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La parola allAutore
Osservo un cretto nelle crete senesi, intervengo su di esso partendo dai segni esistenti e il desiderio è di crearne uno vivo... Laridità ha creato dei solchi, e trasformo il vuoto in un pieno celeste. Un pieno di acqua, dal quale si erge unisola, la cui vegetazione rigogliosa sale verso la luce, luce che viene dalla direzione verticale (dimensione sacra dello spazio, percorso verso una realtà superiore o inferiore).
Dal pentagono (perimetro dellisola) a forme diverse: creo un Rosone. Lascio questopera e ritorno al cretto elaborato, lo sposto dalla sua posizione originale, un desiderio di portare lopera in città, la natura nellarea metropolitana di Milano e, in particolare, nelle scrivanie tra le carte di un ufficio commerciale.
Dal cerchio al quadrato
E dal sopra al sotto
.... e così nasce Il mare in scatola.
Hanno detto di lei
Nadia Merica Formentini coltiva dagli acidi della lastra mondi flessuosi e fluttuanti di sogni e fiabe che sono biologia della natura ma parlano il linguaggio della fantasia. Incisore di precisa qualità e sensibile nel plasmare terrecotte di suggestione atemporale (Claudio Rizzi).
Nadia Merica Formentini nasce a Seregno nel 1965, vive e opera a Lissone (MI). Ha studiato incisione a Brera e ne ha fatto una scelta personale. Sue incisioni sono conservate in raccolte pubbliche (Gabinetto Stampe Antiche e Moderne di Bagnacavallo, Raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco di Milano) e collezioni private. Esordisce con una personale nel 1997, esponendo poi di frequente presso istituzioni pubbliche anche internazionali. La sua ricerca nasce dalla passione per il segno e il simbolo. Cerca di approfondire il rapporto tra arte, artigianato e industria. Dal segno su carta al segno nei e dei vari materiali (creta, cartapesta, ferro, pietre, conchiglie, pasta, filo e performance, land art) fino al gesto dei vecchi mestieri e del vivere quotidiano.
Segno, Materia e Gesto: pretesti per percepire e quindi fare esperienza nella rappresentazione (www.sbv.mi.it/vimercate/biblioteca).
A word from the Artist
I observe a flaw in Siennese earthenware, I work on it starting from the existing marks and I want to create something live
The aridness has created furrows, and turned the void into a celestial fullness.
A fullness of water, out of which an island rises, the lush vegetation of which climbs up towards the light, light that plunges down vertically (sacred dimension of space, a path towards a superior or inferior reality).
From the pentagon (perimeter of the island) to different forms: I create a rosette. I leave this work and go back to the elaborated flaw, I shift it from its original position, a desire to bring the work to the city, the nature to the metropolitan area of Milan and in particular to the desks amidst the papers of an accounting office.
From the circle to the square
From above to below
and thus a sea in a box is created.
A word from the critic
Nadia Merica Formentini cultivates from the acids of her plates sinuous, fluctuating worlds of dreams and fairytales that are biologies of nature but that speak the language of the imagination. Printmaker of fine quality and sensitive in forming earthenware of timeless beauty (Claudio Rizzi).
Nadia Merica Formentini was born in Seregno in 1965 and lives and works at Lissone (MI). She studied printmaking at Brera and has chosen etching as her own personal form of expression. Her etchings and engravings are preserved in public (Bagnacavallo Collection of Ancient and Modern Prints, Bertarelli Collection, Castello Sforzesco, Milan) and private collections. She started out with her own personal show in 1997 to subsequently exhibit her work frequently in public and international institutions.
Her work is born out of the passion for signs and symbols. She tries to deepen the relationship between art, craftwork and performance.
From marks on paper to marks in, on and made out of various materials (clay, papier maché, iron, stone, shells, pasta, wire, performance and land art) up to the gestures of timehonored crafts and everyday living.
Mark, Material and Gesture: pretexts for perceiving and hence creating representative experiences (www.sbv.mi.it/vimercate/biblioteca).
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ilmareinscatola
Creta, cm 12x12x10,2005
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