Più che dimezzato il contributo ambientale Conai per il riciclo di carta e cartone
Diminuirà da 55 a 25 EUR/tonnellata dal 1° luglio, con un risparmio per gli utilizzatori di imballaggi in carta e cartone di oltre 135 milioni di euro. E dall'anno prossimo scatterà la diversificazione dei contributi per gli imballaggi in materiale composito, diversi da quelli per liquidi.
Il Consiglio di amministrazione Conai ha deliberato una diminuzione del contributo ambientale per gli imballaggi in carta e cartone che, a partire dal 1° luglio 2021 passerà da 55 EUR/tonnellata a 25 EUR/tonnellata. Il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di pack è di oltre 135 milioni di euro, su un immesso al consumo pari a 4,5 milioni di tonnellate.
La sforbiciata sul contributo base è dovuta principalmente all’incremento dei valori di mercato della materia prima seconda: con l’inizio del 2021 le quotazioni della carta ottenuta con il macero sono cresciute significativamente con conseguente aumento dei ricavi consortili da vendita dei maceri.
Un riequilibrio sui consumi interni di carta da macero per circa un milione di tonnellate, grazie all’apertura di tre nuove cartiere, ha inoltre contribuito a rendere ancora più appetibile la carta da riciclo, allontanando l’ipotesi di una flessione nei suoi valori di mercato.
Una situazione economica positiva che mette Comieco, il Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, nella condizione di continuare a garantire le attività di raccolta e gestione dei rifiuti di imballaggio in carta e cartone anche con un contributo ambientale più che dimezzato.
Poliaccoppiati per liquidi: per i poliaccoppiati a prevalenza carta idonei al contenimento di liquidi, il contributo ambientale si ridurrà da 75 EUR/tonnellata a 45 EUR/tonnellata, essendo rimasto invariato il contributo aggiuntivo di 20 EUR/tonnellata.
Gli altri imballaggi poliaccoppiati: dopo aver agito nel 2018 sui poliaccoppiati per liquidi, il cda Conai ha stabilito l’estensione della diversificazione contributiva anche agli altri imballaggi compositi a base carta diversi dai contenitori per liquidi. La nuova diversificazione, oggetto di studio da circa un anno, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2022.
CAC | VARIAZIONE | DECORRENZA |
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CAC carta ordinario | DA 55,00 A 25,00 €/T | 1° luglio 2021 |
CAC carta per contenitori per liquidi |
EXTRA-CAC DI 20,00 €/T INVARIATO; IL CAC COMPLESSIVO PASSERÀ DA 75,00 A 45,00 €/T |
1° luglio 2021 |
CAC procedura semplificata per tara | DA 107,00 A 101,00 €/T | 1° luglio 2021 |
CAC poliaccoppiati a prevalenza carta di tipo C |
EXTRA-CAC DI 110,00 €/T; IL CAC COMPLESSIVO PASSERÀ A DA 25,00 A 135,00 €/T |
1° gennaio 2022 |
CAC poliaccoppiati a prevalenza carta di tipo D e componente carta non esplicitata |
EXTRA-CAC DI 240,00 €/; IL CAC COMPLESSIVO PASSERÀ A DA 25,00 A 265,00 €/T |
1° gennaio 2022 |
Gli imballaggi sono stati suddivisi in quattro tipologie in base al peso della componente carta sul totale del peso dell’imballaggio.
Le prime due tipologie, A e B, con una componente carta superiore o uguale rispettivamente al 90 e all’80%, pagheranno il CAC carta (dal 1° luglio 2021 ridotto a 25 EUR/tonnellata) e non sarà applicato loro nessun contributo aggiuntivo.
La terza tipologia, C, è quella che qualifica gli imballaggi in cui la componente carta è superiore o uguale al 60% e inferiore all’80%. Le operazioni di riciclo di questi imballaggi sono complesse e onerose: su 100 kg di imballaggi, più di 60 kg diventano scarto non riciclabile allo stato delle tecnologie attuali; gli imballaggi in questa fascia pagheranno dal 1° gennaio 2022 un extra-CAC di 110 EUR/tonnellata.
La quarta tipologia, D, è quella degli imballaggi compositi in cui la componente carta è inferiore al 60%: una percentuale che compromette la riciclabilità dell’imballaggio, annullandola, con ovvie conseguenze di impatto ambientale. Nel processo di riciclo, infatti, 100 kg di questi imballaggi producono più di 85 kg di scarto secco e quasi 150 kg di scarto bagnato da smaltire in discarica, dopo aver consumato acqua ed energia elettrica. Per questi imballaggi il contributo extra sarà pertanto di 240 EUR/tonnellata. Rientreranno in fascia D anche quegli imballaggi la cui componente carta non verrà esplicitata.
Poiché si tratta quindi di imballaggi non riciclabili con carta e cartone, l’invito alle aziende che li producono e utilizzano è quello di suggerire in etichetta il conferimento in raccolta indifferenziata, al fine di minimizzare l’impatto ambientale legato alla gestione del loro fine vita.