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GIFCO Il gruppo di specializzazione Assografici, che rappresenta i produttori italiani di cartone ondulato, ha reso pubblici i dati di bilancio 2005 durante lassemblea annuale di metà maggio. Ecco le cifre principali e qualche suggestione sullanno in corso. E.P.
Durante lo scorso esercizio la produzione industriale italiana ha evidenziato indici negativi e il PIL ha continuato a segnare il passo; in questa situazione il comparto del cartone ondulato ha chiuso il bilancio di settore praticamente in pari con lanno precedente, autorizzando così una valutazione (cautamente) ottimista sulla propria salute. In cifre, parliamo di una produzione di 6.179.097 mq, in aumento dello 0,03% rispetto al 2004, che in peso si traduce in 3.710.083 t, vale a dire lo stesso peso esatto dellanno precedente.
Diverso, come sempre, landamento di fogli e casse (tabella 1) ma questa volta in controtendenza rispetto allandamento storico normale, a favore dei fogli: le casse, infatti mostrano decrementi superiori, anche se di poco, al punto percentuale, mentre i fogli incrementano la quantità di quasi 2 punti sia in superficie sia in peso. Stabile, invece, la grammatura media di 600 g/mq (587 g/mq i fogli e 611 g/mq le casse), che si attesta sempre e comunque al di sopra della media europea.
Anche gli altri dati di base non mostrano grandi variazioni rispetto allesercizio precedente: prosegue il lento trasferimento di quote produttive da unarea allaltra della Penisola, senza per questo mettere in discussione lassoluta prevalenza di imprese in Emilia Romagna, Marche, Toscana, Lombardia e Triveneto (in ordine di importanza). Qui la concentrazione della produzione raggiunge l80%, ripartita nel 92% dei fogli e nel 68% delle casse.
La struttura del mercato - Il Gifco rappresenta l86% (in peso l87%) del settore, dando voce a imprese che operano sul territorio nazionale con 69 stabilimenti (figura 1). Nel 2005 agli associati si sono aggiunte 2 new entries: Imballaggi Piemontesi e Ondulati Nordest, mentre non si registrano mutamenti nella presenza in Italia di capitale estero, con la sola eccezione del passaggio di Busto Cartotecnica al Gruppo SCA.
Esaminando la tipologia dei soci, vediamo che a Gifco sono iscritti 478 scatolifici, in lieve flessione a causa della cessazione di attività di alcune aziende (in figura 2 la ripartizione degli stabilimenti per area geografica). Dal terzo anno di rilevazioni, inoltre, si ricavano informazioni interessanti sui settori di sbocco del cartone ondulato (tabella 2). Per il 2005 vi ha collaborato oltre il 60% delle casse prodotte dagli scatolifici integrati, pari al 30% del mercato, ottenendo una conferma che non desta sorprese: ben oltre il 50% del cartone viene impiegato, come sempre, nel settore alimentare.
Le quotazioni della materia prima - Un cenno merita landamento della materia prima. Come si evince dalla tabella 3, le percentuali di impiego delle carte per copertina e di quelle per ondulare sono sostanzialmente uguali e, rispetto al 2004, non presentano sostanziali variazioni. Landamento delle quotazioni mostra una generale tendenza al rialzo a partire dalla seconda metà dellanno, più accentuata per le copertine che per le carte da onda, mentre i prezzi del macero risultano sostanzialmente stabili lungo lintero arco del 2005.
Un futuro prossimo - Landamento delleconomia generale è, come noto, particolarmente significativo dei trend del cartone ondulato che, per i suoi utilizzi tipici, è sempre risultato in fase con landamento dei grandi settori manifatturieri nazionali. Conforta, dunque, sapere che nei primi mesi del 2006 diversi indicatori economici fanno prospettare uno scenario di accelerazione della congiuntura italiana, che dovrebbe beneficiare della solida espansione delleconomia mondiale e dellirrobustimento del ciclo economico europeo. Più precisamente, recenti previsioni del FMI e della Commissione Europea stimano tra l1,2% e l1,3% la crescita del nostro PIL 2006, che rimarrebbe comunque nettamente inferiore alla media dellarea delleuro (+2%). Tale crescita sarebbe sostenuta da una ripresa delle esportazioni che, anche se più lente della media mondiale, si svilupperebbero di un 5% annuo, trainando anche gli investimenti. I consumi manterrebbero, invece, un ritmo di crescita simile a quello del 2005 e le previsioni sullinflazione oscillerebbero fra +2,1% e +2,5%.
