Imballaggi di carta & cartone (2022)

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Resta uno dei comparti più rappresentativi dell’industria del packaging, sia in termini di tonnellate che di fatturato: nel 2022 gli imballaggi cellulosici hanno rappresentato il 33% della produzione globale di packaging, mentre in termini di fatturato hanno superato il 23,5%, percentuali abbastanza costanti nel tempo.

Barbara Iascone

La classificazione relativa agli imballaggi cellulosici, ripresa da Imballaggio in Cifre, prevede la suddivisione in cinque categorie:

  • fogli e contenitori in cartone ondulato (compreso espositori);
  • astucci e scatole pieghevoli in cartoncino;
  • sacchi in carta di grandi dimensioni;
  • altri imballaggi cellulosici (fusti in cellulosa, tubi, carta da incarto, sacchetti piccoli e shopper, etichette, supporti in carta nel settore maglieria e abbigliamento, ecc.);
  • contenitori rigidi accoppiati a prevalenza carta

In base alle analisi congiunturali elaborate da Assografici, l’industria cartotecnica - all’interno della quale rientra il settore degli imballaggi di carta e cartone - nel 2022 chiude con un fatturato in crescita del 25,5%. Si tratta di un incremento elevato, vista la necessità di recuperare almeno in parte gli aumenti dei costi di produzione, derivati sia dai costi energetici sia da quelli delle materie prime. In calo del 3,1%, invece, l’andamento tendenziale relativo alla produzione dell’industria cartotecnica di trasformazione.

Tabella 1. Scheda monografica del settore imballaggi cellulosici (2008-2022).
  2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Δ
22/21
Fatturato MLN/euro 7.315 6.450 7.040 7.455 7.210 7.174 7.410 7.590 7.740 7.921 8.137 8.288 8.054 9.054 10.906 24,10%
Produzione t/000 5.212 4.839 5.145 5.075 4.856 4.876 4.985 5.081 5.196 5.337 5.412 5.491 5.555 6.132 5.931 -3,30%
Esportazione (t/000)  459 443 502 518 521 532 557 561 591 612 630 635 614 678 671 -2,30%
Importazione (t/000) 115 100 110 114 124 112 130 130 148 155 157 227 147 168 206 19,10%
Utilizzo apparente (t/000)  4.868 4.496 4.753 4.671 4.459 4.456 4.558 4.650 4.753 4.880 4.939 5.083 5.088 5.622 5.466 -2,80%
Fonte: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio

Il mercato degli imballaggi cellulosici in Italia

Il settore riesce a mantenere un certo equilibrio nella rappresentatività rispetto al totale dell’area packaging, analizzata sia in termini di peso (33%) sia di fatturato (24% circa).

Dopo aver superato in modo eccellente un biennio difficile quale è stato il ‘20-‘21, nel 2022 il settore degli imballaggi cellulosici ha purtroppo registrato un trend produttivo negativo, chiudendo l’anno con un -3,3%: era dalle crisi del 2008/2009 e 2011/2012 che non venivano rilevati cali in questo ambito. La produzione totale di imballaggi in carta e cartone nel 2022 arriva a superare di poco le 5.900 t/000. Il commercio estero risulta viaggiare in due direzioni diverse: in calo le esportazioni -3,3% che risultano in linea con la produzione, ma in sensibile aumento le importazioni che registrano un +19,1%. Da notare che la decisa crescita dell’import riguarda tutti i materiali di confezionamento e l’intero settore imballaggi, che nel 2022 arriva a oltre il 10%.

La maggior parte dei rapporti commerciali sviluppati dal nostro Paese rimangano in ambito europeo (un comun denominatore di tutte le tipologie di imballaggi): nel 2022 l’86,5% delle importazioni è pervenuto da paesi europei, l’89,6% delle esportazioni è invece rimasto in Europa. Tale suddivisione rimane sostanzialmente stabile da un anno all’altro. All’interno di questa segmentazione, Germania e Francia restano i nostri più fedeli partner commerciali, ma va evidenziato come, nel 2022, le importazioni dalla Turchia siano aumentate del 149% rispetto all’anno precedente! Il fatturato registra un incremento elevatissimo, chiudendo con un +25,5% che equivale a oltre 10 miliardi di euro, analogamente a quanto emerso a proposito dell’industria cartotecnica di trasformazione.

Per quanto riguarda il resto del mondo, in ambito importazioni extra UE è la Cina la protagonista assoluta con il 93%. Le esportazioni extra UE sono indirizzate per il 72% circa verso l’Africa.

Le tipologie di packaging in carta e cartone

Cartone ondulato
Questo materiale viene utilizzato in prevalenza per la produzione di scatole destinate al trasporto e allo stoccaggio di merci o come imballaggio secondario per contenere prodotti a loro volta confezionati in imballaggi primari.

