In any case Area will continue to be synonymous with specialisation, tailor made design and niche production, a sphere in which trust and collaboration with the individual customer remain crucial aspects».




Le ragioni di una scelta
Forte dell’esperienza pluriennale nel settore dell’imballaggio, l’azienda Bocedi produce da 15 anni la macchine FB2000 Cartesiano, una soluzione alternativa per l’imballaggio dei pallet di scatole di piastrelle. È stata la nuova generazione di fratelli Bocedi a ravvedere nel cappuccio elastico estensibile (stretch hood) un imballaggio innovativo, per assicurare e proteggere i carichi pallettizzati; e oggi, l’azienda di Scandiano (RE) conta più di 400 macchine installate in tutto il mondo.

Concepito per sfruttare i vantaggi di resistenza ed elasticità del materiale stretch hood, film plastico coestruso fornito sotto forma di bobine tubolari con soffietti estendibili, FB2000 Cartesiano di Bocedi è in grado di ricavare un cappuccio elastico su misura del pallet, tramite un’azione di taglio e di saldatura che avviene alla sommità della macchina dopo un processo di sbobinatura del film. Il sistema di pinze, collocato sui quattro assi cartesiani del carrello di salita e discesa della macchina, si prende carico del cappuccio per stirarlo e farlo aderire perfettamente al carico palettizzato. La paletta è così ricoperta da film plastico impermeabile e protetta da polveri ed agenti atmosferici.

Prestazioni superiori - FB2000 Cartesiano è caratterizzata da un’alta velocità di lavoro, grazie all’ottimizzazione e simultaneità dei movimenti su una robusta struttura a parallelepipedo che consente produzioni fino a 150 pallet/h. Inoltre, può lavorare anche con una pluralità di pallet differenti, cambiando e scegliendo automaticamente il formato di film adatto alle misure rilevate tramite sistemi di fotocellule prima dell’ingresso del bancale in macchina. È possibile lavorare in macchina 1/4 di pallet, 1/2 pallet e pallet interi. Queste rilevazioni permettono insomma alla macchina di operare automaticamente per l’apertura e il controllo del film e dei suoi soffietti, garantendo così la corretta misura della lunghezza del film ed evitando sprechi di materiale (l’utilizzo di plastica è ridotto al minimo). FB2000 Cartesiano permette al materiale di aderire perfettamente al bancale e al suo carico sia orizzontalmente che verticalmente, garantendone stabilità e resistenza nel tempo.

Alternative efficaci - Questa macchina nasce anche dalla necessità di eliminare l’energia termica per l’imballaggio. Così, FB2000 diventa un’alternativa ai processi di termoretrazione che necessitano di fonti di calore prodotte da energia elettrica o da gas, i cui costi sono peraltro in continua crescita. Tuttavia non è solo una questione economica, ma anche di risultato: con il sistema stretch hood, infatti, il film non si fonde più con il materiale imballato e l’ambiente di lavoro diventa maggiormente sicuro anche per gli operatori. FB2000 Cartesiano è un’alternativa anche al tradizionale sistema di avvolgimento con film estensibile: avvolgere una paletta richiede difatti tempo e materiale, e non dà al prodotto l’impermeabilità di un cappuccio stretch. Invece, FB2000 Cartesiano permette di creare cappucci elastici trasparenti che conferiscono altissima visibilità al prodotto e maggiore riconoscibilità al marchio dell’azienda, che può essere riportato serigraficamente sulla plastica.

• L’appuntamento con VFB Bocedi è al Tecnargilla-Claytech 2006 (Rimini, 28/9-2/10/2006), Hall C7, stand 187.


The reasons for a choice
Reinforced by many years’ experience in the packaging sector, Bocedi has now manufactured the FB2000 Cartesiano for a decade and a half; the machine acts as an excellent alternative for traditional wrapping palletized boxes of tiles. The younger generation of the Bocedi Brothers has recognised the potential of elastic stretch hood as an innovative packaging for wrapping and protecting palletized loads; and the Scandiano (RE) based concern has now installed over 400 machines world-wide.

Devised to exploit the resistance and elasticity of stretch hood, a plastic coextruded film in tubular reels with extendible blowers, the FB2000 Cartesiano by Bocedi can create an elastic hood based on a pallet’s measurements by cutting and sealing it after unreeling of the film. The gripper system, attached to the four Cartesian axes of the machine’s ascent and descent carriage, stretches the hood and ensures its perfect adhesion to the palletized load. The pallet is thus wrapped in impermeable plastic film and protected from powder and atmospheric agents.

