Food italiano: clima di fiducia
Resta pressoché stabile la fiducia dell’industria alimentare nel quarto trimestre del 2013. Questo il risultato dell’indagine condotta nel mese di dicembre presso le imprese del Panel Ismea dell’industria alimentare.
L’indice di clima, ancora su terreno negativo (e pari a -4,3) risulta allineato al valore del trimestre precedente, ma in crescita di 9 punti su base annua (il campo di variazione dell’indice è compreso tra -100 e +100). La stabilità trimestrale dell’indice è stata determinata dal buon andamento del mercato corrente (giudizi sugli ordini e ridimensionamento delle scorte) che ha compensato il peggioramento delle attese di produzione.
Determinante la buona tenuta della domanda estera, visto l’arretramento della domanda nazionale. Nei primi dieci mesi del 2013, infatti, i dati Istat relativi all’export dei prodotti agroalimentari italiani (in valore) indicano un +3,5% su base annua per i prodotti dell’agricoltura nazionale e un +5,9% per i prodotti dell’industria alimentare (+5,5% per l’agroalimentare nel complesso).
A livello settoriale, la situazione appare diversificata: pochi segmenti si distinguono per una performance positiva (olio di oliva, molitoria e dolciaria), altri presentano un miglioramento della fiducia, ma un indice ancora su terreno negativo (pane, acque minerali e bevande analcoliche, carni rosse). Quasi la metà dei settori registra poi un indice negativo e in peggioramento rispetto a quanto dichiarato nel trimestre precedente (lattiero-casearia, elaborati di carne, prima lavorazione delle carni bianche, ittica, pastaria, mangimistica, vino, gelati). Infine, tre settori con indice positivo hanno registrano un arretramento su base trimestrale (ortofrutta, riso, prodotti da forno).
Per macro area territoriale, nell’ultimo trimestre dell’anno, l’indice risulta negativo nelle due aree del Nord e positivo nel Centro e nel Sud. Su base trimestrale, cala la fiducia delle imprese del Nord Ovest e di quelli del Centro, mentre migliora nel Nord Est e nel Mezzogiorno.
Nel confronto medio annuo, l’industria alimentare ha registrato un miglioramento complessivo della fiducia: l’indice passa infatti dal valore di -9,2 del 2012 a quello di -7,6 del 2013. Lo scenario invero pur confermandosi ancora difficile e complesso, manifesta lievi segnali di ripresa ravvisabili soprattutto nella seconda metà del 2013.
Infine, l’approfondimento annuale sulla commercializzazione conferma che le imprese dell’industria alimentare nazionale nell’anno appena concluso sono riuscite a migliorare il proprio fatturato rispetto all’anno precedente, potenziando la propria posizione concorrenziale. Su tale risultato è stato determinante l’andamento del mercato estero, specie di quello esterno all’Eurozona, che ha finito col premiare le imprese dei settori maggiormente orientati all’export, come quello dei prodotti da forno e della pasta.