Granarolo: i tre obiettivi per il Goal 12

Più benessere animale, una drastica riduzione della plastica e lotta allo spreco.  Sono gli obiettivi che il gruppo Granarolo si è prefissato per il triennio 2019-2021, in risposta al 12° goal di sviluppo sostenibile (consumo e produzione responsabili), contenuto nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Sul primo punto l’azienda mira a raggiungere un punteggio minimo di 70/100 di benessere animale per tutte le stalle della filiera Granarolo-Granlatte già certificate, accompagnato da una più oculata gestione dell'uso dei farmaci (riduzione e migliore efficacia terapeutica). L’asticella oggi è già stata raggiunta da 336 stalle pari al 63% del latte conferito.

Ampio e articolato anche il programma che riguarda la riduzione della plastica con strategie mirate a tagliare una quantità di CO2 pari a 3.787 ton in tre anni, l’equivalente dell’illuminazione annua necessaria a una città di 54.726 abitanti. Già dallo scorso marzo il Gruppo ha lanciato sul mercato la prima bottiglia di latte in Italia con il 20% di plastica riciclata e prevede di arrivare al 50% entro fine anno. Da inizio 2019 è partito anche il recupero delle bottiglie in plastica rese dal mercato, prima destinate a termovalorizzatore o discarica, e in parallelo sono in corso sperimentazioni su materiali alternativi, in sinergia con giovani start-up.

Granarolo ha inoltre avviato un piano anti-spreco su latte e latticini con l’obiettivo di ridurre del 10% i resi da mercato italiano (circa123mila tonnellate il reso dai settori latte e latticini freschi) che corrispondono a -1.400 ton di CO2, equivalenti all’illuminazione annua di una città con circa 20.000 abitanti. Le azioni su questo fronte prevedono l’allungamento della shelf-life dei prodotti e campagne mirate per una gestione più sostenibile dei prodotti in casa, sui nuovi usi per gli articoli in scadenza e sul corretto smaltimento.

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