Assocomaplast: inizio d'anno incerto

Dopo il +5,9% registrato a fine 2012 e un gennaio-febbraio ancora positivi, le esportazioni italiane di macchine per materie plastiche e gomma chiudono il primo trimestre 2013 con un segno meno.

Questo risulta dai dati Istat elaborati da Assocomaplast, (l'associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raccoglie circa 165 costruttori): le vendite all'estero segnano un decremento del 4% rispetto al gennaio-marzo 2012, a fronte di importazioni in calo di nove punti. Il risultato non sorprende più di tanto alla luce del rallentamento degli ordini che si è manifestato già a fine 2012.
Peraltro, la medesima indagine riproposta lo scorso aprile-maggio mostrava una certa ripresa del portafogli ordini e sarà quindi interessante verificare se e in quale misura tale progressione corrisponderà a un recupero dell'export. Al contrario, sul fronte del mercato interno non si rilevano, né sono ipotizzabili a breve termine, segnali di miglioramento della produzione, che potrebbero essere ovviamente il preludio di una rinnovata propensione agli investimenti.
D'altra parte, l'Associazione auspica che il cosiddetto "decreto del fare", varato dal Governo e contenente anche misure a sostegno degli investimenti in macchinari, possa fornire alle aziende trasformatrici di materie plastiche e gomma una boccata d'ossigeno per consentire di ipotizzare un rinnovamento anche solo parziale del parco-macchine installato.
Assocomaplast, insieme alle altre associazioni della meccanica strumentale aderenti a Federmacchine si è adoperata affinché Confindustria presentasse al Governo come una necessità improrogabile la definizione di una legge sul modello dell’ormai datata ma sempre apprezzata "Sabatini".

 

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