July-August 2000
Stefano Lavorini
Happy birthday
It’s not that I want to boast but today is a great day: it’s my birthday.
I have just returned from a pleasure trip - I have just taken my mother-in-law to the airport - and I dressed up to celebrate.
I look at myself in the mirror: it’s a pity that growing old is the only way we have of living long.
The years have been good to me... while the months and the days have been rather wicked. Despite all this I am of that age where one finally feels young; even if it is too late. All due to that primordial mistake: God took some mud, spat on it and Adam was born. And Adam, wiping his face, said «we’re off to a good start».
Alas, man was born to suffer, something that he does exceedingly well.
I have some thoughts that I do not share and when I sum up my life, I am struck by all the mistakes I have made.
As a child I was presumptuous and a bit of a smart aleck. When my primary school teacher asked me whether I believed in God, I replied «Well, believe is a big word. Let’s just say I look up to him».
I think I learned to write long before I learned to read.
In fact I often wrote and wondered: «what the hell am I writing»?
I remember the first time I found myself in front of a plate of Spaghetti: I mistook it for a particularly tricky version of Shanghai. And the other time, when I was little, when my grandmother took me out to eat in an open air restaurant. It began to rain. I took three hours to finish my broth. I was a cretin illuminated by flashes of imbecility.
A lot of water has gone under the bridge... the first intelligence tests I took as a young man gave interesting results: being faced with Rubrik’s cube I took only 10 seconds to swallow it.
Today things are different and I have learned to live my life and never enter into a discussion with idiots: people might not be able to tell us apart. Yes indeed the details are the most important thing, because life is like taking a bath, a wrong turn of the tap and you’re in hot water.
Some time ago I had a trick that gave me a certain notoriety, I made a goose disappear. I put it under a piece of black cloth and it just disappeared. Noone understood how I did it. To tell you the truth neither did I. It was the goose that was good at it.
I have always made do and now I’m a journalist. For goodness sake, not to say I prostitute myself, only for money that is.
To tell you the truth I always wished I was poor so as not to be unhappy, but in life I was only able to choose between earning money and spending it. I have never found the time for doing both at the same time. But I do not complain: I am only a million dollars short of becoming a millionaire.
All told things are simple, you only have to understand that the length of a minute depends on which side of the bathroom door you’re standing on.
There are still many questions to which I have yet to find an answer. How much beef does it take to turn Lake of Geneva into broth?... What to do with my wife if I finally meet the woman of my dreams?
You can be certain that if the prodigal son had sent word he was coming, the fatted calf would have eaten less.
Well then, flying is useful, landing is a necessity. The important thing anyway is not to forget that the Pomeranian is the dog with the most cunning and that it is the plumber who is truly man’s best friend.
I don’t need much. An Oscar, sex, an ice-cream and pizza... if I had this one day, I would be happy for the rest of my life.
To finish off, if noone is thinking of sending me presents for my birthday, don’t worry.
Tell me where you live and I’ll come round and pick them up myself.

Non faccio per vantarmi ma oggi è una bellissima giornata: è il mio compleanno.
Sono appena tornato da un viaggio di piacere - ho accompagnato mia suocera all’aeroporto - e per festeggiare degnamente mi sono messo in ghingheri.
Mi guardo allo specchio: peccato che invecchiare sia ancora il solo mezzo che abbiamo trovato per vivere a lungo. Gli anni con me sono stati gentili... invece i mesi e i giorni sono stati un po’ villani. Ciononostante sono in quell’età in cui ci si sente finalmente giovani; anche se è troppo tardi.
Tutta colpa di quell’errore primordiale: Dio prese del fango, ci sputò su e nacque Adamo. E Adamo, asciugandosi il viso, disse «Cominciamo bene...».
Ahimè, l’uomo è nato per soffrire, e ci riesce benissimo.
Ho dei pensieri che non condivido e quando faccio il bilancio della mia vita, resto abbacinato dal gran numero di errori commessi.
Sono stato un bambino presuntuoso e saccente. Quando la maestra di prima elementare mi chiese «Ma tu credi in Dio?», io risposi «Beh, credere è una parola grossa. Diciamo che lo stimo».
Pensare che ho imparato a scrivere molto prima di imparare a leggere. Difatti scrivevo e mi chiedevo: ma che cavolo ho scritto?
Ricordo anche la prima volta che mi trovai di fronte a un piatto di spaghetti: li scambiai per una versione impegnativa dello Shangai. E quell’altra, in cui piccino, mia nonna mi portò a mangiare in una trattoria all’aperto. Cominciò a piovere e ci misi tre ore a finire il brodo.
Ero un cretino illuminato da lampi di imbecillità.
Ne è passato di tempo… I primi test di intelligenza a cui venni sottoposto, da giovinetto, diedero risultati interessanti: messo davanti a un cubo di Rubik, impiegai solo 10 secondi a inghiottirlo.
Oggi è diverso e ho imparato a stare al mondo e a non discutere mai con gli idioti: la gente potrebbe non notare la differenza. L’importante infatti sono i dettagli, perché la vita è come la doccia, un giro sbagliato e sei nell’acqua bollente.
Il numero che tempo fa mi diede una certa notorietà era questo: facevo sparire una grossa oca. La mettevo sotto un telo scuro e lei spariva. Nessuno capiva come facessi. Vi dirò la verità: neanch’io. Era l’oca che era brava.
Mi sono sempre accontentato e ora faccio il giornalista. Per carità, non preoccupatevi, non mi prostituisco mai se non per denaro.
In verità avrei voluto essere povero per non essere infelice, ma ho potuto solo scegliere, nella vita, tra il guadagnare denaro e lo spenderlo. Non ho trovato mai il tempo per fare tutt’e due le cose. Ma non mi lamento: mi manca solo un milione di dollari per essere milionario.
Le cose, tutto sommato, sono semplici, basta capire che la lunghezza di un minuto dipende dal lato della porta del bagno in cui uno si trova.
Restano le tante domande a cui non so ancora dare risposta. Quanto manzo occorrerebbe per fare un brodo con il lago di Ginevra?… Cosa ne farò di mia moglie se alla fine incontrerò la donna dei miei sogni?
Certo è che se il figliol prodigo avesse preannunciato il suo arrivo, il vitello grasso avrebbe mangiato meno.
Beh, volare è utile, atterrare è necessario. L’importante in fondo è non dimenticare, per carità, che il cane più furbo è il volpino e che il vero amico dell’uomo è l’idraulico.
Mi basterebbe poco. Un Oscar, il sesso, un gelato e una pizza... Se avessi questo un giorno, per il resto della mia vita sarei felice.
Per concludere, se quest’anno nessuno ha intenzione di mandarmi dei regali per il mio compleanno, non vi preoccupate. Ditemi solo dove abitate e io verrò a prenderli da solo.