High performance - Thanks to simultaneous actions within a sturdy parallepiped shaped structure, production speeds can reach 150 pallets/h.
FB2000 Cartesiano can also handle various pallet formats, automatically changing and choosing film according to size measured by photocells, before the pallet enters the machine. The machine can handle 1/4 pallets, 1/2 pallets and whole ones. This basically allows the machine to automatically open and control the film and its blowers, thereby guaranteeing correctly measured film length and without waste of material. Use of plastic is minimal. The FB2000 Cartesiano stretch hood machine ensures perfect horizontal and vertical adhesion of the stretch hood material to the pallet and load, ensuring stability and durability.

Effective alternatives - This machine was also devised out of a need to eliminate heat energy for packaging. FB2000 therefore acts as an alternative to heatshrink processes requiring heat generated by electricity of gas, the cost of which is constantly on the rise. It is not, however, just a question of economy, but also one of performance: the stretch hood system, in fact, ensures that the film no longer melts to the wrapped material and the workplace also becomes safer for operating. The stretch-hood FB2000 Cartesiano is, furthermore, an alternative to the traditional stretch film wrapping system, which requires time and considerable material and does not guarantee impermeability of the stretch hood. It can, instead, create transparent elastic hoods which can be silk-screen printed on the plastic material, making the product highly visible and the company brand all the more recognizable.

• VFB Bocedi can be seen at Tecnargilla-Claytech 2006 (Rimini, 28/9-2/10/2006), pavillion C7,
stand 187.



Contenitori in pooling
Per gestire in modo sicuro ed efficiente gli spostamenti dei componenti dai propri fornitori di primo livello (in USA e Canada) verso lo stabilimento di Strasburgo, in Francia, General Motors ha adottato la soluzione globale di contenitori Chep, un punto di riferimento nelle soluzioni di pooling di pallet. Grazie a quest’accordo, General Motors ha ridotto i costi di trasporto complessivi associati alla spedizione dei componenti all’estero, garantendone al contempo l’integrità durante il trasporto. Lo stabilimento GM di Strasburgo riceve dunque da Chep i grandi contenitori pieghevoli (FLC), contenenti parti lavorate, alberi e altri componenti che vengono poi assemblati nei cambi.
• General Motors collabora con Chep su progetti di pooling dal 1993; il contratto prevede la fornitura di contenitori KLT più piccoli per i flussi continentali di GM in Europa e in Asia-Pacifico, con tutti i vantaggi associati alla capacità di assistenza globale Chep. Lo stabilimento di Strasburgo e i suoi fornitori, in particolare, hanno iniziato a provare il sistema Chep nella seconda metà del 2005, con negoziazioni contrattuali che si sono concluse nel gennaio 2006.



Container pooling
To safely and efficiently handle the movement of the components from their prime suppliers (in the USA and Canada) towards their Strasbourg works in France, General Motors has adopted the Chep container global solution, Chep being benchmark in pallet pooling. Thanks to this agreement, General Motors has reduced its overall transport costs for shipping its components abroad, at the same time guaranteeing their safe arrival. Their GM works at Strasbourg hence receives the large FLC folding containers from Chep, containing processed parts, cams and other components that are then assembled in their gearchanges.
• General Motors has been cooperating with Chep on pooling projects since 1993 and has stipulated a contract with the same for the supply of the smaller KLT containers for the continental flows of General Motors in Europe in Asia-Pacific, hence using the advantages associated with Chep’s global assistance capacity. The Strasbourg works and its suppliers in particular began testing the Chep system in the second half of 2005, contractual negotiations being concluded in January 2006.



Incartonatrice in anteprima
Gema propone l’innovativa CG/B-M, ideale per una vasta gamma di prodotti alimentari e non solo, confezionati mediante bustine, sacchetti ed altri prodotti con confezioni semirigide.
Quest’ultimi, distanziati dalla macchina confezionatrice, sono convogliati mediante nastro trasportatore motorizzato su fila singola. Giunti alla macchina CG/B-M, essi sono spinti in una tramoggia pneumatica munita di fotocellula di conteggio pezzi, che inizia ad introdurre il prodotto nella tramoggia sottostante. Raggiunto il numero desiderato di pezzi, la tramoggia (aprendosi) deposita le bustine nel cartone sottostante; al contempo, un deviatore le dirotta su di una seconda tramoggia, ripetendo il ciclo. Il primo cartone, intanto, fuoriesce dall’inscatolatrice dirigendosi alla nastratrice, quindi alla palettizzazione. Il numero di bustine e tutti gli altri parametri sono impostabili a richiesta dal pannello operatore, posto sul quadro elettrico generale. La produzione della CG/B-M può arrivare fino 200 bustine/min a seconda del prodotto, e non necessita di alcun cambio formato anche nell’eventualità di diverse pezzature.
Questa novità di Gema, insomma, si rivolge a comparti molto diversi fra loro, dal lattiero-caseario, agli scatolifici, oleifici e tutto ciò che riguarda il confezionamento automatico per bustine.



