CLIK. È lo scatto dell’otturatore, suono solo simulato ed elettronico della mia inseparabile digitale. Catturo immagini, frammenti senza cronologia, così come riporto in studio dal mio girovagare le spoglie inermi del consumo, scatole, involucri sventrati dall’acquisto, e colorati volantini che ne propongono il godimento, colori e forme del comunicare, veicoli che trasportano nutrimenti e desideri, scorze in carta di sogni e progetti, con cui invado me stessa e gli spazi espositivi dopo aver loro dato nuove forme, cromie e significato. Respiro in zapping. Lo si fa ormai con i film, i libri, i pensieri, le persone. Momenti, come cocci di un insieme che non si arriva a leggere nella sua interezza, strattonati da sollecitazioni che si accavallano […]
CLIK. Una foto archiviata che non risponde ai comandi. Una scritta che annuncia un guasto nel salvataggio. Un errore. Il codice binario è uscito di rotta e dallo sbaglio nasce l’imprevisto. E trovo. Forse ciò che cercavo. La chiave per unire i miei strumenti in dialogo: scrittura, fotografia e materia. Riverso nel computer ondate d’immagini e le rimescolo a suon di mouse sul monitor, inseguendo imprevedibili combinazioni di frammenti che si intersecano con le scritte stesse del programma […]
STAMP. CLIK. Catturo e fermo l’immagine che l’occhio sceglie come definitiva, archiviandola per un nuovo gioco di contaminazioni: con gli imballaggi, i fogli di carta o lo stesso monitor che l’ha generata. Ho sempre utilizzato il computer per lavorare, ma solo ora l’interazione dei codici è simbiotica, e posso strappare direttamente alla memoria temporanea le immagini non resettate. Con un CLIK frammenti di un volto, di un oggetto, di un luogo, si intersecano in nuove storie, cromie, suggestioni, i colori scomposti in primari, quasi una prova di stampa prima del via definitivo alla versione finale.
Raffaella Formenti, gennaio 2005

Raffaella Formenti, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, vive, lavora e parte da Brescia. È alla “seconda” copertina creata per ItaliaImballaggio.
Nel ’92 nasce la prima installazione con materiali da imballaggio, nel ’97 espone la Torre informatica in “TRASH: quando i rifiuti diventano arte” a Palazzo delle Albere di Trento. Partecipa a “Escatologica” (mostra itinerante). Nel 2000-2001 partecipa al progetto “Doppio Triangolo” (a cura di Miroslava Hájek) e viene scelta, insieme a Carlo Bonomi, per rappresentare l’Italia in una serie di mostre in Slovacchia, Italia, Svizzera. Tra le collettive più recenti: “Segnali inquieti - Immagini e percorsi urbani dal ’60 ad oggi” (Gall. Peccolo, Livorno), “Signum Universalis” (Gall. Pimmingstolfer, Peuerbach, A), “Raccolti & Differenziati” (Gall. Cilena, Milano, con testo in catalogo di M. Senaldi). La si incontra in rete su www.travagliare.com e all’indirizzo [email protected].


CLIK. The click of the shutter, only the simulated electronic sound of my inseparable digital camera. I capture images, fragments beyond time, the same way as I bring back to my studio the defenceless spoils of consumption, boxes, wrappings rent asunder after the act of purchase, and colored flysheets that offer the pleasures, the colors and the shapes of communication, vehicles that transport nutrition and desire, paper rinds of dreams and plans, with which I invade myself and exhibition spaces after having given them new shape, color and meaning. I breathe zappingly. The way you do nowadays with films, books, thoughts, persons. Moments, like fragments of a whole that you are incapable of comprehending in its entirety, jarred by recurrent stimuli that pile up on each other […].
CLIK. A stored photo that does not respond to commands. A message that announces a malfunction while saving. An error. The binary code has gone off course and the error gives rise to the unexpected. And I find, perhaps what I was looking for.
The key to combining my tools into dialogue: writing, photography and subject. I offload waves of images into my computer and mix them on the screen to the click of the mouse, pursuing unpredictable combinations of fragments that intersect with the onscreen messages of the selfsame program […].
STAMP. CLIK. I capture and stop the image that the eye chooses as definitive, storing it away in a new play of contamination: with the packaging, with the paper sheets, or with the selfsame monitor that generated the same. I have always used the computer for working, but only now is the interaction of codes symbiotic, only now can I directly tear the non reset images from the temporary memory.
With a clik fragments of a face, an object, a place, intersect in new stories, colors, suggestions, the colors broken down into primaries, almost a print proof prior to the definitive path towards the final version.
Raffaella Formenti, January 2005

Raffaella Formenti, with a degree from the Brera Fine Arts Academy, Milan, lives, works and starts out from Brescia. This is her “second” cover created for ItaliaImballaggio.
In ’92 she created her first installation with packaging material, in ’97 she put her Informatic Tower on show in “TRASH: when waste becomes art” at Palazzo delle Albere at Trento. She took part in “Escatologica” (traveling exhibition). In 2000-2001 she took part in the project “Double Triangle” (curated by Miroslava Hájek) and was chosen, along with Carlo Bonomi, to represent Italy in a series of shows in Slovakia, Italy, Switzerland. Among her most recent collective shows: “Restless signs - urban images and routes from the sixties till today” (Gall. Peccolo, Leghorn), “Signum Universalis” (Gall. Pimmingstolfer, Peuerbach, A), “Raccolti & Differenziati” (Gall. Cilena, Milan, with catalogue text by M. Senaldi). You can find her on the web at www.travagliare.com and at the address [email protected].



Clik_Raffo1/2005
STAMPixel digitali su tela
applicata su legno,
cm 100 x 75
Digital STAMPixel on canvas applied to wood.


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