Decisione AGCM su caso I805 - Cartone Ondulato

9 agosto 2019. La nota di GIFCO - Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato in merito al provvedimento dell'AGCM nei confronti delle principali imprese produttrici di fogli e di imballaggi in cartone ondulato. Ribadita la propria estraneità ai fatti contestati nell'ambito del provvedimento Antitrust, sottolinea, fra i vari punti, che "molte imprese coinvolte hanno fornito evidenze in contrasto con l’impianto accusatorio".

A seguito delle notizie uscite sulla stampa in merito al procedimento dell’Autorità Antitrust nazionale (AGCM) che ha avuto per oggetto il settore della produzione di cartone ondulato, GIFCO tiene a precisare quanto segue:

    •    molte imprese coinvolte hanno fornito, durante il procedimento, evidenze in contrasto con l’impianto accusatorio e con le dichiarazioni rese dalle imprese cooperanti;

    •    di tali evidenze non pare che l’Autorità, nelle sue decisioni finali, sia stata ricettiva, forse a causa del pregiudizio favorevole che sempre mostrano le autorità di concorrenza per le dichiarazioni delle imprese cooperanti, pur spesso tra loro in contraddizione e mirate al conseguimento di importanti benefici sulle possibili sanzioni;

    •    lascia inoltre perplessi che, dopo oltre due anni dall’inizio del procedimento e numerosi rinvii, l’AGCM abbia emesso la sua sentenza il 7 di agosto, quando le imprese sono presumibilmente ad operatività ridotta e quindi in difficoltà nella gestione delle relazioni con i propri stakeholders;

    •    il GIFCO  ribadisce la propria estraneità ai fatti contestati. Nonostante le evidenze incontrovertibili fornite a questo proposito durante l’istruzione del caso e nonostante la piena collaborazione offerta all’Autorità, spiace constatare che l’AGCM abbia mantenuto il suo impianto accusatorio anche con riferimento alla pretesa partecipazione del GIFCO nel presunto illecito.

Il GIFCO auspica che la verità dei fatti, per l’associazione e per le imprese coinvolte, possa essere ristabilita dal TAR, insieme a una più equa e sostenibile misura delle eventuali sanzioni.

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