Alpla: 5 milioni di euro per l’rPET in Italia
Nello stabilimento laziale di Anagni, Alpla Group ha investito oltre cinque milioni di euro in un impianto di estrusione di PET riciclato adatto agli alimenti, ottenuto da bottiglie di PET post-consumer.
Prevista a regime per la seconda metà del 2021, la linea avrà una capacità annua pari a 15mila t di rPET: un grande traguardo per il gruppo che, ad Anagni, produce attualmente circa 50.000 t/anno di preforme in PET con una piccola parte di riciclato, ma che con l’avvio della linea riuscirà a coprire una porzione rilevante del fabbisogno con materiale post-consumo, offrendo alla clientela la possibilità di ordinare preforme 100% rPET.
Alpa acquisterà i flakes di PET dalle imprese di riciclo locali, per poi trasformarli in rigranulato di qualità alimentare con cui produrre le preforme: un ciclo virtuoso, che stimolerà la nascita di infrastrutture locali per il riciclo di bottiglie e permetterà di sfruttare sinergie a livello logistico e di gestione magazzino che si rifletteranno anche sui consumi energetici.
ALPLA, tra le imprese leader nel settore degli imballaggi in materiale plastico, gestisce impianti per il riciclo di PET e HDPE in Austria, Polonia e Spagna e, in forma di joint ventures, in Messico e Germania. Entro il 2025 il gruppo si è imposto la completa riciclabilità di tutte le soluzioni di imballaggio e volume di materiale riciclato pari al 25% del fabbisogno totale (per l’espansione delle attività di riciclo sono stati stanziati 50 milioni di euro).