Preview of casepacking machine
Gema offers the innovatory CG/B-M, ideal for a vast range of food products and other items, packed in pouches, bags and other products in semirigid packs. The latter, set out at intervals by the packaging machine, are conveyed by the motorised conveyor belt in single file. On reaching the CG/B-M machine, they are thrust into a pneumatic hopper with photocell piece counter, that starts to introduce the product into the hopper that lies below it. The set number of pieces having been attained, the hopper (opening) deposits the pouches in the box positioned underneath; at the same time a deviator relays the bags to a second hopper, repeating the cycle. The first carton meanwhile leaves the boxing machine heading towards the taping machine, and then on for palletisation. The number of bags and all the other parameters can be set as demanded from the operator panel, placed on the general control panel. The output of the CG/B-M can reach 200 pouches/min depending on the product, no format change being needed even if the piece size changes. This new feature from Gema is aimed at a broad array of segments, from dairy to boxing works, oilmaking concerns and anything concerning automatic packaging in pouches.



Protezione, prima di tutto
Duna-Corradini Srl, divisione Dunapack, propone i sistemi poliuretanici Dunapack™ e relative macchine erogatrici, sia manuali sia a sacchetti, per la realizzazione di cuscini utilizzabili per la protezione di oggetti di qualsiasi forma. Semplice, versatile e pulito, il sistema Dunapack assicura la massima protezione in quanto l’oggetto viene incapsulato da schiuma leggera resistente e ad alta capacità di assorbimento degli urti; e inoltre, consente di ridurre gli spazi di magazzino necessari per lo stoccaggio di preformati. I formulati, infatti, espandono fino a 280 volte il loro volume iniziale, e con due fusti da 200 litri si producono fino a 90 m3 di schiuma solo quando serve. Fra le novità, ricordiamo Dunapack Prater (sistema a rotazione per la realizzazione di preformati) e uno speciale cartone vellutato, disponibile in vari colori, per imballi che necessitano di una presentazione raffinata. Nella foto: Dunapack MD-50, macchina erogatrice di sacchetti.



Protection first and foremost
Duna-Corradini Srl, Dunapack division, offers its Dunapack™ polyeurethanic systems and relative manual and bag dispensing machines for creating cushions for protecting objects of any shape. Simple, versatile and clean, the Dunapack system ensures max protection inasmuch as any object is encapsulated by sturdy light foam with high shock absorption capacity; it also enables the reduction of storage space needed for storing preforms. The forms in fact expand up to 280 times their initial volume, and with two 200 litre drums up to 90 sq m of foam can be produced only when needed. Among the new features we cite Dunapack Prater (rotation system for the creation of preformed items) and a special smooth cardboard, available in various colors, for packaging that requires a refined presentation.
In the photo: Dunapack MD-50, bag dispensing machine.




Liberi di scegliere
Free to choose



Le ragioni di una scelta
The reasons for a choise



Contenitori in pooling
Container pooling



Incartonatrice in anteprima
Preview of casepacking machine



Protezione, prima di tutto
Protection first and foremost



Pallet & legalità - Assoimballaggi (Federlegno) informa che, a partire dallo scorso aprile, i pallet piani 800 x 1.200 e 1.000 x 1.200 devono essere identificati da nuove graffe di controllo EPAL di colore giallo. Il cambiamento di colore è stato deciso dal presidente EPAL, Stan Bowes, con il sostegno unanime dell’intero Consiglio direttivo. Al Segretariato generale è stato affidato il compito di rendere esecutiva la nuova disposizione nel più breve tempo possibile, e provvedere alla distribuzione delle nuove graffe. L’adozione del colore giallo serve per escludere l’utilizzo di graffe non colorate (prodotte da ditte non più autorizzate) attualmente fuori corso, ma di cui si presume esistano ancora grandi stock a disposizione di aziende omologate EPAL. Questo provvedimento sostituisce altri costosi controlli, evitando interventi di ricerca e ritiro delle graffe non più regolamentari. A tutto vantaggio della legalità. Ulteriori informazioni: www.federlegno.it.
Pallets & legality - Assoimballaggi (Federlegno) informs that starting off from April 2006, the 800 x 1,200 e 1,000 x 1,200 flat pallets have to be identified by new yellow colored EPAL control staples. The change of color has been decided by the EPAL president Stan Bowes with the unanimous support of the entire Board of Administration. The General Secretary has been entrusted with the task of activating the new dispositions in the shortest time possible, and seeing to the distribution of the new staples. The adoption of yellow as a color is so as to exclude the use of non colored staples (produced by concerns no longer authorised) that are now no longer valid, but that one presumes still exist in large numbers in the possession of EPAL registered concerns. This measure replaces other costly checks, avoiding the need to locate and withdraw non regulation staples. Further information: www.federlegno.it.