Etichette termoretraibili su lattine di banda stagnata

Irplast realizza per Friesland Campina la prima soluzione di labelling termoretraibile su lattine di banda stagnata. P.E. Labellers è partner strategico ed esclusivo di un progetto tecnologico tutto italiano.

L’accordo tra il colosso olandese del lattiero-caseario e Irplast prevede che, nel corso del 2014, l’azienda fiorentina (specializzata nella realizzazione di etichette e nastri adesivi) realizzi e stampi oltre 300 milioni di etichette preadesivizzate di polipropilene senza supporto siliconato, la cui applicazione è affidata a P.E. Labellers (nome di riferimento nei processi di etichettatura, nonché partner storico di Irplast).  
Elevata tenuta, adesione perfetta dell’etichetta anche in presenza di sbalzi termici, economicità di gestione, riciclabilità, gestione dei magazzini semplificata ed efficienza di applicazione sono i plus che hanno guidato la scelta di Friesland Campina verso questa soluzione innovativa e, per molti versi, rivoluzionaria nell’ambito dei contenitori di banda stagnata.

Il valore del progetto
300 milioni di etichette in polipropilene senza supporto siliconato sono dunque destinate a personalizzare lattine di latte in polvere che la multi-company olandese esporta in tutto il mondo.
Il progetto nasce dall’intenzione di F.C. di cercare partner affidabili e specializzati, in grado di trovare una soluzione definitiva alla scarsa tenuta delle etichette tradizionali di carta sulle lattine di metallo, spesso sottoposte a condizioni logistiche “estreme”, tra sbalzi termici e stoccaggio prolungato in container non climatizzati.
Come ha avuto modo di dichiarare Fausto Cosi, AD di Irplast «L’accordo nasce dalla nostra determinazione nel cercare costantemente soluzioni efficaci per le esigenze sempre in evoluzione del packaging. Oggi, con questa nuova applicazione, abbiamo non solo colmato un vuoto funzionale del settore, ma abbiamo generato altri importanti vantaggi: economici (risparmio energetico e azzeramento dei resi per etichettatura difettosa), ambientali (completa riciclabilità delle etichette e delle lattine senza costi aggiuntivi per l’eliminazione di residui di colla dal contenitore), di ottimizzazione della logistica e legali (lettura inalterata dei contenuti informativi). In pratica, siamo riusciti nell’impresa di innovare in un momento di crisi, migliorando l’efficienza dei processi produttivi e la loro sostenibilità».

E se nella ricerca della soluzione, l’esperienza di Irplast nel gestire l’adesivo e le sue potenzialità ha avuto un ruolo determinante, fondamentale è stato  l’apporto di P.E. Labellers, «la cui specializzazione - ha dichiarato il titolare, Bruno Negri - ha consentito di fare gioco di squadra, accelerando le fasi di test e di finalizzazione del progetto. Inoltre, la presenza capillare del nostro Gruppo sui mercati internazionali garantisce assistenza specialistica continuativa che, nel caso di sistemi all’avanguardia come quello realizzato per Friesland Campina e dei volumi di merce gestiti, è indispensabile per ottimizzare il processo di etichettatura e rispettare il timing delle consegne. Proprio quest’anno - aggiunge Negri - P.E. Labellers festeggia 40 anni di attività e questo nuovo progetto si inserisce alla perfezione nella nostra strategia di impresa, che prevede di intercettare nuove aree di mercato e di proporci non solo come fornitori di tecnologie avanzate, ma anche come consulenti specializzati per la ricerca di soluzioni funzionali innovative».

Protagonista: la tecnologia
Label Tape Shrink di Irplast è un’etichetta di plastica termoretraibile roll-fed preadesivizzata linerless, ideale per applicazioni in ambito beverage e food, della detergenza e wrap-around.
Oltre a  semplificare la gestione dei magazzini, la sostituzione delle tradizionali etichette di carta pre-tagliate rende più veloce il processo di etichettatura, dato che viene superato il problema dell’”impaccamento” delle risme di etichette, nonché il loro danneggiamento dovuto alla scarsa cura nel maneggiarle.
Le etichette di polipropilene inoltre, non sono soggette al deterioramento causato da agenti atmosferici e da sbalzi termici, preservando così la lettura dei contenuti informativi riportati.
Data poi la natura di etichetta preadesivizzata, viene completamente eliminato il processo di applicazione della colla, garantendo così notevoli risparmi energetici e una maggior salubrità dell’ambiente di lavoro.
Infine, questa tipologia di labelling rappresenta una valida alternativa alla serigrafia, usata in genere per personalizzare gli imballaggi di banda stagnata e di alluminio, dato che consente lo stoccaggio di contenitori anonimi e tutti uguali, semplificando la gestione dei magazzini e limitando la movimentazione alle bobine di etichette.

ADHESLEEVE® è l’etichettatrice più innovativa della gamma P.E. Labellers e l’unica oggi in commercio a livello internazionale in grado di applicare le etichette di plastica termoretraibile rollfed su lattine di banda stagnata.
Progettata ad hoc per il progetto Campina (etichettatura + termoretrazione), con la tecnologia Adhesleeve si ottiene un confezionamento termo-retratto con la stessa qualità di un’etichetta sleeve.
L’elevata capacità produttiva della macchina (45.000 pezzi/h rispetto allo standard di mercato di 20.000 pezzi/h) garantisce alta resa sulla linea con conseguente risparmio di costi per l’acquisto di altri macchinari. Si tratta infatti del primo impianto al mondo con una produttività di 70.000 lattine/ora, raggiunta con l’utilizzo di sole due etichettatrici. La versatilità di Adhesleeve, con etichette alternative allo sleeve, permette inoltre un’importante riduzione di costi di materia prima (-40%) e del conseguente impatto ambientale.

                          

 

Il nostro network