Sul fronte della finanza pubblica, come noto, spicca limpegno del Governo a riportare il deficit al di sotto del 3% del Pil entro il 2007 (al fine di evitare la procedura di disavanzo eccessivo aperta nei confronti dellItalia a luglio 2005) e, insieme, di riavviare il processo di riduzione del rapporto debito/PIL, basato su un consistente avanzo primario di natura strutturale.
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Corrugated cardboard Group balances and prospects
GIFCO The Assografici specialisation group, that represents the Italian corrugated cardboard producers, presented its balance figures for 2005 during their annual assembly held halfway through May. Here are the main figures and some suggestions on the current year. E.P.
During the last years Italian industrial production suffered a downturn and the GNP has continued to mark time; in this situation the corrugated cardboard segment closed the sector balance practically on a par with the preceding year, thus allowing for some albeit cautious optimism as regards the health of the sector. In figures we are speaking of a production of 6,179,097 sq m, increasing 0.03% compared to 2004, that in weight stands at 3,710,083, or that is the same weight as the preceding year.
As ever the run of sheets and cases is different (table 1) but this time going against the trend of the normal traditional run of the sector in favour of sheets: in fact cases show a drop of slightly above a percentage point, while sheets have increased the quantity by virtually 2 points both in surface as well as in weight. Stable in turn the average basis weight of 600 g/sq m (587 g/sq m for sheets and 611 g/sq/m for cases), that is all the same still above the European average. Even the other basic figures do not show great variations compared to the year previous: the slow transfer of production shares from one area to the other of Italy is continuing, without for this in any way questioning the absolutely prevailing position of companies in Emilia Romagna, Marches, Tuscany, Lombardy and Triveneto (in order of importance). Here the concentration of production reached 80%, shared out 92% in sheets and 68% in cases.
The structure of the market - Gifco accounts for 86% (87% in weight) of the sector, being the voice of concerns that operate throughout Italy with 69 works (figure 1). The year 2005 saw 2 new associates: Imballaggi Piemontesi and Ondulati Nordest, while no changes in the presence in Italy of foreign capital is registered, with the sole exception of Busto Cartotecnicas going over to the SCA Group.
Examining the type of associates, we see there are 478 boxworks, showing a slight drop due to the closing down of some concerns (in figure 2 the share of works per geographic area). From the third year of studies interesting information on the corrugated cardboard sector (table 2) has also been gleaned. Over 60% of the cases produced by the integrated boxworks cooperated, constituting 30% of the market, giving confirmation of what comes as no surprise: over 50% of cardboard is as ever used in the food sector.
Raw material price quotations - The run of raw materials deserves a mention. As seen from table 3, the percentage of use of paper for covers and that for corrugating is substantially the same and, compared to 2004, does not show substantial variations. The run of the quotation shows a general upward trend starting from the second half of the year, more marked for covers than for paper for corrugates, while the prices for waste paper were substantially stable throughout 2005.
The near future - The run of the general economy is as is known particularly significant for the trends of corrugated cardboard that, for its typical uses, has always been in phase with the run of the large national manufacturing sectors.
Hence it is a comfort to know that in the first months of 2006 different economic indicators prospect a scenario showing the acceleration of the Italian market situation, that should benefit from the solid expansion of the world economy and the reinforcement of the European economic cycle. More precisely, recent forecasts of the IMF and the European Commission places the growth of the Italian GNP for 2006 at 1.2% and 1.3%, that is though clearly below that of the area of the Euro (+2%). This growth should by sustained by a recovery of exports that, even slower than the world average, should show a 5% yearly growth, also drawing investments. Consumption should though keep up a growth rate similar to that for 2005 and forecasts on inflation are between +2.1% and +2.5%. On the front of public finances as is known, one has the Italian governments commitment to bringing the deficit below 3% of the GNP by 2007 (in order to avoid the procedures for excess deficit brought against Italy in July 2005) and, together, to start up the process of the reduction of the ratio of debt/GNP, based on a sizeable primary deficit of a structural nature.
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