Stefano Lavorini










Solstizio d’estate. Gran caldo e tanto sudore per star dietro alle cose della vita che, come si sa, non vanno mai in vacanza.
Ed è così anche nel mondo dell’imballaggio, che sembra vivere - dopo le grandi fiere di primavera - una stagione di grande vivacità, come testimoniano i dati tutto sommato positivi presentati in occasione dell’assemblea annuale Ucima (1), e la dinamicità e l’impegno di un buon numero di industrie di settore che crescono e investono con realismo per il futuro.
Cito ad esempio Cartografica Pusterla (2) che, festeggiando 125 anni di attività, completa un massiccio programma di investimenti, e PRB packaging systems (3) che, con l’inaugurazione di un nuovo e bello stabilimento, ha dato prova di consapevolezza nei confronti delle sfide che la attendono.
In pochi giorni ho incontrato tante persone - industriali, manager, rappresentanti dell’associazionismo, delle istituzioni, del governo locale e della curia - che si sono spese a descrivere, ognuna a modo proprio, il significato e l’importanza di “fare impresa” oggi in Italia; tante voci, tutte però accomunate dalla preoccupazione di dare nuovo impulso a una tradizione di concretezza e di operosità, che torna ad essere - che si vorrebbe - valore etico, prima che economico.
In particolare, mi ha colpito la pudica “sacralità” di atmosfere e accenti che ha caratterizzato gli incontri, come a sottolineare l’importanza dell’impegno individuale ma anche del sentimento di responsabilità del singolo nei confronti di una collettività, che si caratterizza in primis per i valori che sa esprimere.
Nel complesso un quadro confortante, che fa quasi dubitare di vivere nel paese di Calciopoli e del Principe poverello.
Eppure non posso dimenticare che la cronaca di questi giorni ha contraddetto - semmai ce ne fosse stato bisogno - il più banale dei luoghi comuni, secondo il quale il bene è tutto dalla parte dell’iniziativa privata e il male della Cosa Pubblica: in realtà non c’è faccendiere che non trovi un amministratore compiacente e interessato, né un politico ingordo e rapace che non incontri sulla sua strada un affarista senza scrupoli.
È ovvio quindi che la salvezza non sta nell’appartenere a un determinato gruppo sociale, economico, o politico, ma nella coerenza delle scelte individuali rispetto ai principi del comune vivere civile.

(1) Il settore delle macchine italiane per il packaging chiude il 2005 con un aumento di fatturato del 3% in termini reali e una quota export da record (88%), trainata dai mercati americani e asiatici.
Soddisfacente l’andamento dell’anno in corso: nei primi tre mesi 06 fatturato ed export risultano in crescita rispettivamente dell’8,7% e del 6,8%.

(2) Cartografica Pusterla (Venegono Inf., VA), che produce scatole e astucci per prodotti di alta gamma, ha festeggiato i primi 125 anni di attività. L’occasione celebrativa ha offerto lo spunto per fare un bilancio dei cambiamenti strategici, mirati ad assicurare continuità di impresa e nuove prospettive di sviluppo.
7 milioni di Euro investiti in impianti, tecnologia, spazi, risorse testimoniano la consapevolezza «che la partita del lusso - come ha detto il direttore generale, Giuseppe Meana - non si gioca più in un ambito ristretto e protetto, indifferente ai corsi e ricorsi dell’economia, bensì tra le insicurezze di una competizione agguerrita e spesso irriverente delle certezze del passato».

(3) Il nuovo stabilimento PRB packaging systems a Castelguelfo (BO) occupa 10 mila m2, di cui 7 mila coperti. Nelle parole di Giovanni Caffarelli, amministratore delegato e principale azionista dell’azienda, l’orgoglio di appartenere a un sistema di PMI che sa lottare per rimanere competitivo sui mercati internazionali. Tra i numerosi partecipanti alla cerimonia di inaugurazione il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, il presidente della Regione Vasco Errani, il presidente nazionale della Piccola Industria Giuseppe Morandini, il presidente del Sole 24 Ore Innocenzo Cipolletta, la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Anna Maria Artoni e il Presidente di Confindustria Bologna Gaetano Maccaferri.







Words and deeds
Summer solstice. Hellishly hot and sweaty, chasing after the things of life that as one knows never go on holiday. And it is the same for the world of packaging, that seems to be experiencing - after the large spring fairs - a season of great liveliness, as borne witness to by the overall positive figures, presented during the annual Ucima assembly, and the dynamic nature and commitment of a large number of sector concerns that are growing and investing with realism in the future. I for example cite Cartografica Pusterla (2) that, celebrating its 125 years of activity, is completing a massive program of investments, and Prb packaging systems (3) with the inauguration of a new, fine works, has given proof of awareness of the challenges that await it. In a few days I met a lot of people - industrialists, managers, representatives of associations, institutions, of local government and the church - that took the trouble to describe, each in his own way, the meaning and the importance of entrepreneurship today in Italy; lots of voices, all striving to give new impulse to a tradition of concreteness and hard work, that is now once again an ethical before being an economic value, which is the way one would want things.
In particular, I was struck by the demure “sacredness” of the atmosphere and the accents that featured in the encounters, as if to underline the importance of the individual commitment but also of the sentiment of responsibility of the single in terms of the collectivity, that first and foremost features the values it is capable of expressing. All in all a comforting picture, that virtually makes you forget you are living in the land of football scandals and pauper princes.
And yet I cannot forget that the news of these days has contradicted - as if there was any need for it - that most commonplace of Italian clichés, according to which good is all on the side of private undertaking and bad is identified with public services: in actual fact every shady businessmen finds his compliant, self-seeking administrator, and every greedy, rapacious politician encounters his unscrupulous profiteer along the way.
Hence it is obvious that ones saving grace is not being part of a given social, economic or political grouping, but in the coherence of the individual choices one makes in line with the principles of common, civilised, communal living.

(1) The Italian packaging machine sector closed 2005 with an increase in turnover of 3% in real terms and a record share of exports (88%), drawn by American and Asian markets.
Satisfactory the run of the year at hand: in the first three months of 06 turnover and exports were seen to be growing respectively by 8.7% and 6.8%.
(2) Cartografica Pusterla (Venegono Inf., VA), that produces boxes and cases for top range products, has celebrated its first 125 years of activity. The occasion offered the opportunity to draw up a balance of the strategic changes, aimed at ensuring entrepreneurial continuity and new development prospects. 7 million Euros invested in systems, technology, spaces, resources bear witness to the awareness «that the match for luxury - as general manager Giuseppe Meana, said - is no longer played out in a restrictive and protected environment, indifferent to the vagaries the economy, but rather amidst the lack of security of a battle-hardened competition, often without any references to the certainties of the past».
(3) The new PRB packaging systems works at Castelguelfo (BO) measures 10 thousand sq metres, 7 thousand of which covered.
In the words of Giovanni Caffarelli, managing director and main shareholder of the concern, one saw the pride of belonging to a system of PMIs that is struggling to stay competitive on the international markets. Among the numerous persons that took part at the inauguration, Confindustria president Luca Cordero di Montezemolo, regional president V. Errani, national president of small businesses G. Morandini, the president of Sole 24 Ore I.Cipolleta, President of Confindustria Emilia-Romagna Anna M. Artoni and President of the Bologna Confindustria G. Maccaferri.