Gli imballaggi in cartone ondulato sono i più rappresentativi della categoria, con il 74% di share, ma nel 2022 hanno subìto una battuta d’arresto registrando un calo pari al -4,4% arrivando a 4.284 t/000 prodotte. In base alle analisi dell’ufficio studi di Assografici, tale risultato va letto come moderatamente negativo, in quanto naturale conseguenza del deciso rimbalzo positivo registrato nel 2021, dove gli imballaggi in cartone ondulato crescevano del +12% dopo la crisi pandemica. Confrontando i risultati del 2022 con quelli del periodo pre-covid (2019), la produzione di imballaggi in carta e cartone risulta più alta del 9%. Le importazioni risultano abbastanza stabili, fermandosi al +0,8%; in calo invece le esportazioni, che chiudono il 2022 con un -5,9%, raggiungendo rispettivamente le 38.000 e le 333.000 tonnellate.

Astucci e scatole in cartoncino teso
Gli imballaggi in cartoncino teso rappresentano il 15% del comparto imballaggi cellulosici. Possono essere composti al 100% di cartoncino oppure abbinati a film di PE o a film di alluminio. L’abbinamento del film plastico o del film di alluminio si rende in genere necessario per conferire all’astuccio un aspetto più accattivante, come accade per esempio per quelli impiegati nel settore cosmetico, o per particolari esigenze legate all’impiego.

Dopo il consistente trend positivo del 2021, nel 2022 anche gli astucci in cartoncino subiscono una battuta d’arresto: l’andamento tendenziale della produzione - 868.000 tonnellate - è al -1%. Utilizzati in prevalenza come imballaggi secondari, gli astucci sono destinati per il per il 44,2% all’alimentare, per il 19,2% all’area bevande e per il 9,2% al cosmetico e farmaceutico. Il restante 27,3% è imputabile alla voce “altro non food” all’interno della quale rientrano per esempio i piccoli e grandi elettrodomestici, pentole e utensili da cucina, prodotti per la detergenza domestica, prodotti accessori di arredo, ecc.

Tabella 2. Evoluzione della produzione nel settore imballaggi cellulosici, suddivisi per tipologia (dati espressi in t/000).
  2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Δ 22/21
Cartone ondulato 3.705 3.485 3.677 3.613 3.473 3.498 3.570 3.620 3.719 3.791 3.886 3.933 4.000 4.479 4.280 -4,40%
Cartoncino teso 759 688 745 747 707 700 731 764 769 783 790 821 819 876 868 -0,90%
Sacchi 201 185 198 198 182 191 195 189 187 195 197 203 200 218 221 1,40%
Acc. Prev. CA 132 131 135 137 134 132 136 139 139 139 139 139 147 152 152 0,00%
Altro (1) 415 350 390 380 360 355 353 369 382 401 400 395 389 407 406 -1,20%
Totale 5.212 4.839 5.145 5.075 4.856 4.876 4.985 5.081 5.196 5.309 5.412 5.491 5.555 6.132 5.931 -3,30%

1) nel 2017 è stato introdotto un nuovo metodo di rilevazione

Fonte: elaborazioni Istituto Italiano Imballaggio

Sacchi di carta di grandi dimensioni

Questa tipologia di packaging viene utilizzata in prevalenza nel settore delle costruzioni dove, in base alle elaborazioni Gipsac (uno dei Gruppi di Specializzazione di Assografici) risulta essere l’unico a registrare un andamento tendenziale positivo, complice un aumento modesto dei mangimi e dei chimici-fertilizzanti. Nel 2022 la produzione arriva a 221 t/000, segnando un incremento dell’1,4%.

Altri settori imballaggi cellulosici

Questa voce comprende diverse tipologie di packaging come fusti di cellulosa e tubi per confezionare bottiglie, tubi cellulosici per carta a uso domestico, carta da incarto, carta pergamena e solfito da incarto, carta ondulata, sacchetti piccoli, shopper, incarti automatici, fogli di carta per supporto capi di abbigliamento, etichette, piattaforme ed espositori di cartone teso e cartoncino, ecc. Anche per queste tipologie, nel 2022, si registra un trend negativo della produzione al -1,2%, portando le tonnellate a circa 406.000.

Contenitori accoppiati rigidi a prevalenza carta

Nella presente analisi facciamo rientrare anche gli imballaggi accoppiati a prevalenza carta, sebbene in “Imballaggio in cifre” vengono analizzati in un capitolo a parte. Il settore mostra ormai da diversi anni una certa stabilità, fatta eccezione per l’anno 2020; ormai il comparto registra crescita zero, sia di fatturato che di produzione.

Barbara Iascone
Istituto Italiano Imballaggio

Il riciclo degli imballaggi cellulosici

Ottimi i risultati 2022 della raccolta, secondo i dati di COMIECO (il consorzio che, in ambito CONAI, si occupa di garantire e promuovere appunto il riciclo di questa tipologia di imballaggi): sono state infatti oltre 3,6 milioni le tonnellate raccolte, con una crescita del 0,6% rispetto al 2021. La media nazionale pro-capite risulta essere sopra i 61 kg, e il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici supera l’81%, confermando il superamento degli obiettivi UE al 2025 e il progressivo avvicinamento ai target fissati per il 2030.

Scopri maggiori informazioni sulle aziende citate in quest'articolo e pubblicate sulla Buyers' Guide - PackBook by ItaliaImballaggio
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