March 2002
Stefania Ricci è nata a Ivrea nel 1974. Dal 1997 a oggi ha curato mostre personali e collettive. Le sue opere sono visibili sul sito www.arte2000.net.

Hanno scritto di lei...
[...] Stefania Ricci guarda, sfoglia e fissa in bianco. Nel bianco nasce e prende forma la sua dimensione creativa, fotografie che creano micromondi soffusi poetici, immersi in un magico candore senza tempo. Nature morte, paesaggi naturali e domestici, gallerie di ritratti immersi in una mancanza di colore che in realtà contiene tutto lo spettro cromatico. Una casa avvolta in involucri: persone, gatto, oggetti, mobili che diventano bozzoli addormentati. Piccoli animalini zoomati in ambienti, dove giganteggiano tra ovatte e altri materiali. Poi superfici di chicchi di riso, in cui semplici gesti delineano ritratti, espressioni del viso che mimano emozioni e sensazioni. Negli ultimi lavori la natura, campi aperti su distese di neve, coltri di nebbia, pianure rarefatte. Bianco assoluto, per una percezione dell’immagine che vuol andare oltre l’evidenza estetica.
Olga Gambari (tratto da “Nel fondo degli occhi”, Carrara- Volterra 2001)

[...] Ciò che colpisce in questi still life è la semplicità: gli oggetti sono i tipici componenti delle nature morte già visti in innumerevoli dipinti ma Stefania Ricci ha il pregio di spiazzare l’osservatore proprio nel momento in cui si sentiva maggiormente a suo agio. Ricerca, infatti, trasparenze improbabili, crea atmosfere di una leggerezza metafisica, prescinde dalla realtà per crearne una nuova ed è così che un coperchio smaltato acquista la trasparenza del vetro, le luci avvolgono le forme e il risultato finale è di una delicatissima eleganza.
Roberto Mutti (Biennale Giovani Autori on Line, sul sito della Fondazione Italiana per la Fotografia 2001)


Stefania Ricci was born in Ivrea in 1974. From 1997 till the present day she has been involved in numerous one-man and collective shows. Her works may be seen on the website www.arte2000.net.

It has been written of her....
[...] Stefania Ricci observes, browses and sets down what she sees in white. Her creative dimension takes shape in white, photographs that create suffused poetic microworlds, steeped in a magic, timeless whiteness. Still lives, natural and homely landscapes, galleries of portraits bask in an absence of color that actually contains the entire color spectrum. A house in wraps: people, cats, objects, furniture that become sleep-drowsed chrysalids. Zoom-ins on small animals in settings where they tower amidst wadding and other materials. And again surfaces made up of rice grains, where simple gestures delineate portraits, expressions of the face that mime emotions and sensations. In her last works on nature one finds open snowy expanses, fog banks, rarefied plains. Absolute white for a perception of the image that wishes to go beyond the evident aesthetic surface of things.
Olga Gambari (drawn from “Nel fondo degli occhi” [At the base of the eye], Carrara- Volterra 2001)

[...] What strikes one about these still lives is their simplicity: the objects are typical components of still life already seen in numerous paintings, but Stefania Ricci has the gift of surprising the observer just when they least expect it. Stefania in fact seeks improbable transparencies, she creates atmospheres of metaphysical lightness, departing from reality in order to create a new reality, and it is thus that an enamelled lid takes on the transparency of glass, light envelopes the forms and the end-result is elegance of the utmost delicacy.
Roberto Mutti (Biennial show of Young Artists on line, in the site of the “Fondazione Italiana per la Fotografia 2001”).


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