September 2004
Miky Degni, art director, graphic designer, ma soprattutto artista. Il suo mondo infatti, da sempre, ruota intorno a tutto ciò che è arte. Insieme al socio (e fratello) Giancarlo, si occupa dell’agenzia di pubblicità “segnidegni”, che ha creato qualche anno fa. Ha prodotto lavori con una forte connotazione artistica per Ericsson, Heineken, Citroen e Adidas. L’opera “BareCode”, realizzata per la copertina di questo fascicolo di ItaliaImballaggio, è dedicata a Giusy Nicosia, sua fonte d’ispirazione fin dal primo incontro (…un vero e proprio “colpo di fulmine”). Eclettico, versatile, retrofuturista, le sue opere testimoniano un insolito, ma fortemente erotico, connubio tra pittura, fotografia e quella che viene definita “computer art” o manipolazione delle immagini.
Con un vissuto e con riferimenti culturali che affondano nella Pop Art degli anni ‘60 e nei suoi colori, usa tinte “shock” per esaltare parti femminili che generalmente sfuggono a un primo sguardo; con l’occhio indiscreto dell’artista, Miky Degni punta a far emergere la psicologia dei soggetti, riproducendone gli atteggiamenti e il carattere. Suggeriamo di “sbirciare” il suo lavoro “Sex Oriented” su www.segnidegni.com.

Hanno detto di lei
Dare vita a un percorso visivo e artistico non è un grande problema per M.D., che elude con apparente semplicità la mole di stereotipi che si sono accumulati nella ricerca attorno all’immagine. Soprattutto dalla Pop Art in poi.
Il tema portante, l’asse della produzione di Degni è la trasformazione grafica nella profanazione del video e della fotografia, obbligando la mutazione, sempre con apparente e disincantata semplicità, al di là di ogni convenzione di rapporto armonico tra i colori e i volumi. Parlare di contaminazione è un vezzo purtroppo ancora non obsoleto, difatti Miky Degni infrange anche questo luogo comune per cui si magnifica il cross over, e che diviene per numerosi furbi, facile alibi per vuoto, ingenuità e smarrimento. Nelle Oper/Azioni di Degni, invece, il colore interviene a volte con violenza, con una disinibizione in grado di essere romantica e sensuale, o dichiaratamente spregiudicata e offensiva, nella sua anticonvenzionalità.
[…] Miky Degni è un disturbatore, il fluido collante tra icona e spersonalizzazione che diviene identità, un pop catodico, una tavolozza emozionale, a dispetto della principale musa che è lo schermo televisivo, il più importante e dimenticato elettrodomestico del mondo. Non solo videosesso perseguita le creazioni di Degni, ma l’immagine da oltraggiare […]. (Francesco Coniglio, Blue)

Miki Degni, art director, graphic designer, but aboveall artist. His world in fact has always rotated around all that is art. Along with his business partner (and brother) Giancarlo, he runs the advertising agency “segnidegni”, that he set up some years back. He has produced work with strong artistic connotations for Ericsson, Heineken, Citroen and Adidas. The work “BareCode”, created for the cover of this issue of ItaliaImballaggio, is dedicated to Giusy Nicosia, his source of inspiration right from the first encounter (… real love at first sight). Eclectic, versatile, retrofuturist, his works bear witness to an unusual, but strongly erotic cohabitation between painting, photography and what is called “computer art” or manipulation of images. With an experience and cultural references that draw root from the Pop Art of the sixties and its colors, he uses shock colors to highlight those female parts that generally escape a first glance; with the indiscreet eye of the artist, Miky Degni aims at revealing the psychology of the subjects, reproducing their stances and their character. We suggest you take a peep at his work “Sex Oriented” on www.segnidegni.com.

It has been said of her
Giving life to a visual and artistic path is no great problem for M.D., who eludes with apparent simplicity the heap of stereotypes that have accumulated around work on the art image. This aboveall from Pop Art onwards. The main theme of Degni’s output is the graphic transformation in the profanation of videos and photos, pressing the changes, this always with detached simplicity, beyond any convention of harmonic relation between color and volumes. To speak of contamination is a habit that unfortunately is still not obsolete, in fact Miky Degni also breaks this cliché which magnifies cross overs, that become easy alibi’s of the inept for emptiness, naivety and being lost.
In Degni’s Oper/Azioni though, color at times breaks in with violence, with a lack of inhibition that can even be romantic and sensual, or openly headstrong and offensive in its being anticonventional.
[…] Miky Degni is a disturber, the fluid that forms a glue between icon and depersonalisation that becomes identity, offering a cathodic form of pop art, an emotional pallet, this despite the main muse being the TV screen in the literal sense, the most important and most overlooked household appliance the world over. Degni’s creations are not only imbibed with videosex, but also with images to be desecrated […]. (Francesco Coniglio, Blue)


BareCode, 2004
cm 50X70, tecnica mista acrilico
e collage su capalyne