Riceviamo e volentieri pubblichiamo integralmente una lettera di Giovanni Cappelli, direttore Anfima (Associazione Nazionale Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini), in risposta allarticolo Imballaggio Pazzo? pubblicato su ItaliaImballaggio 3/2001. Il testo trattava delligienicità delle lattine e, specificatamente, degli eventuali problemi sanitari legati a un loro non corretto stoccaggio durante il ciclo distributivo. Siamo consapevoli della delicatezza della materia, ma anche della necessità - sopra qualsiasi interesse - di contribuire a tutelare la salute dei consumatori, facendo con chiarezza informazione. Riconfermiamo, con loccasione, la nostra disponibilità a pubblicare ulteriori approfondimenti in materia.
Luciana Guidotti
La lattina è in piena salute
Periodicamente si diffondono, anche su questa rivista, voci allarmate relative alligienicità delle lattine per bevande. Poiché i numerosi interventi che si sono sovrapposti negli ultimi anni possono aver generato confusione nei lettori (ma, a quanto pare, anche in chi scrive), riteniamo doveroso puntualizzare la reale evoluzione della vicenda.
Il coperchio stay on tab (SOT) è stato introdotto oltre dieci anni fa e consente alla lattina in alluminio per bevande di essere lunico contenitore tutto di un pezzo, riciclabile al 100% e senza il rischio di dispersione nellambiente dellapertura o di altri accessori.
In questo periodo nessun Paese al mondo ha mosso critiche alligienicità di tale sistema di apertura (che - vale la pena ricordare - è utilizzato ogni anno su 170 miliardi di lattine), salvo ovviamente lItalia. E qui, i consumatori si dovrebbero porre un quesito: siamo noi italiani nel giusto in quanto attenti al problema ed il resto del mondo è composto sciocchi disattenti alla propria salute, oppure da un dubbio di per sé assolutamente legittimo, ma che aveva trovato risposte rassicuranti da parte delle nostre Autorità Sanitarie, è stato creato ad arte un caso?
La perplessità sorge osservando levoluzione della vicenda: un inventore brevetta un sistema di apertura alternativo allo SOT, che viene promosso con sorprendente veemenza da una importante Associazione di consumatori; la stessa Associazione arriva a chiedere il sequestro delle lattine, in seguito respinto tanto dal TAR quanto dal Consiglio di Stato.
La questione fondamentale è che la premessa della pericolosità dellapertura SOT sancita dallIstituto Superiore Sanità non è affatto pacifica, in quanto lISS aveva anzi escluso leventualità di rischio per il consumatore. Questo spiega anche perché lUnione Europea ha rigettato il disegno di legge che mirava a imporre la dicitura pulire prima delluso. Tra gli 11 considerando presenti nella decisione del 10 settembre 1999 si dice che limposizione unilaterale da parte delle autorità italiane di un obbligo di etichettatura è fonte di nuovi ostacoli alla libera circolazione dei prodotti alimentari. Non sussistono elementi tali da imporre unetichettatura apposita, figuriamoci un coperchio!
Questa vicenda ha creato non poca confusione anche riguardo lapplicazione dellHACCP (Decreto Legislativo 155/97). Lapplicazione di un cappuccio protettivo in plastica sulle lattine può essere un aiuto, ma non è certamente requisito né necessario né sufficiente per ottemperare agli obblighi sullHACCP. A proposito di igiene, va rilevato che le infrazioni rilevate dai NAS su acque minerali e bibite in nessun caso hanno colpito bevande in lattina.
Concludendo a nostro avviso la questione è stata a dir poco strumentalizzata, come testimoniano affermazioni tipo lattina uguale deposito di escrementi di topo (avanzate da chi - evidentemente - poco conosce i sistemi di fabbricazione, riempimento ed immagazzinamento delle lattine).
Il problema della sicurezza e informazione del consumatore riguarda tutti gli imballaggi per prodotti alimentari e non certo solo le lattine. Daltronde la stessa Unione Europea intende promuovere leducazione e linformazione del consumatore e su questo troverà pieno appoggio da parte nostra come, riteniamo, di tutti gli altri settori industriali. Altre soluzioni (etichettatura, aperture diverse, cappucci in plastica) sarebbero, oltre che costose, assolutamente superflue dal punto di vista igienico-sanitario.
Giovanni Cappelli