La strategia Ferrero delle 5R per un packaging virtuoso

La plastica e più in generale le sfide legate agli imballaggi sostenibili sono stati al centro della tavola rotonda svoltasi a Milano il 24 giugno scorso, in occasione della presentazione del IX rapporto di responsabilità sociale d’impresa del gruppo Ferrero.

Un dibattito a cui hanno aderito massimi esperti in materia come Giorgio Quagliuolo, presidente CONAI, Paolo Glerean membro del board Plastics Recyclers Europe e a capo della RecyClass Platform, e Paola Avogadro, Global Packaging Design manager di Ferrero che ha raccontato le sfide e l’approccio utilizzato dal Gruppo nel ridisegnare o nel concepire ex novo i propri imballaggi, concentrandosi sia sull’aspetto strategico, che sui primi risultati concreti ottenuti negli ultimi anni.

"Su un totale utilizzo di packaging di circa 430.000 tonnellate, il 40% è vetro completamente riciclabile, il 40% è carta e cartone da filiera certificata, anch’esso completamente riciclabile, ed il restante 20% è plastica" - ha dichiarato Paola Avogadro.

L’azienda sta rivedendo e riprogettando alcuni imballi in modo da garantire una migliore circolarità, tramite studi pilota condotti presso impianti di riciclo.

Il percorso darà vita a progetti sostenibili nel lungo periodo con una strategia basata sulle 5R (Riduzione, Rimozione, Riciclo, Rinnovabilità, Riuso) che negli ultimi cinque anni ha permesso di risparmiare oltre 6.500 tonnellate di plastica rigida.

L’introduzione del 90% di materiale riciclato negli imballi non a diretto contatto col prodotto, ha fatto risparmiare altre 10.000 tonnellate di materiale vergine.

Anche il tema del riutilizzo rientra da tempo nei piani di Ferrero: il bicchiere Nutella è la dimostrazione che un riutilizzo alternativo è possibile e rappresenta un passo importante in direzione di una maggiore circolarità del packaging.

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